ROMA - E’ stata presentata oggi a Palazzo Chigi il “Premio per gli Italiani nel Mondo”, istituito dalla Fondazione Marzio Tremaglia,.giunto alla sua quarta edizione. Il Premio, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana viene realizzato da Rai Uno in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero per i Beni Culturali e la Regione Lazio. Fu istituito quattro anni fa dalla Fondazione Marzio Tremaglia per celebrare gli italiani all’estero: Quelli che emigrarono nei decenni passati per fuggire dalla povertà, e quelli che rappresentano le nuove generazioni, che forse l’Italia non l’hanno mai vista, ma che l’ amano profondamente solo perché è la Patria dei loro avi. Animatrice della manifestazione la dott.ssa Veronica Baldini

La manifestazione, come di consueto, si svolgerà domani sera sulla Terrazza del Bollettino della Vittoria nello storico Complesso del Vittoriano. Madrina sarà l’attrice Ornella Muti, una stella internazionale del nostro cinema che con la sua bellezza ha sempre tenuto alto il nome dell’Italia. Nel suo intervento ha detto:“Molte volte è difficile essere italiani nel mondo, bisogna combattere; però è sempre molto bello poter dire ‘io sono italiana”.

Questa affermazione ha commosso anche il Ministro Tremaglia, il quale ha subito risposto: “Abbiamo qui gli italiani che vincono, gli italiani che tanti anni fa, un secolo fa, erano definiti ‘l’Italia senza scarpe che ha attraversato l’oceano’ ma è quella stessa Italia che poi ha civilizzato il mondo”. Parlando del Premio il ministro ha detto: “Un appuntamento meraviglioso che non fa parte della politica”. E poi ha proseguito:”Io dico che i politici non sanno della grandezza degli italiani nel mondo, quale ricchezza morale, spirituale, economica danno all’Italia”

Tremaglia si è poi rivolto ai giovani dicendo :“per fare le battaglie occorrono le idee i principi i valori perché allora anche se tu perdi una volta, ricominci, e ricominci ancora, ma alla fine ecco che c’è la vittoria”. Non poteva concludere il suo breve intervento senza ringraziare il figlio Marzio: che lui definisce di solito – e lo ha fatto anche oggi - “il mio angelo custode che mi fa camminare, mi fa combattere ma non solo. Mi fa sempre vincere, perché mi da le idee, mi da gli ideali, i principi, i valori”

Come negli anni passati i premi sono stati assegnati a personalità per lo più sconosciute in Italia ma che nei paesi dove vivono sono molto note e sono orgogliose di essere italiani di origine o addirittura nati nel nostro Paese, come il poeta Joseph Tusiani, insignito dal Presidente Ciampi dell’Ordine della Stella della Solidarietà, che è uno dei più grandi latinisti viventi ed ha tradotto tutti i classici latini in inglese.: “Pascoli la definì l’Italia raminga (l’emigrazione n.d.r.). A me sembra che non sia mai partita e che è tutta qua”.

Roberto Antonio Busato, brasiliano, a 49 anni è il più giovane Presidente del Consiglio Federale degli Avvocati nella storia del Brasile. Elena Caprile, canadese, è Direttore Responsabile del “Corriere Canadese”, il noto quotidiano in lingua italiana edito in quel Paese. Maximiliano Guerra, argentino, è l’etoile del balletto della Deutsche Oper di Berlino.

Frank Jacobucci uno degli otto giudici della Corte Suprema del Canada, che è l’equivalente della nostra Corte Costituzionale.: ” Quando sono stato nominato giudice della Corte Suprema ho dedicato quella nomina a Papà ed a Mammà. Anche questo Premio lo dedico a loro per i grandi sacrifici che hanno fatto per farmi studiare e per arrivare dove sono arrivato.”

Joe Pesci, americano, attore caratterista vincitore del Premio Oscar nel 1990 con il film “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese. John Massimo Borghetti, come afferma lui: :“tutti e due, italiano e australiano, perfettamente”, Amministratore della Compagnia “Qantas” la linea area australiana.

Gaetano Bafile, Direttore del “La Voce d’Italia” l’unico quotidiano in lingua italiana edito in Venezuela e unico quotidiano straniero ad aver ricevuto il massimo riconoscimento venezolano legato al giornalismo

Due i Premi alla Memoria. Primo Carnera, il più grande pugile italiano, il primo a conquistare il titolo mondiale dei pesi massimi. Il riconoscimento sarà ritirato dalla figlia
che vive in Florida alla quale il padre ha insegnato usi e costumi italiani e perfino a mangiare italiano.

Bruno Zoratto, collega carissimo, prematuramente scomparso nei mesi scorsi. Fondatore in Germania del periodico “Nuovo Oltreconfine”, noto per il suo grande impegno nella lotta per gli italiani in Germania.Infaticabile animatore della Commissione Stampa e informazione del CGIE La vedova ,commossa, ha ringraziato tutti affermando che “Bruno sarà contento di questo riconoscimento”

Riconoscimenti Speciali sono stati assegnati ad Achille Compagnoni e a Lino Lacedelli per la conquista del K2 ed all’attore Murray Abraham, italo-siriano, premio Oscar nel 1984 con quella straordinaria interpretazione di Salieri in “Amadeus”.

Achille Compagnoni che con Lacedelli, il 31 luglio del 1954, conquistarono il K2
nel suo intervento ha voluto ricordare come fosse riuscito nell’impresa “spinto dalla forza che i tre colori della bandiera, che serbavo nella mia tasca, mi davano; anche se arrivai stremato alla vetta volli piantarla lì a testimonianza che gli italiani fuori dall’Italia sono grandi, spesso i migliori”.

Un altro Riconoscimento Speciale andrà anche alla Fondazione Puccini in occasione del centenario della prima rappresentazione della “Madama Butterfly” ed a ritirarla sarà la nipote del grande compositore. Giacomo Puccini.

Le riprese di Rai Uno e Rai International saranno trasmesse in differita il 24 luglio alle 22.45. Condurrà Paola Saluzzi che oggi ha condotto tutta la conferenza stampa.