ROMA -(Italia Estera) - Il ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, commentando le parole del vice presidente della Camera, Publio Fiori che lo indicava come segretario del partito di via della Scrofa ha detto: ''Ringrazio l'onorevole Fiori per la sua indicazione di una mia candidatura a segretario del partito, ma sottolineo con forza che questo non è l'oggetto all'ordine del giorno, né tantomeno le questioni di organigramma sono al centro dei problemi di An''. ''La questione - mette in chiaro l'esponente di Destra sociale - è squisitamente politica e culturale. Si tratta di rivendicare con forza l'identità di An, secondo quelle che erano e sono le linee di Fiuggi''. Secondo il ministro di An, serve quindi ''un chiarimento interno che garantisca la nostra fiducia all'elettorato che ci ha dato forza e consenso''. ''Le questioni personali e di organigramma - rimarca Alemanno - debbono essere la nostra ultima preoccupazione''.
Quanto all'incontro che ha avuto l'altra sera con Maurizio Gasparri, il titolare delle Politiche agricole spiega: ''C'è stato uno scambio d'opinioni a forte valenza umana''. ''La contrapposizione anche personale - racconta - tra me e Gasparri è diventata leggenda dentro e fuori il partito. In una fase così importante per An, era giusto guardarci in faccia e chiudere con questo lungo contenzioso, vero o presunto che sia''. E per questo Alemanno ringrazia Teodoro Buontempo che, facendo da tramite, ''ha permesso questo incontro''. Sul piano politico, però, conclude l'esponente del partito di via della Scrofa, ''nessun patto tra correnti e nessuna congiura su Fini, ma solo la volontà di fare chiarezza sulla linea del partito, senza diatribe correntizie''.
Insomma, come dice Mario Landolfi, ''ci sono lavori in corso, staremo a vedere. Ma non mi scandalizzo se dovesse uscire una maggioranza e una minoranza: è fisiologico nella vita di un partito''. ''L'importante - sottolinea il ministro delle Comunicazioni - è che avvenga sui programmi e sui contenuti e non sugli organigrammi''. ''Credo che di un coordinatore ci sia bisogno - ha tuttavia aggiunto Landolfi - e che Alemanno sia in grado di farlo come altri dirigenti di An''.