ROMA – Il ministro Mirko Tremaglia ,riunendo i giornalisti della stampa italiana all’estero, ha detto: Il prossimo 15 giugno, per la prima volta nella storia, gli italiani all’estero parteciperanno al voto di un referendum votando il loco. Si tratterà di una vera e propria prova generale del voto all’estero per le elezioni politiche. Un fatto importantissimo che mi fa sentire fortissima la responsabilità di essere Ministro per gli Italiani nel Mondo.
Tremaglia ha anche detto che userà tutti i mezzi a sua disposizione per far arrivare agli italiani nel mondo il suo messaggio: Andate a votare.Ma non dirà - ha aggiunto - per chi voterà. È importante farlo per il referendum,in programma a giugno, per il voto politico di domani. Il ministro per gli Italiani nel Mondo è molto preoccupato, perché sul quorum pende il pericolo dell’astensionismo. In proposito si è parlato anche della campagna d’informazione che sarà sostenuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tremaglia si è fatto promotore di una iniziativa eccezionale, com’è nel suo modo di condurre il ministero, che lui afferma, sempre con forza, di tutti gli italiani nel mondo. Ha chiesto alle forze politiche del parlamento italiano di scrivere in poche righe un loro messaggio per il referendum, che trasmetterà alle comunità italiane soprattutto attraverso la stampa italiana all’estero . E, così, ha telefonato a tutti segretari dei partiti italiani. Il primo che ho sentito – ha riferito Tremaglia ai giornalisti presenti nel suo studio al Ministero degli Italiani del Mondo – è stato il Segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, il quale mi ha ringraziato per questa iniziativa. Uno dopo l’altro, Fassino, Rutelli, Castagnetti, Borselli, Boato, Vito, La Russa, Volontè e Cè sono stati contattati dal Ministro Tremaglia. Una nuova conferma da parte del Ministero per gli Italiani nel Mondo, che quando sono in gioco i diritti dei cittadini italiani all’estero, la linea è sempre quella del trasversalismo positivo al quale è difficile non aderire. Del resto questa è la linea Tremaglia il quale afferma che per gli italiani nel mondo si deve essere tutti uniti. Bisogna anche ricordare in questa circostanza che nel suo staff ci sono tutti i rappresentanti di tutte le maggiori aree politiche.
Come dicevamo i messaggi delle forze politico-parlamentari saranno trasmessi soprattutto attraverso la stampa italiana all’estero . Ci si dimentica sempre di questa nostra stampa italiana all’estero - ha commentato il Ministro - il cui ruolo emerge con forza in queste occasioni. Non bisogna dimenticare Rai International e tutti gli altri .

Non liste di partiti ma di rappresentanti della società civile
Il Ministro Tremaglia è poi passato ad affermare con forza la sua posizione già conosciuta sul voto degli italiani all’estero: Sono ostile a liste dei partiti, anche se pienamente legittime. Sono contrario, anche se, ripeto, sono pienamente legittime, a liste dei partiti per il voto degli italiani all’estero. Non mi sono prestato all’inganno quando si è fatta la legge – spiega Tremaglia – oggi sono coerente. E l’inganno di cui parlo è rappresentato dal tentativo di modifica dell’articolo otto della legge sul voto degli italiani all’estero, sul quale ho ingaggiato una mia grande, personale, battaglia politica, per evitarne lo stravolgimento con la possibilità di candidati residenti in Italia. Articolo che è poi passato addirittura a scrutinio segreto.
Io – ha aggiunto Tremaglia – farò di tutto per facilitare quelle liste con rappresentanti della società civile, dei Comites, dell’associazionismo. Chi si mette, dunque, con i partiti sa che si mette contro di me.
Tremaglia, ha informato i giornalisti che questa sua posizione è largamente maggioritaria tra gli italiani all’estero come risulta, con grande soddisfazione, da un recente sondaggio. Questa linea (di escludere i partiti dalle liste per le elezioni all’estero) è vincente tra gli interessati: il 60% degli intervistati si è detto d’accordo, il 19% incerto e solo 21 % contrario.
Poi Tremaglia ritorna a parlare del suo concetto di trasversalità nel Parlamento italiano in favore degli Italiani nel Mondo. Noi dobbiamo puntare – ha sostenuto – alla costituzione di un Gruppo parlamentare degli italiani all’estero, in modo da non disperdere le già poche risorse parlamentari. Due o tre deputati se agiscono da soli non riescono a pesare, mentre 12, tutti insieme in un unico Gruppo, possono avere il loro peso. Soprattutto se supportati dal CGIE e se, come io auspico, diventano gli interlocutori privilegiati degli oltre 350 deputati di origine italiana che siedono nei parlamenti esteri. Questo è l’obiettivo a cui dobbiamo puntare ed è per questo che io mi impegnerò.

Il Ministro è passato a parlare del recente Convegno degli scienziati italiani all’estero. Tremaglia, che del convegno è stato il promotore, ha annunciato la creazione di un Comitato Permanente con l’incarico di dar corso alle indicazioni emerse dal Convegno. Ne faranno parte rappresentanti dei ministeri interessati (Istruzione, Università e Ricerca, Regioni; Attività Produttive; Sanità; Esteri; Italiani nel Mondo), rappresentanti degli scienziati, degli addetti scientifici delle Ambasciate, del Comitato di Presidenza del CGIE.
Questo convegno – ha commentato Tremaglia – ha riscosso un clamoroso successo, con grandissima soddisfazione da parte del Presidente della Repubblica. Fatta la chiamata, hanno risposto tutti con una partecipazione entusiasta. Con tutti loro, con tutti i nostri scienziati all’estero, abbiamo il dovere di continuare a collaborare.
Proprio stamattina, è giunto sul tavolo del Ministro un significativo telegramma. La firma è quella del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta: Sono io, anzi siamo noi – si legge nel testo – che ti dobbiamo ringraziare per l’ottima iniziativa che così autorevolmente e così premurosamente hai accompagnato al successo. Vedere tanti italiani tornati felicemente a casa, sia pure per qualche giorno, è stato motivo di orgoglio e di conforto. E – il telegramma prosegue – grazie anche per il graditissimo ricordo di un avvenimento che conserverò tra i più cari di questa nostra comune esperienza. Un motivo in più per assicurarti collaborazione e vigilanza. Un caro abbraccio.
Tremaglia ha poi ricordato di aver atteso per oltre 6 mesi la nomina del Direttore Generale per gli Italiani all’estero del Ministero degli Affari Esteri ,(... come se fossi stato io che non lo volessi!). Oggi, salutando la nomina dell’Ambasciatore Adriano Benedetti, uomo di grandi capacita, di grande esperienza e grande professionalità, sono certo – conclude Tremaglia – che con lui farò un ottimo lavoro.
Infine il Ministro ha informato i giornalisti che il Consiglio dei Ministri, nella riunione di domani, venerdì 28 marzo, si occuperà di varare definitivamente il regolamento di attuazione della legge ordinaria sull’esercizio del diritto di voto degli italiani all’estero. Un atto che arriva dopo ben 40 sedute parlamentari, alle quali peraltro Tremaglia non è mai mancato.
Il Ministro Tremaglia ha, anche annunciato che il Consiglio dei ministri di domani, approverà il decreto di rinvio delle elezioni dei COMITES , stabilendo che si tengano entro il 31 dicembre. Il Consiglio dei Ministri, quello del 4 aprile, si occuperà, poi, del disegno di legge di riforma dei COMITES, che, per allora, dovrebbe aver terminato la procedura di concerto. In questo modo è prevalsa la tesi di chi vuole a tutti i costi un rinnovo dei Comites con la nuova legge. Infatti tramontate le speranze di votare a giugno con la nuova riforma approvata, l’alternativa era tra un voto a giugno con la vecchia legge ed un voto rinviato di non molto, ma con la nuova legge approvata. Ha prevalso questa seconda tesi e, quindi, il decreto di convocazione delle elezioni sarà varato non oltre il 1 novembre 2003 (proprio sessanta giorni prima della data di votazione). Per quella data, dunque, si spera, che il parlamento dovrà aver approvato la legge di riforma, altrimenti le elezioni si faranno con la vecchia legge.
Tra i vari interventi va segnalato quello del Presidente della FUSIE, Domenico De Sossi, che ha informato il Ministro sull’andamento positivo della prima campagna di pubblicità istituzionale attuata attraverso la stampa italiana all’estero. In particolare De Sossi ha chiesto al Ministro di chiedere alle autorità consolari di evitare discriminazioni nei confronti della stampa in lingua italiana edita all’estero, come si è verificato in qualche stato dove la pubblicità da parte dei consoli è stata affidata solo ai giornali in lingua inglese (!). In ogni caso, vanno privilegiate le testate in lingua italiana nelle campagne di informazione istituzionale come quella sull’AIRE.