(Italia Estera) - ROMA - A conferma dell'impegno italiano nel processo di stabilizzazione dei Balcani, il Ministro Gianfranco Fini si reca dal 23 al 25 febbraio in visita in Serbia e Montenegro, in Kossovo, nell'ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia e in Bosnia-Erzegovina.
Alla vigilia delle importanti scadenze dei prossimi mesi, come la revisione degli standards in Kossovo e la possibile ridefinizione del quadro costituzionale in Bosnia-Erzegovina, l'Italia promuove una progressiva integrazione nelle strutture europee ed euro-atlantiche dei Paesi balcanici. La visita del Ministro nei Paesi dell'area – informa una nota della Farnesina - costituisce anche l'occasione per intensificare i rapporti di collaborazione con i Paesi dell'area, sia in ambito bilaterale che multilaterale, e in particolare verificarne gli orientamenti in merito alle prospettive di riforma del sistema delle Nazioni Unite.
I Balcani rappresentano per l'Italia un'area di prioritaria importanza, anche in ragione dei profondi legami storici e culturali. Il nostro paese svolge da anni un ruolo di primo piano per la stabilizzazione della regione: i Balcani rappresentano il principale teatro di impegno per i nostri militari, in totale oltre 5000 (di cui 2600 schierati in Kossovo). Per quanto riguarda i progetti di cooperazione allo sviluppo, l'Italia ha impegnato, dal 1992 ad oggi, circa 500 milioni di euro per progetti destinati alla regione. Ugualmente prioritario è l'interesse del nostro sistema economico per l'area balcanica: l'Italia è il primo partner commerciale per Croazia e Albania, il secondo per Serbia e Montenegro ed è tra i primi negli altri Paesi balcanici, oltre ad essere uno dei principali investitori nella regione.