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17 mar 2005CGIE, La polemica Ferretti Cario

(Italia Estera) - ROMA - La polemica tra i Consiglieri del CGIE  Ferretti e  Cario, non accenna a fermarsi. Dice Ferretti; "Vedo che Gaetano Cario mi tira in ballo trattandomi da sprovveduto ed appioppandomi l'avverbio "frettolosamente" che probabilmente meglio si adatta a sue prestazioni.
Ma non gliene voglio. Cario mi diverte. Mi è molto simpatica la sua impersonificazione di un tipo italiano "all'Alberto Sordi", arruffone, furbastro, inaffidabile, egoista al punto di tentare di approfittare delle disgrazie altrui (presunta ineleggibilità di Nardelli, morte di Frizzera) per appropriarsi di quel titolo di Consigliere che gli elettori gli hanno negato.
E' talmente prevedibile nello sposare sempre e comunque l'opinione che ritiene a lui più conveniente al momento che riesce persino a divertirmi anche questo suo sgangherato tentativo di trasformare il bianco in nero e viceversa.
Solo chi ha per motto "tutti per Cario e Cario per se", può infatti definire come esempio di "bassa politica di partito", "faziosità" e "spettacolo mortificante" ciò che è l'esatto contrario, vale a dire
l'unanimità del voto all'ordine del giorno a favore di Nardelli".
Gian Luigi Ferretti

La risposta di Gaetano Cario a Gian Luigi Ferretti
LA SOLITA "FERRETTIATA" NEGRA
I buffoni di corte sono anacronistici e per niente simpatici.

Non comprendo perché Gian Luigi Ferretti insista a fare il "bastion  contrario" e prendere "capre per cavoli", mentre l'evidenza è più grande di un grattacielo. Forse per "un borghese piccolo piccolo", di Sordiana memoria, oltre ad occupare uno scanno strapazzato ed assegnato per "nomina governativa" al CGIE, farebbe bene a consultare "il medico della mutua" per farsi registrare i classici neuroni ed evitare che si ritrovi in mezzo ad un'Assemblea con la sindrome "cariana" e andare in "crisi" di scemenza. Mio caro Gian Luigi, credo che hai preso la classica "cantonata" nel tirarmi in ballo e senza che ne abbia responsabilità. La prossima volta, se ti capita di leggere una notizia d'agenzia, o inforchi gli occhiali o ti fai aiutare da un traduttore pubblico, dato
che non capisci il significato della lingua italiana di ciò che  è scritto, ergo, non sai leggere.
Quella frase: ti hanno "ragguagliato frettolosamente", come dice il testo dell'articolo pubblicato e che, tra l'altro, non ho scritto io, ma C.M., un giornalista argentino che ha assistito ai lavori del CGIE  presente in Assemblea, l'hai materializzata in un avverbio che ti identifica come "frettoloso", ma non è questo il senso dello scritto.
Anche qui, sei caduto sull'equivoco, cosa che non dovrebbe succedere ad un vero diplomatico, ma il "dubbio", come dice un mio amico di scienza, è il "principio della verità. Probabilmente la "diplomazia" di cui ti vanti di "masticare" o ti crea l'effetto indigestione o stai ingoiando qualcosa che non riguarda questa nobile materia. Nell'arte culinaria è la "polpettologia" il maggior rischio per un diplomatico. E tu, caro Gian Luigi, non perdi occasione per scivolare sulla "buccia di banana".
Mio "bel giovanotto", se ci fosse stato il Consigliere Bruno Zoratto  che di difesa di legalità e principi democratici ne ha dimostrato in  tutte le occasioni, tra assemblee, congressi e simposi, certamente la "panna montata" con quella mozione d'appoggio al Consigliere Nardelli, non ci sarebbe stata. Non foss'altro per il fatto che esiste una denuncia ufficiale del Console Generale di Bahia Blanca che viene avallata nientemeno che dal Ministero degli Affari Esteri, trasmessa al
CGIE e, come conseguenza, prese le misure del caso, con la decadenza dall'incarico al CGIE del Nardelli e la nomina per sostituzione, come prevede il regolamento, con il primo dei non eletti, che l'ambasciatore d'Italia in Argentina, dott. Roberto Nigido, ha comunicato a chi gli spettava: Gaetano Cario. Se fosse stata altra persona in lista sarebbe stata la stessa cosa.
Orbene, che responsabilità politica gli si può attribuire a Gaetano Cario, se il Nardelli non gode dei diritti di cittadinanza, come prevede la legge italiana?
Se il contenzioso ha a che vedere con la legalità e l'aspetto giuridico, non sarebbe bene proiettare il "faro" della luce della verità per far trasparire la giustizia piuttosto che aprire il "festival
dell'ipocrisia", o peggio una "tamburriata negra" per richiamare l'attenzione verso un caso che, anziché indagarlo profondamente, lo si vuole invece insabbiare, mettendo in scena una "unanimità di voto" , che non ha ragione di essere?.
Piuttosto che tirare in ballo persone defunte, come il Dr. Mario Frizzera, come termine di paragone, dovresti avere maggior rispetto di ciò che queste hanno fatto in concreto. Consentimi, Ferretti, ma quando dimostri di avere la memoria corta o essere completamente smemorato, apostrofando Gaetano Cario come "arruffone, furbastro, inaffidabile, egoista al punto di tentare di approfittare delle disgrazie altrui (presunta ineleggibilità di Nardelli, morte di Frizzera) per appropriarsi di quel titolo di Consigliere che gli elettori gli hanno negato", si vede che non conosci la vera storia dell'emigrazione italiana, come invece profondamente la viveva e conosceva un tal Bruno
Zoratto, del quale non gli arrivi neanche alle calze, per spessore politico e capacità di impegno dedicato al mondo dell'emigrazione.
Guarda caso, anche se dall'altra sponda di schieramento partitico, c'era un tal Gaetano Cario, con quasi 50 anni d'emigrazione trascorsi nella trincea delle lotte politiche per diritti degli emigranti. Documentati, visto che dimostri e confermi d'essere frettoloso non soltanto nei giudizi, ma soprattutto nei pregiudizi.
Non sono un "prestigiatore" che riesce - come affermi -  "persino a divertirmi anche questo suo sgangherato tentativo di trasformare il bianco in nero e viceversa". Sei anche daltonico, che non riesci a differenziare le varianti cromatiche che la gamma del visibile ti pone sotto gli occhi. Già, dimenticavo, tu sei uno da "medico della mutua", di chiaro stile cinematografico alla Alberto Sordi.
Una cosa è certa: hai colpito in pieno il bersaglio, ricadendo nella trappola del tuo "egocentrismo", e dimostrando la tua "bassa politica di partito", mettendo alla berlina la storia di chi ti sta sostenendo.
Mi dispiace per L'On. Mirko Tremaglia, di cui ho stima come italiano e uomo politico, per le sue battaglia dimostrate a favore degli emigranti, e lo dice un emigrante che non appartiene al suo partito, tanto per chiarire, ma ritengo, modestamente, che ha scelto un "ronzino" piuttosto
che un "cavallo di razza" quando ti ha affidato la responsabilità politica del Comitato Tricolore nel Mondo che apparteneva a Bruno Zoratto.  E sai bene che, quando "il Merlo fischia... se ne infischia", ma questo motto tu non lo puoi capire, anche se rimani cent'anni su di
uno scanno di nomina governativa.
Ti ringrazio, infine, per la "simpatia" che ti suscito, e il "divertimento" che ti concedo,  ma, sinceramente, non soltanto non è ricambiata la medesima simpatia, ma hai sbagliato indirizzo. Sono un semplice emigrante, non un "borghese piccolo piccolo" come te, che la domenica si trasforma in un "pantofolaio" alla ricerca del tempo perduto. Detto a "ferretti corti": I buffoni di corte sono anacronistici e per niente simpatici. Te lo dico, diplomaticamente: sei il solito
ingenuo.

Gatano Cario




 
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