MILANO - Intervistato da Piero Vigorelli per 'Superpartes' la trasmissione di Canale 5, sulle prossime consultazioni regionali, Silvio Berlusconi ha detto: ''Penso che le regioni più importanti manterranno il governo che hanno avuto in questi anni, che ha portato molti vantaggi ai cittadini di quelle regioni''.
. Fra le ragioni di tale scelta, prevede il premier, il ''risparmio nelle spese che hanno consentito a queste regioni di non aumentare le tasse come invece hanno fatto certe regioni governate dal centrosinistra''.
''Per quanto riguarda il risultato sul piano politico nazionale io penso che si debba guardare, più che al numero delle regioni, al numero dei voti''. ''Credo -ha continuato- che una parte potrà dire di aver prevalso sull'altra se nell'insieme di tutte le regioni avrà avuto più voti dell'altra parte. E sono convinto che questa parte sarà la Casa delle libertà''.
Poi è passato ad attaccare i sindacati, che ha accusato di essere ''diventati quasi organici alla sinistra''. ''Più del 70% degli scioperi che hanno indetto - ha osservato Berlusconi - non avevano motivazioni aziendali ma avevano motivazioni politiche. Hanno fatto uno sciopero anche quando abbiamo diminuito le tasse''. ''I signori della sinistra, di cui i sindacati fanno parte hanno come obiettivo la gestione del potere. Diminuire i fondi che possono essere spesi da un governo significa diminuire il potere del governo. E questo va contro la loro logica, la loro ideologia''.
Berlusconi ha ribadita l'intenzione di procedere con la riduzione delle tasse: ''Nel 2006 taglieremo le tasse per altri 24 mila miliardi di lire'' (12 miliardi di euro), ed ha confermato l'obiettivo di arrivare, a fine legislatura, ''all'abbattimento della pressione fiscale sotto il 40% del Pil''. Il governo avrebbe voluto fare di più ma ''c'è stato l'11 settembre - ha detto - c'è stato l'intervento in Iraq, c'è stata la crisi delle borse internazionali''.
Berlusconi ha poi parlato anche della situazione del Medioriente:''Nel mondo si stanno muovendo molte cose, in senso positivo: nel Medioriente ci sono state le elezioni in Palestina, con un nuovo governo e la volontà delle due parti di andare ai negoziati, con l'impegno dell'Europa mentre anche Bush va in questa direzione. A questo vanno aggiunte le elezioni che si sono tenute in Afghanistan, in Iraq''. Dopo aver ricordato anche il caso-Libano, Berlusconi ha concluso: ''C'è un virus, che è la libertà. E quando si diffonde è un virus invincibile''.