MARIANA (Brasile) - Per molti bambini delle zone povere del Brasile la “Vida Nova” , più dignitosa e coerente con l’età che vivono, comincia in questi giorni. E’ stato infatti presentato oggi a Mariana, in Brasile, l’articolato progetto di solidarietà “Vida Nova” ‘battezzato’ ufficialmente dal presidente della Provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi
(nella foto), nel corso di una cerimonia a cui hanno preso parte le autorità civili e religiose, i rappresentanti dell’ambasciata italiana in Brasile e del consolato italiano, nonché i membri dell’associazione A.te.mis (Associazione Teresiana Missionaria) che, proprio a Mariana, nella regione di Minas Gerais, gestisce uno dei 9 centri di accoglienza dei bambini e dei ragazzi che nascono in ambienti poveri e disagiati.
Attraverso il progetto “Vida nova” la Provincia di Lucca in primis, l’associazione A.te.mis, la Regione Toscana, la Provincia di Prato e l’Ambasciata italiana in Brasile, puntano a migliorare, con azioni concrete, le condizioni di vita di bambini e adolescenti di strada del Brasile. Un’operazione improntata alla solidarietà, al recupero e alla formazione dei ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, in zone dove sono particolarmente diffusi prostituzione, malattie, analfabetismo, uso di droga e alcol. L’obiettivo è di aiutare almeno 1.500 bambini in tre anni.
Il presidente Tagliasacchi, fra l’altro, ha presentato il progetto “Vida Nova” nei giorni scorsi a S. Paolo del Brasile presso il Consolato italiano. Durante una conferenza stampa a cui erano presenti sia i giornalisti brasiliani sia i corrispondenti dei media italiani in Brasile, Tagliasacchi ha ribadito che Vida Nova è un progetto-pilota di grande rilevanza sociale; il primo di questo genere organizzato da istituzioni italiane, brasiliane e associazioni che operano sul territorio.
“Un progetto – ha osservato – che non si limita ad un aiuto economico sporadico, ma che offre un accompagnamento concreto alle famiglie e dà sostegno ai ragazzi nell’attività scolastica ed extrascolastica favorendo la loro crescita per poterli avvicinare in maniera graduale al mondo del lavoro. Ecco quindi che la Provincia di Lucca, la Regione e l’Ambasciata lavorano insieme allestendo strutture attrezzate per l’assistenza medica, per la formazione, per poter insomma accompagnare i ragazzi in un percorso di recupero che offra loro un futuro dignitoso”.
Ricordiamo che “Vida Nova” è un progetto della durata di tre anni, nato da un’iniziativa del missionario laico lucchese Alfredo Bandoni, il quale insieme all’arcivescovo Don Luciano Mendes nel 2002 ha fondato A.te.mis, associazione presente in Brasile con 9 centri per l’accoglienza dislocati, oltre che a Mariana, a Ouro Preto, Barbacena, Ressaquinha, Rio Casca e Piedade de Ponte Nova. Qui operano educatori volontari delle scuole e delle parrocchie locali.
Per il raggiungimento degli obiettivi sono coinvolti, oltre alla Provincia di Lucca come soggetto capofila (che ha stanziato 21 mila euro all’anno), la Regione Toscana (20 mila euro), la Provincia di Prato (9 mila euro), l’Ambasciata di Brasilia (50 mila euro), mentre A.te.mis e l’Arquidiocese de Mariana in Brasile contribuiscono, rispettivamente con 15.705 e 8.900 euro in risorse umane, per un totale, su tre anni, di 351.123 euro.
Il finanziamento erogato dall’Ambasciata italiana in Brasile rientra nel quadro del programma, lanciato dal Ministero degli esteri, denominato “Programma di emergenza a supporto della popolazione infantile vittima di abuso”.