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09 gen 2005CGIE / Arresto del Consigliere del CGIE dott. Tommaso Conte: Dichiarazione del Presidente della I Commissione (Informazione e Comunicazione) del CGIE, Nino Randazzo

(Italia Estera) - ROMA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Il collega Nino Randazzo (nella foto) Presidente della I Commissione (Informazione e Comunicazione) del CGIE ci ha inviato questa dichiarazione sull’arresto del consigliere del CGIE dott. Tommaso Conte :

Un segnale di indecenza e inciviltà giunge da quei (fortunatamente pochi) Consiglieri che si sono tuffati sulla notizia dell’arresto, e successivo rilascio a piede libero su cauzione, di un membro del Comitato di Presidenza del CGIE accusato di “presunti reati sessuali”, per giudicare già l’indagato (ancora innocente sotto il profilo dell’iter giudiziario) “persona non degna di stima” o per blaterare circa “ripercussioni sul prestigio del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero” e di “macchia sull’intero CGIE”.

Se non si tratta di irrazionalità, ipocrisia e sciacallaggio, è difficile stabilire come si possano definire altrimenti tali atteggiamenti e siffatta dimostrazione di squallore morale. Irrazionalità, perché significa porsi fuori della realtà pensare che un comportamento individuale possa compromettere o trasformarsi in una specie di chiamata di correo per un’intera istituzione.

Ipocrisia, perché dalle nauseabonde esternazioni sulla “gravità delle conseguenze” per l’istituzione traspaiono vile strumentalizzazione di parte e ansia di rivalsa personale. Sciacallaggio, perché ad un livello medio di levatura morate e culturale, ferma restando la presunzione d’innocenza di ogni accusato, non si trinciano velenosi giudizi, non si dilaniano con malcelato compiacimento la reputazione di un uomo e la serenità della relativa famiglia, non si dà un nome in pasto alle vendicative fantasie di taluni, senza attendere la conclusione di un percorso processuale, o quantomeno la conclusione di un’indagine e la formulazione di un formale atto d’accusa.

In una società dove tutto è possibile, dal moralismo diffamatorio al ricatto a fini politici e/o estorsivi, è confortante constatare – e lo stesso si deve ancora più fermamente continuare ad augurarsi per il futuro – che la stragrande maggioranza, e direi la quasi totalità, dei componenti il CGIE non si lascia trascinare in un’aberrante gara di linciaggio morale suggerita da un paio di sconsigliati Consiglieri.

Nino Randazzo, Presidente I Commissione CGIE




 
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