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26 gen 2005CONSIGLIO D'EUROPA "Il dovere della Memoria" nell’intervento del presidente del Congresso dei Poteri Locali e Regionali

 STRASBURGO - Il trauma della Seconda Guerra Mondiale è stato all'origine della creazione del Consiglio d'Europa e per questo motivo, l'organizzazione si impegna a lavorare per la promozione della memoria. Il 27 gennaio 2005 i Capi di Stato e di Governo parteciperanno alla commemorazione del 60° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz dall'esercito sovietico.

"Auschwitz - ha dichiarato Giovanni Di Stasi (nella foto), presidente del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d'Europa - resta purtroppo un tema attuale. Il mondo in cui viviamo è tutt'ora vittima dell'odio, del razzismo e della xenofobia. Il flagello della guerra è sempre presente in molti continenti.".
"È nostro dovere non smettere di interrogarsi per comprendere l'inconcepibile", ha sottolineato ancora il Presidente, aggiungendo che “ La riflessione su uno dei grandi crimini di tutti i tempi riguarda noi tutti.
 
 Il grido del "mai più" non è riuscito a evitare altre guerre e altri crimini contro l'umanità, ma il Consiglio d'Europa, istituzione basata sulla difesa attiva dei diritti dell'uomo, porta avanti la sua missione senza mai smettere, affinché le giovani generazioni possano comprendere che gli orrori del passato devono rimanere impressi nella nostra memoria, per essere pronti alle nuove espressioni dell'odio, del razzismo e dell'antisemitismo, lì dove queste rischiano di guadagnar terreno.".

“Per questo motivo – ha concluso Di Stasi - il Congresso dei Poteri Locali e Regionali, di concerto con l'Assemblea parlamentare e il Comitato dei Ministri, si impegna a lavorare per la promozione della memoria che è vitale, affinché tutti i cittadini assumano le proprie responsabilità nei confronti dei tentativi di sminuire l'odio e i crimini contro l'umanità.”.
 
Cos’è il Consiglio d’Europa
Fondato nel 1949, il Consiglio d'Europa comporta oggi 46 Stati membri. La sua sede è a Strasburgo. Spesso, il Consiglio d'Europa viene confuso con l'Unione europea che in realtà è tutt'altra organizzazione.  
 
I fini del Consiglio d'Europa sono i seguenti:
Difendere i diritti dell'uomo e della democrazia pluralista;
Favorire la presa di coscienza e la messa in opera dell'identità culturale europea;
Ricercare delle soluzioni ai problemi della società (xenofobia, droghe, SIDA, bioetica, ecc.);
Assistere i paesi d'Europa centrale e orientale nella messa in opera delle riforme.
Gli organi del Consiglio d'Europa sono: il Comitato dei Ministri (composto dai ministri degli affari esteri dei 46 paesi membri); l'Assemblea parlamentare cui membri sono eletti dai parlamenti nazionali; ed il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa.
 I lavori del consiglio d'Europa conducono all'elaborazione di convenzioni e accordi che sono la base delle modifiche e dell'armonizzazione legislativa dei differenti paesi membri. Una delle realizzazioni più importanti del Consiglio d'Europa è la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. 



 
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