ROMA - (Italia Estera) - I temi principali dibattuti dalla IV commissione tematica del Cgie sono stati esposti con il solito impegno dal presidente padre Graziano Tassello: La legge di riforma degli Istituti Italiani di Cultura, la necessità di azioni sinergiche che coinvolgano direttamente gli italiani all'estero nella promozione culturale loro destinata e l'esigenza di concretizzare proposte e progetti.
Molti i dirigenti ministeriali che hanno accolto l'invito della commissione e che con essa si sono confrontati sul tema della promozione e della diffusione della lingua e cultura italiana all'estero partendo dalla riforma degli IIC che, da tempo è ferma in Parlamento ma che certamente non sarà varato entro la fine della legislatura. Nonostante il risultato della III Conferenza dei direttori degli IIC tenutasi qualche mese fa alla Farnesina, nessun passo avanti è stato registrato nell'iter legislativo.
Dopo aver ricordato il "rapporto privilegiato" con la "Dante Alighieri" riscontrato nella verifica delle attività del 2004, padre Tassello ha ribadito come sia "necessario rafforzare la presenza dei rappresentanti delle comunità italiane attraverso un coinvolgimento diretto come protagonisti" visto che "il potenziale dell'investimento culturale presso gli oriundi è inestimabile".
Dopo un breve accenno al tema della prossima settimana della lingua italiana nel mondo: "La lingua italiana tra letteratura e cinema dagli anni '60 ad oggi", Padre Tassello ha riferito che la commissione ha riscontrato la necessità di avere più librerie italiane negli altri Paesi e delle nuove esigenze che emergono, come la richiesta di traduzioni di opere italiane nei paesi islamici o in Cina.
Sulla condizione e il futuro professionale degli insegnati di ruolo e precari nelle scuole pubbliche e private, sono intervenuti in commissione alcuni rappresentanti sindacali con cui è stato ipotizzato un incontro informale che fissi dei punti base da cui partire per trovare delle convergenze.
"Scoramento" è stato, infine, il sentimento espresso da padre Tassello a nome dei suoi colleghi di commissione per l'oblio cui sono destinate tutte le proposte ed i progetti del Cgie. "Siamo diventati minatori alla ricerca di giacimenti culturali - ha detto Tassello - ma poi tutti i nostri progetti finiscono chiusi in non precisati cassetti".