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05 apr 2005Regionali, Prodi: ''Abbiamo largamente vinto'', Fini: ''Inequivocabile vittoria del centrosinistra''

ROMA - (Italia Estera) - Abbiamo largamente vinto dice Prodi sia ''come numero di regioni che di voti''.  ''Quando noi siamo sereni, uniti e propositivi, noi vinciamo. Abbiamo costruito l'Ulivo e l'Unione e oggi abbiamo largamente vinto''. Questo il commento del leader dell'Unione, Romano Prodi, ai risultati delle elezioni regionali. Prodi valuta il responso delle urne come un invito al centrosinistra per prepararsi a governare il Paese: ''Con questo voto gli italiani ci chiedono di prepararci a governare per far crescere il Paese. L'Italia ha bisogno di essere unita, ha bisogno di stabilità e di speranza. L'impegno mio e di tutti noi è quello di rispondere a queste attese''.

Di ''terremoto elettorale di proporzioni incontestabili'' parla il segretario dei Ds, Piero Fassino. ''''Il centrosinistra ha guadagnato piu' di 15 punti rispetto alle europee -osserva quindi- Oltre al significativo risultato del Lazio e del Piemonte, ci auguriamo un altrettanto straordinario risultato in Puglia, dove siamo con il fiato sospeso dove c'e' un testa a testa serrato. Gia' cosi', pero', dieci regioni significano un ribaltamento totale dei rapporti di forza, tuttavia non inaspettato''. Secondo il segretario Ds e' ''sotto gli occhi di tutti il fallimento di quattro anni di governo Berlusconi''. Tuttavia, Fassino si mostra prudente per l'immediato futuro: ''Mai fare il passo piu' lungo della gamba, meglio un passo alla volta -avverte- Abbiamo vinto bene perche' siamo stati uniti e abbiamo dato un maggior grado di affidabilita'''.

Per il segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, ''la vittoria di Vendola sarebbe il suggello di un fatto importante per il paese. Non voglio usare il termine rivoluzione culturale perche' e' un po' enfatico, ma e' accaduta una cosa straordinaria: una potenzialita', una domanda forte di partecipazione e di cambiamento si e' trasformata in energia politica che si e' espressa con la candidatura di Nichi Vendola''.

Di ''successo travolgente'' ha parlato il leader della Margherita, Francesco Rutelli. E sottolineando che ''Berlusconi, guidato da Bossi nelle sue pretese, perde terreno soprattutto al Sud'', ha ricordato come nel 2001 il centro destra vinse soprattutto nel Mezzogiorno.

''Quella che si sta delineando appare da ogni punto di vista il risultato piu' imprevisto e imprevedibile. La mia, in tutta Italia, era considerata la sfida impossibile e, invece, credo che siamo molto vicini a quella che puo' essere una vittoria. La vittoria del centro sinistra sul centro destra, di Nichi Vendola su Raffaele Fitto, la vittoria del programma dell'Unione di centro sinistra su un centro destra ringhioso, privo di programma e incapace di andare oltre il livello di produzione di fango''. Lo ha detto il candidato dell'Unione alla presidenza della Regione Puglia Nichi Vendola.

 

Regionali, Fini: ''Inequivocabile vittoria del centrosinistra''

  ''Inequivocabile la vittoria del centrosinistra''. Il vicepremier e ministro degli Esteri  Gianfranco Fini parla di una ''doverosa assunzione di responsabilità del centrodestra'' di fronte alla sconfitta e precisa che ''ora il governo è politicamente più debole, ma non si dimette''. Guardando alle elezioni del 2006 Fini sottolinea la necessità, per la Cdl, di ''un bagno di umiltà indispensabile per vincere''.

Duro il commento di Francesco Storace che parla di ''un'ecatombe in tutta Italia. Ho telefonato a Piero Marrazzo per fargli gli auguri di buon lavoro'', aggiunge il governatore uscente del Lazio.

''Per la maggioranza e' una sconfitta, non c'e' dubbio. Mi conforta la crescita dell'Udc, che conferma una piccola onda lunga. Ma la difficolta' della Cdl esiste tutta, per risalire la china occorrera' riflettere, e magari non solo riflettere''. E' il commento di Marco Follini, vicepremier e segretario dell'Udc.

Diverso il commento di Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia: ''Prodi e Fassino cantano vittoria prima ancora di conoscere i risultati reali. Consiglio di attendere il completamento degli scrutini che, in questo momento, in base ai dati del ministero degli Interni, oscillano solo tra il 10 e il 20 per cento dei voti''. ''Al termine -conclude Bondi- potremo esprimere giudizi pertinenti e approfonditi. E ricavarne tutte le conseguenze e le riflessioni politiche utili e necessarie''.

Invita il centrosinistra alla prudenza il vicecoordinatore vicario di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, il quale ritiene che ''va fatta una valutazione complessiva del risultato. Emerge comunque un dato per quanto riguarda Forza Italia e tutta la coalizione. Pesa la mancata presenza in campo di Berlusconi''.

''Nelle elezioni di medio termine, soprattutto se amministrative, chi governa è largamente svantaggiato'' dice il vicepresidente vicario di An, Ignazio La Russa. ''In termini di prospettive per le politiche ci sarà da valutare la differenza tra i voti espressi per il centrodestra e quelli per il centrosinistra, perché se sarà molto simile e non molto distante da quella delle europee, significherà che la partita è assolutamente aperta''.

I dati finora emersi sul voto regionale sono provvisori ma ''colpiscono'', si osserva in casa Udc. E, se confermati, dovranno indurre ad una ''riflessione''. ''Il problema è nella natura della coalizione e di come è stata guidata'' afferma Bruno Tabacci il quale sottolinea che ''dire che Berlusconi non si è speso in campagna elettorale è sbagliato''. E aggiunge: ''quando l'equilibrio della coalizione si e' spostato sull'asse del Patto Bossi-Berlusconi le cose non sono mai andate bene. Il partito del Nord ha fatto solo danni''.

Diversa la situazione per la Lega. ''Per noi e' facile commentare i risultati -afferma il ministro per le Riforme istituzionali, Roberto Calderoli- perche' la Lega cresce in ogni regione, sia rispetto alle politiche che alle ultime europee''. Sul risultato dell'intera coalizione di centrodestra, Calderoli invita la Cdl alla riflessione: ''E' un risultato non allegro che deve essere di stimolo per la Cdl al cambiamento. Il messaggio che viene dagli elettori e' che ci vuole una maggiore spinta riformista, una spinta che non deve rimanere sulla carta ma deve concretizzarsi nei fatti''.

 




 
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