Appello del CGIE ai Comites e alle associazioni
ZURIGO - (Italia Estera) - Il Governo italiano ha lanciato un'operazione straordinaria per tentare di risolvere l'annoso problema del completamento dell'anagrafe degli italiani all'estero. Come noto, l'allineamento delle due banche dati esistenti - l'AIRE amministrata dal Ministero dell'interno e le anagrafi consolari facenti capo al MAE - ha raggiunto il limite operativo, senza risolvere il problema degli oltre 2 milioni di cittadini italiani che anche nel recente referendum del 12 giugno non hanno potuto partecipare al voto ai sensi della legge 459/2001. Essi, infatti, pur figurando nello schedario consolare, non sono regolarmente trascritti nell'Anagrafe degli Italiani residenti all'Estero del proprio comune di origine (1,3 milioni di posizioni) o, viceversa, sono iscritti all'AIRE ma non figurano negli schedari consolari (oltre 700 mila posizioni).
L'operazione di verifica che interessa i summenzionati connazionali, si propone di accertare la loro residenza all'estero e i loro dati anagrafici. A tale scopo, gli uffici consolari stanno inviando alle predette persone un plico contenente un questionario che dovrà essere compilato in ogni parte e rispedito al più presto e in ogni caso non oltre il 30 settembre 2005, secondo le modalità riportate nella lettera esplicativa contenuta nel plico. I connazionali che non rispediranno il questionario nei termini stabiliti, saranno cancellati dallo schedario al quale sono attualmente iscritti.
L'operazione di mailing è partita purtroppo con ritardo rispetto al progetto iniziale e il tempo a disposizione per la sua efficace realizzazione è veramente esiguo. I Consiglieri del CGIE eletti in Svizzera lanciano un appello pressante ai COMITES e alla rete associazionistica, invitando tutti a collaborare con le sedi consolari. Trasmettere l'informazione nel circuito delle associazioni e nelle loro sedi può contribuire a sensibilizzare i concittadini interessati dall'operazione e sollecitarli a restituire prontamente i questionari ricevuti. Si rileva che in occasione della votazione referendaria dello scorso mese di giugno, anche in Svizzera molti connazionali furono esclusi dal voto perché non figuravano nell'AIRE del proprio comune di origine. Ma non è soltanto questione di voto. L'erogazione dei servizi consolari è più efficace e rapida quando i dati di chi ne fruisce sono rispondenti e correttamente registrati.
I consiglieri del CGIE eletti in Svizzera