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11 apr 2005Papa, Ruini: ''Ringraziamo la Polonia per averci donato Wojtyla'' - PAPA SUBITO

CITTA' DEL VATICANO- (Italia Estera) - Vetri chiusi ma imposte aperte per la finestra dello studio del Papa, dalla quale per oltre 26 anni Wojtyla si e' affacciato. Oggi, domenica non è stato recitato né l’Angelus nè il Regina Pacis. L'attenzione verso la finestra attira soprattutto troupe televisive e radiofoniche, pronte a filmare e intervistare chiunque a qualsiasi titolo voglia dire qualcosa. Migliaia di persone, nonostante la pioggia, sono in fila per entrare in basilica. Alla fine di via della Conciliazione una orchestra polacca suona per Giovanni Paolo II.

La morte di Papa Woityla ha segnato la fine di un'era per un miliardo e 100 milioni di fedeli della Chiesa, mentre Roma torna alla normalità dopo i funerali storici di venerdì, con il pensiero rivolto a chi salirà al soglio pontificio. I cardinali hanno riposato oggi, dopo una settimana di forti emozioni, ma riprenderanno gli incontri quotidiani domani per discutere delle diverse sfide della Chiesa e formarsi un'idea su colui che dovrà affrontarle

Il cardinale  Camillo Ruini, vescovo vicario della Diocesi di Roma (uno dei porporati che conserva la sua carica fino all’elezione del nuovo Pontefice) ha concelebrato nel pomeriggio la messa in suffragio del Papa, dedicata oggi alla diocesi di Roma, che ha radunato nella basilica vaticana migliaia di persone. Tra i vescovi concelebranti il segretario del Papa Stanislao Dziwisz e il prefetto della Casa Pontificia James Harvey.

 Hanno partecipato al rito, animato dal coro della diocesi di Roma diretto dal maestro don Marco Frisina, il ministro dell' Interno Giuseppe Pisanu; l'assessore al Comune di Roma, Raffaella Milano; il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra; il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.Erano presenti anche  il cameriere del Papa Angelo Gugel e le suore polacche che lo hanno assistito per anni, Tobiana e Eufrosina.

 ''Mentre rinnoviamo la nostra gratitudine a Dio per questo Papa che per 26 anni ha spezzato il pane eucaristico con noi e per noi, ringraziamo anche, di tutto cuore, la Chiesa sorella di Cracovia e tutta l'amata nazione polacca, nelle quali Giovanni Paolo II ha ricevuto la vita, la fede e la sua mirabile ricchezza cristiana e umana, per essersi così donato a Roma e al mondo intero''. Con queste parole il cardinale vicario, Camillo Ruini, ha concluso la sua omelia per la concelebrazione eucaristica odierna in suffragio del Pontefice defunto, nella Basilica Vaticana.

Nell'omelia Ruini, che ha esortato a non essere ''inutilmente e troppo umanamente curiosi di sapere anzitempo chi sarà il nostro nuovo Vescovo e Papa'', ha voluto ricordare come ''Giovanni Paolo II, a noi romani in particolare, ha mostrato in molte maniere cosa significava per lui, Vescovo e Pastore, che l'uomo è la prima via della Chiesa''.

''La Chiesa che Giovanni Paolo II ha sempre voluto, e oggi continua a chiederci di essere e di vivere, è una Chiesa non ripiegata su se stessa, non timida, non sfiduciata, una chiesa che brucia dell'amore di Cristo, per la salvezza di ogni uomo'' ha detto ancora il cardinale vicario.

Poi, con riferimento ai funerali del Pontefice e a questi giorni di preghiera, il porporato ha sottolineato come piazza San Pietro sia diventata ''simbolo quanto mai eloquente non dello 'scontro di civiltà', ma al contrario della grande 'famiglia delle Nazioni'''.

''I giorni delle esequie di Giovanni Paolo II sono diventati per Roma e per il mondo intero -afferma- giorni di straordinaria unità, di apertura dell'anima a Dio e di riconciliazione: un'unità che si è realizzata perché questo Papa ha tenuto saldamente insieme, e ha mostrato al mondo intero con tutta la sua vita, l'integrità della fede in Cristo e l'universalità dell'amore del medesimo Cristo che per tutti si è offerto sulla Croce''.

 

Il Papa è stato sepolto nelle Grotte Vaticane , che sono ancora chiuse, ma che potrebbero aprile anche domani.

Il Vaticano ha distribuito una foto  in cui  è raffigurata una semplice lapide di marmo bianca, incisa con il nome in latino IOANNES PAULUS PPII, e le date dei 26 anni di pontificato, così come era stato chiesto dal Pontefice in vita.

Oggi dobbiamo registrare anche una dichiarazione di padre Heffernan, un prete canadese che ha voluto dare voce a milioni di fedeli : "Penso che dovrebbe essere fatto santo. Mi spiego, come può non diventare santo". Per essere riconosciuti santi  dalla Chiesa ci vogliono decenni. Gia secondo la costituzione redatta da Papa Woityla devono passare cinque anni, prima che si possano prendere in esame eventuali miracoli. Solo un intervento del nuovo Papa potrà velocizzare tutto l’iter per la beatificazione di Giovanni Paolo II. E non a caso in Via della Conciliazione sono stati esposti striscioni con la scritta "SANTO SUBITO" .

I giornali italiani ed il quotidiano di Torino “La Stampa” in particolare in questi giorni hanno raccontato diversi fatti miracolosi attribuiti a Papa Wojtyla durante i 26 anni di pontificato.

La Stampa” riferisce che c’è un caso in particolare che è stato già studiato dalla Congregazione Vaticana per la Causa dei Santi, insieme ad altri, ed ha citato anche  il segretario del Papa, l'Arcivescovo Stanislaw Dziwisz, per  raccontare che un americano, ora guarito, si riprese da un cancro incurabile dopo aver ricevuto la Comunione da Giovanni Paolo alla fine degli anni 90 nonostante che fosse ebreo. Infatti  il Papa non si  accorse che l'americano fosse un ebreo e che non avrebbe potuto ricevere la comunione.




 
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