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06 apr 2005Papa, i preparativi per i funerali

ROMA –  A tre giorni dalle esequie di Giovanni Paolo II la capitale é stravolta per l’arrivo di pellegrini che per numero sono tre volte quelli dell’Anno Santo. Abbiamo dovuto inseguire gli eventi, ma mi sembra di poter dire che tutto si sta svolgendo nel migliore dei modi, sia sotto il profilo organizzativo con la Protezione Civile, sia sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica''. A parlare è il prefetto di Roma, Achille

Serra .''Il funerale del Papa -ha aggiunto - è il più grande evento mai svoltosi a Roma moltiplicato per dieci''. ''Le difficoltà sono state quelle di mettere a punto la macchina organizzativa in poche ore -ha affermato-.

Più di 10 mila operatori di sicurezza delle varie forze di polizia, specialisti anti-esplosivo, tiratori scelti, bonifiche alle condutture sotterranee, batterie di missili dell'Aeronautica e dell'Esercito intorno a Roma, 'caccia' ed elicotteri in volo, spazio aereo chiuso sui cieli della capitale: queste alcune delle misure messe a punto dal dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell'Interno in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II.

Sarà rafforzata la sorveglianza a circa 2 mila 'obiettivi sensibili' a rischio di attentato terroristico, mentre quasi 3 mila operatori delle forze dell'ordine vigilano in questi giorni tra l'area di San Pietro e le stazioni ferroviarie.

Gli itinerari che saranno percorsi dalle 200 delegazioni di tutti i Paesi attese per i funerali di venerdì saranno 'bonificati' con continui controlli che si estenderanno alle condutture sotterranee, mentre sui tetti vigileranno tiratori scelti dei corpi speciali delle forze di polizia. Al loro arrivo a Roma, le delegazioni saranno accompagnate con convogli di auto (e non in elicottero come ipotizzato in un primo momento) sul luogo della cerimonia funebre. Tutta l'area sarà pattugliata da unità cinofile specializzate per la ricerca di esplosivi. Il dispositivo prevede l'impiego di 800 motociclisti, mentre mille vigili del fuoco contribuiranno al piano di sicurezza con le unità Nbcr per il rilevamento della minaccia nucleare, batteriologica, chimica e radiologica. I vigili del fuoco impiegheranno anche personale 'Saf', specialisti speleo-alpino-fluviali per interventi di soccorso in situazioni d'emergenza.

Per giovedì e venerdì è prevista la chiusura dello spazio aereo sul Vaticano per un raggio di cinque miglia e un'altezza illimitata per effetto di un 'notam', 'avviso ai naviganti', che prevede inoltre da domani la chiusura al traffico Vfr, ovvero gli aerei da turismo che non utilizzano dispositivi di navigazione strumentale, per un raggio di 35 miglia dal centro della Capitale e per un'altezza di 195 mila piedi, circa 6.500 metri.

Le Forze armate metteranno a disposizione i loro dispositivi di difesa aerea e gli apparati logistici e sanitari. L'Esercito installerà, poi, presso la base di Pratica di Mare una batteria di missili Hawk a medio raggio per la difesa dello spazio aereo ed assicurerà la presenza di squadre per il rilevamento NBC e per la bonifica degli ordigni esplosivi. Sia l'Aeronautica che l'Esercito assicureranno la fornitura di ambulanze e personale medico e paramedico. Intorno all'area di San Pietro sarà individuata un'area 'di rispetto' inibita al traffico dei veicoli. Previsti controlli in prossimità di sedi diplomatiche e istituzionali, porti, aeroporti e stazioni ferroviarie.

Anche la Provincia di Roma ha predisposto un piano operativo per la gestione dell'afflusso dei pellegrini. Il piano prevede la distribuzione quotidiana di 120 mila litri di acqua nella zona di Porta Castello a Roma, dove da domani mattina presteranno servizio sul posto 60 volontari, dipendenti dell'amministrazione provinciale, e nei parcheggi di scambio di Monterotondo e Ciampino. La Polizia provinciale ha predisposto che il personale assicuri servizi di assistenza ed informazione ai pellegrini, con pattuglie e postazioni fisse.

 

 

 




 
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