ROMA -(Italia Estera) - Con gli onori al capo dello Stato si e' conclusa dopo due ore e un quarto la parata militare ai Fori Imperiali del cinquantanovesimo anniversario della repubblica, mentre la pattuglia delle frecce tricolori effettuava l’atteso passaggio sopra i Fori. Dopo aver ricevuto gli onori, Ciampi è salito a bordo della storica Lancia Flaminia presidenziale decappottabile, scortato dai corazzieri a cavallo in grande uniforme che lo hanno accompagnato al Quirinale.
Il Presidente Ciampi, interpretando il sentimento degli italiani verso le sue forze armate, ha inviato un messaggio all' ammiraglio di Paola, capo di Stato Maggiore della Difesa. ''In questo giorno di festa e di ricordi, voglio esprimere un deferente pensiero a coloro che su ogni fronte, durante
la Guerra di Liberazione e in tempo di pace, hanno donato la propria vita per la rinascita delle istituzioni democratiche nelle quali tutti ci riconosciamo ''. ''Il ricordo del loro sacrificio - continua il messaggio del Capo dello Stato - costituisce il patrimonio profondo delle Forze armate di oggi. E' un bene prezioso che avvertiamo maggiormente in questo periodo, mentre stiamo costruendo una Patria europea''.
E’ stata una festa della Repubblica contrassegnata dalle bandiere listate a lutto dell’Esercito per i quattro militari caduti in Iraq con un elicottero a pochi chilometri da Nassiriya, le cui bare sono arrivate questa notte a Ciampino: il tenente colonnello Giuseppe Lima, il capitano Marco Briganti, il maresciallo capo Massimiliano Biondini ed il maresciallo ordinario Marco Cirillo. I 4 militari dell' aviazione dell' Esercito precipitati hanno segnato la parata militare ai Fori Imperiali . Infatti la bandiera dell'Esercito e quelle del settimo reggimento Vega di Rimini e del reggimento Antares di Viterbo (a cui i 4 elicotteristi appartenevano) hanno sfilato abbrunate, ossia con due nastri neri a forma di cravatta, per rendere omaggio ai quattro militari morti.
La guerra di liberazione, in occasione del sessantesimo anniversario, e' stato il tema scelto quest'anno, per rendere onore alla ''Resistenza'' che non volle aderire alla repubblica di Salo' , ma che partecipò con gli Alleati alla Liberazione dell'Italia dai tedeschi. Questo per ribadire la partecipazione delle forze armate, in un momento come fu quello che seguì all'armistizio dell' 8 settembre del '43, e che poi condusse gli italiani alla nascita della Repubblica.
Lungo via dei Fori Imperiali, davanti al presidente Ciampi, al presidente del Senato Pera, al premier Berlusconi e alle piu' alte cariche dello Stato, hanno sfilato quasi novemila militari. 886 ufficiali, 1.359 sottoufficiali e 6.469 militari di truppa ( e per la prima volta i volontari in ferma prefissata ad un anno, che hanno preso il posto dei militari di leva) - 533 civili, 365 animali. E ancora, 212 bandiere, 56 medaglie, 141 moto, 148 mezzi leggeri, 4 autocarri, 90 mezzi speciali, 71 velivoli.
La parata, anche quest’anno è stata aperta dalla banda dei carabinieri sulle note della marcia della Fedelissima E’ stata divisa in quattro settori: il primo e' dedicato alle scuole di formazione, il secondo alla guerra di Liberazione e alla nuove tecnologie, il terzo alle missioni in atto nel mondo e il quarto ai corpi civili. In quest’ultimo settore hanno sfilato tutti gli uomini e le donne che, pur non vestendo una divisa delle 4 forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri), sono ogni giorno sulla strada per risolvere le emergenze: poliziotti, vigili del fuoco, Croce rossa, e tutte quelle componenti del nostro sistema di Protezione Civile, diretto da Bertolaso e che è il primo al mondo. Ed ha sfilato anche il personale della protezione Civile che ha partecipato alle missioni internazionali tra cui l’ Ossezia del Nord dopo l'attacco terroristico alla scuola di Beslan in cui morirono centinaia di bambini e lo Sri Lanka subito dopo lo tsunami del 26 dicembre scorso.
Ciampi depone una corona all’Altare Patria
Le celebrazioni per il 59esimo anniversario della Repubblica sono iniziate con la deposizione, da parte di Ciampi, di una corona all'Altare della Patria. Il presidente, dopo aver sostato nel suo classico gesto delle mani alzate davanti al sacello del Milite Ignoto, è poi risalito sulla sua auto per andare a Caracalla , scortato dai corazzieri motociclisti, per passare in rassegna i reparti schierati, per partecipare alla sfilata militare in via dei Fori Imperiali
In un messaggio inviato ai prefetti, il Presidente ha affermato che "questo e' il momento della responsabilita' per tutti, ciascuno per la sua parte". E ha esortato i prefetti a farsi garanti, nel territorio, della coesione e del dialogo e di prestare il massimo ascolto alle fasce sociali, che sono le piu' colpite dalla congiuntura economica.
Una situazione, prosegue il capo dello Stato, che impone di mobilitare tutte le competenze e di "fare sistema, operare insieme nell' individuare strategie vincenti, senza confusione di ruoli e di responsabilità".
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