(Italia Estera) ROMA - Luciano Neri, Consigliere della Margherita nel CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, ha chiesto al Comitato di Presidenza di iniziare i lavori della prossima Assemblea Plenaria (in programma per il 2, 3 e 4 marzo) con una commemorazione della Giornata della Memoria, e che fosse avanzato l’invito al Presidente delle Comunità Ebraiche Amos Luzzatto a presenziarvi.
“ Mi sembra – afferma Luciano Neri - una proposta assolutamente scontata, un atto dovuto per una istituzione come il CGIE, così come hanno fatto le istituzioni del Paese. Per riflettere sulla più grande tragedia della storia umana, per ricordare, per confrontarsi, per volgere il pensiero a milioni di vittime innocenti e consolidare il legame con i sopravvissuti, testimoni di un dramma inenarrabile, messaggeri di pace e maestri di vita per noi e per le giovani generazioni”.
Una proposta scontata – continua Neri - per una istituzione che tra i suoi compiti ha quello di contrastare il razzismo, l’emarginazione e di sostenere i processi di integrazione. Una proposta scontata per un organismo che ha anche il dovere di ricordare le migliaia di cittadini italiani perseguitati e sterminati, in Italia e in altri Paesi d’Europa”.
Ma la proposta non è stata, almeno per ora, accolta .
“ Ho ricevuto ieri l’ordine del giorno dei lavori – dice Luciano Neri – e l’evento proposto è stato cancellato. In un colloquio telefonico il Segretario Generale del CGIE, Franco Narducci, mi ha confermato che rappresentanti del Governo hanno espresso la loro contrarietà, che è stata esclusa la partecipazione di Amos Luzzatto e che il tutto è stato sterilizzato ad un minuto di silenzio. E’ una decisione che noi, e con noi il CGIE non accetteremo. Ho peraltro formalmente chiesto al Segretario Generale di comunicare ai Consiglieri chi, dei rappresentanti del Governo, si è assunto la responsabilità politica, istituzionale e morale di questa vergognosa decisione”.
Nella questione entra anche il Senatore Franco Danieli, responsabile dell’Ufficio per gli italiani all’estero e componente della Direzione della Margherita. Dal canto suo ha dichiarato: “Una scelta offensiva e inaccettabile offensiva per tutte le vittime, sia quelle uccise che quelle sopravvissute, offensiva per i nostri connazionali nel mondo che spontaneamente e ovunque hanno tenuto manifestazioni e celebrazioni in occasione della Giornata della Memoria, senza peraltro alcun input né da parte del Cgie né da parte del Ministero per gli Italiani nel Mondo, evidentemente più impegnato per il riconoscimento dei combattenti della Repubblica di Salò e degli Ascari africani, povera carne da macello mandata a morire per la folle avventura coloniale del Fascismo.”.
“Abbiamo ricevuto decine e decine di messaggi – prosegue Danieli nella sua dichiarazione – da parte di associazioni, cittadini, Consiglieri del CGIE, la maggioranza. Chiederemo la modifica dell’ordine del giorno e che il CGIE, organo autonomo dal Governo e con potestà decisionali specifiche, riappropriandosi del ruolo e delle attribuzioni previste per legge, celebri la Giornata della Memoria e assegni a questo atto l’attenzione che merita, così come chiedono i nostri connazionali, siano essi residenti in Italia o all’estero”.
FERRETTI: Celebrare anche la Giornata delle vittime delle Foibe e dell’esodo istriano e porre all’ordine del giorno la questione delle violenze sessuali
ROMA – Gian Luigi Ferretti, (nella foto qui accanto)componente del Comitato di Presidenza del CGIE e rappresentante del CTIM – intervistato a margine della Convention di Alleanza Nazionale ha dichiarato di essere d’accordo con il Consigliere Neri : "Sono d’accordo con il Consigliere Neri sull’opportunità di celebrare degnamente anche al CGIE la Giornata della Memoria della Shoah" . A scanso di equivoci, dico di non avere alcuna intenzione di paragonare violenze e crimini di diversa valenza, mi permetto di proporre anche un’adeguata celebrazione della Giornata delle vittime della Foibe e dell’esodo istriano, promulgata per il 10 febbraio".
"Inoltre vorrei fare un’altra proposta, sempre a proposito di violenze - prosegue Ferretti - A seguito di una ricerca condotta in Germania dal BMFSFJ (Lebenssituation, Sicherheit und Gesundheit von Frauen in Deutchland) dalla quale risulta come nel cuore dell'Europa il 40% delle donne sia stata vittima di maltrattamenti o di violenze a sfondo sessuale, tredici membri della comunità italiana, tra rappresentanti politici ed esponenti del mondo dell'informazione, hanno diffuso un Manifesto contro la discriminazione e la violenza sessuale. La Dottoressa Elisabetta Di Costanzo, Presidente del Comites di Berlino ed ex Componente del CGIE ha puntualizzato, in un articolo diffuso in questi giorni dalle Agenzie, come particolarmente colpite siano le donne emigrate".
"Credo quindi- conclude Ferretti - che il CGIE non possa ignorare questa denuncia e propongo che l’argomento sia posto all’ordine del giorno della prossima Assemblea Plenaria e che la Dottoressa Di Costanzo sia invitata a svolgere una relazione".