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14 gen 2005OPINIONI / S.I.L.V.I.O. E C.T.I.M. TRA PIAGGERIA E LAPSUS FREUDIANI ++di Dino Nardi++

(Italia Estera) - FORNACI DI BARGA - Le feste natalizie, lo stare finalmente in famiglia in Italia, il riposarsi dallo stress quotidiano di un anno intenso come il 2004, il tempo uggioso di casa nella Valle del Serchio in questa stagione ed il passare le ore oziando davanti al caminetto sono ideali per riflettere e pensare a ruota libera. Anche se quest'anno lo scorrere dei pensieri si è alternato, purtroppo, alle notizie ed alle immagini
terrificanti che ci giungono dal Sud Est asiatico dopo il disastro provocato dallo tsumani.

Tra i tanti, uno dei pensieri è stato provocato dalla lettura di un articolo apparso sul Corriere della Sera della vigilia di Natale dal titolo "Imbarazzo alle Poste: la sigla S.i.l.v.i.o.? uno scherzo".
Un articolo che riguardava l'inaugurazione di un nuovo e modernissimo ufficio postale a Roma, alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. L'articolista scriveva << Il giorno dopo alle Poste dicono che era tutto uno scherzo. Meglio: una battuta estemporanea di Massimo Sarmi, l'amministratore delegato che è anche ingegnere elettronico e che dunque non ha difficoltà a giocare con i termini tecnici informatici.

L'acronimo "S.i.l.v.i.o." sarebbe dunque un'invenzione sua, del momento? Una battuta buttata lì soltanto per far sorridere il premier? S.i.l.v.i.o., ovvero: Sistema informatico livelli virtuali di integrazione operativa.
Tradotto: semplicemente il sistema che fa funzionare la rete informatica delle poste italiane. I Livelli virtuali e l'integrazione operativa non si capisce bene che cosa ci starebbero a fare in quella sigla-acronimo. Ma non è l'unica cosa che non si riesce a capire di una storia che, comunque la si prende, suona come una piaggeria. Perché la verità è che chi mercoledì pomeriggio era con Massimo Sarmi e Silvio Berlusconi all'inaugurazione del nuovo ufficio postale più grande e più bello d'Italia (..) garantisce che quell'acronimo S.i.l.v.i.o., l'amministratore delegato delle Poste l'abbia letto su una slide durante la cerimonia di presentazione apparentemente stupendosi in diretta dell'inconsueta coincidenza con il nome del premier.

Di quella slide, però, adesso non c'è più traccia. E non c'è verso nemmeno di riuscire a trovare qualcuno che dentro l'azienda Poste italiane sia in grado di spiegare che cosa voglia dire quella sigla-acronimo. Non tanto le parole prese singolarmente, ma quelle parole messe una dietro l'altra. (..).
Infatti, a seguito della lettura di quell'articolo, il pensiero è andato a quanto era stato scritto dalle agenzie di informazione sulla conferenza stampa del Ministro per gli Italiani nel Mondo, di qualche giorno prima, tenutasi a Palazzo Chigi per presentare quella che è stata definita la "Carta del turismo per gli italiani nel mondo". Un'iniziativa preannunciata al CGIE già alcuni mesi orsono, con la consueta enfasi, dallo stesso Ministro Tremaglia, allo scopo di promuovere il turismo di ritorno degli italiani all'estero, attraverso facilitazioni per viaggi, soggiorno, ristorazione ed acquisti. Un'iniziativa che aveva incuriosito un po' tutti e che veniva dato per scontato che sarebbe stata gestita da qualche azienda o società pubblica del settore (l'ENIT, per esempio).

Una convinzione rafforzatasi quando è giunta la notizia che la conferenza stampa per la sua presentazione si sarebbe tenuta nientepopodimenoche a Palazzo Chigi e con il patrocinio dello stesso Ministero per gli Italiani nel Mondo. Invece dalla conferenza stampa è emerso, poi, che quest'iniziativa, ideata e lanciata da Ministro Tremaglia, è semplicemente un'iniziativa commerciale privata gestita dalla società Promoturitalia. Una Srl (Società a responsabilità limitata) di cui è socio anche un membro di nomina governativa del CGIE. Una faccenda, pertanto, quantomeno strana che dovrebbe creare un qualche imbarazzo ai vari soggetti pubblici e privati che vi sono coinvolti e che, peraltro, sembra essere passata quasi inosservata grazie, forse, sia al clima festaiolo prenatalizio che al successivo dramma del Sud Est asiatico.

Una strana faccenda, comunque, sulla quale, passate le feste e ripresa l'attività quotidiana, lo stesso CGIE dovrà, tuttavia, prendere posizione.Ma che c'entra in tutto questo la questione del sistema informatico S.i.l.v.i.o., adottato dalle Poste italiane? C'entra, c'entra perché anche nel caso di questa iniziativa ideata e lanciata dal Ministro Tremaglia, e fatta propria dalla società Promoturitalia Srl, siamo di fronte, a mio avviso, ad una analoga forma di piaggeria.

Altrimenti diventa difficile spiegare come la Promoturitalia abbia deciso di chiamare questa iniziativa "Carta del turismo per gli italiani nel mondo" il cui acronimo, ancorché finora non evidenziato da alcuno, risulta essere "C.t.i.m.", ovvero perfettamente identico a quello noto in emigrazione del Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo, l'associazione della quale è segretario generale proprio il Ministro Tremaglia. Ma forse in questo caso si è trattato, più semplicemente, di un lapsus freudiano!Evviva, ed auguri per un anno nuovo di pace, meno disastroso, più felice e più prospero del 2004 appena iniziato.
Dino Nardi




 
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