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20 gen 2005ITALIANI ALL'ESTERO STORIE BRASILIANE - IL MISTERO DI ELISA ++di Daniele Marconcini++

(Italia Estera) MANTOVA - Nel 1876  molte famiglie delle zone rurali del Nord Italia, a causa di una gravissima crisi economica  determinata dal crollo dei prezzi dei prodotti
agricoli ,decisero di emigrare in massa verso il Brasile grazie all'offerta
di un viaggio gratuito e la speranza di un futuro migliore.
Un futuro però che si rivelò molto diverso  e per nulla romantico come
tendono invece a farci credere alcune telenovelas.
Ai nostri emigranti toccò sostituire nelle piantagioni del caffè gli
schiavi neri, affrancati dall'ultima imperatrice:una vita durissima che ha
lasciato un
forte ricordo nei nostri discendenti , tramandando storie di vita vissuta
sino ai giorni nostri.Storie nelle quali si erge sempre la figura di una
donna . Nonne, madri, mogli, sorelle sono state infatti le vere
protagoniste a volte in modo decisivo,a volte in modo tragico di tante
vicende umane e sociali.

Quella di Elisa Corradini è però una storia diversa. Una storia da romanzo
d'appendice ,ancora oggi avvolta nel mistero .
Ma chi era Elisa Corradini ? Di lei si sa che faceva l'ostretica a S.Lucia
di Quistello in provincia di Mantova.Un ruolo socialmente importante che
forse, le assicurava una vita piu' agita dei poveri contadini dell'epoca e
che ,certamente ,l'ha aiutata a reggere il dolore e le difficoltà di essere
rimasta
vedova di Attilio Gueresi,dopo pochi anni di matrimonio e mentre era
incinta .

Vedova con tre bambini Torquato (Fieri), Fiovo ,Attilio (Nello) e  nati
rispettivamente nel 1876,1877 e 1878. Non deve essere stato un matrimonio
felice se nel 1879 rimane incinta di un giovane ,tale Dalboni, al punto di
pensare di partire con lui per l'America lo stesso anno.
 
 Il nipote Dino ,figlio di Nello,annota su un quadernetto sulla genealogia della famiglia dal 1768
che "presa dallo sconforto,il pensiero dei tre figli insiste sul giovane
per partire per l'America" . Sin qui nulla di strano e se non che "dopo essersi
imbarcati sulla nave a Genova,il giovane scende dalla nave di nascosto
lasciandola partire sola per il Brasile ".Sappiamo sempre dal diario di
famiglia che i tre fratelli allevati dal nonno Andrea Gueresi alla sua
morte nel 1886,vengono affidati allo zio Francesco e alla moglie Ermelinda
Dall'Oca.
 
 Francesco faceva il "gastaldo" alla Corte Tridapali. Elisa riesce
a sopravvivere al viaggio e nel 1882 ha una figlia: Dolores. Dolores torna
in Italia con Elisa nel 1911 rimanendo ,recita scarno il diario," un anno
con i fratelli Alfieri e Nello ,piu' tempo in casa di Nello che abitava ai
loghini di Castelletto Borgo".In aprile del 1912 riparte per il
Brasile.suonava il pianoforte.
 
Ultime notizie di Elisa e Dolores 1918, finita la guerra chiedendo notizie dei figli (e fratelli) poi piu' nessuna notizia"
.Suonava il pianoforte,una passione di famiglia se ancor oggi  abbiamo a
Mantova un suo cugino ,contemporaneo,l'amico Stefano Gueresi autore e
concertista di fama europea.

Un mistero fitto sul destino di queste due donne su  cui ,sembrava calato
il buio della storia  se non fosse riemerso un tumultuoso desiderio di
verità nel cuore e nella mente della pronipote : Elisabetta Gueresi- Hempson.  E'
lei che quasi scossa dall'emozione e dalla commozione, ci ha raccontato la
scorsa settimana  questa storia. Elisabetta emigrata da Mantova in giovane
età ,vive da 29 anni a Canterbury in Gran Bretagna  dopo aver vissuto in
Africa e aver girato  tutto il mondo.

 "La mia bisnonna era una persona istruita per l'epoca e deve aver avuto le
sue valide ragioni per partire. Lo ha fatto senza abbandonare i figli,
affidati ai nonni ed appena ha potuto, è tornata a cercarli. Non posso fare
meno di pensare -aggiunge Elisabetta - a quello che ha sofferto durante il
viaggio.Sono certa che ha pensato di morire ,buttandosi in mare ma che poi
il pensiero della figlio in arrivo abbia preso il sopravvento. Era una donna eccezionale e coraggiosa che è riuscita a sopravvivere al destino avverso".

Non ha dubbi Elisabetta ,al punto di identificarsi con la propria antenata
di cui dice :" porto il suo nome,ho viaggiato come lei ed anch'io ho perso
dolorosamente il marito. Merita di essere ricordata come donna e  come
madre , togliendola dall'oblio.Partirò per il Brasile per cercare di
ricostruire la sua storia e quella di Dolores .Potete darmi una mano?".

Penso che tutti noi dobbiamo darle una mano  .
Scrivetegli se avete notizie  di Elisa e Dolores a questo mail :
elisabetta@gueresihampson.freeserve.co.uk oppure all'indirizzo 1a
Cossington Rd -
Canterbury - Kent (Great Britain). tel. 01227/458303


Daniele Marconcini,  Presidente Associazione Mantovani nel Mo
ndo



 
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