TORONTO - (Italia Estera) - Nei giorni scorsi si e' dato inizio all'operazione di mailing per poter giungere ad un allinamento delle anagrafi consolari con l'AIRE.
E' stata un decisione annunciata durante l'ultima Assemblea del C.G.I.E. e che ha richiesto uno sforzo notevole anche dal punto di vista economico.
Il Ministro Tremaglia e' dovuto intervenire in modo pressante sia sul Ministro degli Esteri e sia sul Ministro dell'Economia per poter reperire i fondi necessari per poter finanziare questa iniziativa ritenuta dalla DGPM essenziale per poter dare un imput all'allineamento delle anagrafi e consentire a tutti gli italiani nel mondo aventi diritto di poter essere messi in condizione di votare alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento.
Conoscendo la ferrea determinazione del Ministro Tremaglia immagino come siano state pressanti le Sue richieste soprattutto sul Ministro dell'Economia.
Il tutto dovra' concludersi entro il prossimo 30 settembre.Chi conosce la realta' delle comunita' italiane all'estero, sa che i primi giorni saranno essenziali per la riuscita dell'operazione.
Per questa ragione ho il fondato timore che a Toronto questa operazione non riuscira' a sortire gli effetti sperati.
E le ragioni sono diverse.
Per prima cosa il Consolato non ha informato i Consiglieri del C.G.I.E., il COMITES, i Patronati e le Associazioni dell'inizio dell'operazione mailing.
Non ha dato a nessuno indicazioni su cosa bisogna consigliare ai nostri connazionali quando riceveranno la lettera. Non si e' preoccupato di informare la comunita' sull'importanza di
riscontrare la lettera loro inviata.
Gli uffici competenti ( cittadinanza, anagrafe) sono chiusi al pubblico fino al prossimo 6 settembre e con essi l'ufficio notarile, l'ufficio stato civile, l'uffico assistenza, l'ufficio traduzioni e l'ufficio scolastico e non so quali altri.
Gli uffici del Consolato non sono assolutamente raggiungibili telefonicamente, essendo in atto uno sbarramento totale.
Mi e' capitato di incontrare in Consolato due nostri connazionali li recatisi per avere informazioni e sono stati invitati, me presente per puro caso, a ritornare dopo il 6 settembre. A nulla sono valse le mie rimostranze per altro fatte all'impiegato alla ricezione, non essendovi nessuno alle ore 10,30, con cui poter protestare.
Cosa succedera', pertanto, a Toronto? Se non vi sara' una reale sterzata si andra' incontro ad un fallimento totale vanificando in questo modo gli sforzi e l'impegno del ministro Tremaglia, del Ministro Fini, del Ministro Siniscalco e della DGPM.
Ci chiediamo se capitera' un giorno che l'Ambasciata uscira' mai dal letargo in cui da lungo tempo e' caduta.
Carlo Consiglio Consigliere C.G.I.E. (nella foto)