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03 set 2005LO TSUNAMI AMERICANO

L’accorato appello alla solidarietà del presidente del COMITES di Houston, Vincenzo Arcobelli

HOUSTON - Adesso mentre si contano i morti e si calcolano i danni lasciati dietro da Katrina, negli stati colpiti dal catastrofico uragano e devastati alla pari di un attacco nucleare, si capisce veramente cosa vuol dire dover fronteggiare uno scontro diretto con le forze inarrestabili della natura. Il governatore dello stato della Louisiana ha commentato con queste parole l’estrema gravità della situazione in cui versano anche buona parte del Mississippi e dell’Alabama: "E' come Hiroshima dopo la bomba". La bella città di New Orleans, popolarissima meta turistica per il suo quartiere francese, e per essere la capitale del jazz è sommersa ora dall'acqua che in forma potabile manca invece, assieme all’elettricità, a circa due milioni di persone. Mentre sono in arrivo migliaia di uomini della Guardia nazionale si comincia già ad effettuare l’esodo di tutta la popolazione sopravvissuta al mortale uragano e ’intraprende l’opera ciclopica del rientro all’ordine civile e della ricostruzione.

Non bisogna rassegnarsi

Sono rimasto particolarmente colpito dell’immensa catastrofe umana del sudest degli Stati Uniti e di New Orleans in particolare perchè appena all’inizio di agosto si sono svolti in quella città gli incontri tra le varie
associazioni italiane ai quali ho preso parte come presidente del COMITES di Houston.
Come dimenticare la “gioia di vivere” propria della gente della “Big Easy” mentre vediamo passare davanti agli occhi le scene di distruzione e disperazione che la televisione ci propone d’ora in ora dal giorno terribile in
cui cominciò a scatenarsi l’ira terribile di Katrina?
Occorre però non scoraggiarsi e non rassegnarsi perchè la storia c’insegna che la grande democrazia americana è stata sempre capace di risollevarsi dopo i colpi più duri ricevuti in passato tanto dagli uomini che dalle forze scatenate della natura. Per assicurarsi di ciò e per aver fiducia e sperare basta recarsi nella città di Galveston, adesso ridente e rinata a nuova vita dopo un altro terribile uragano che la distrusse completamente all’inizio del 1900.

Chiamate 1-800-HELP-NOW!

Il presidente Bush ha fatto appello alla generosità dei suoi connazionali con parole piene di pratico realismo tutto americano: "Abbiamo davanti una strada difficile" ma, allo stesso tempo, s’è dichiarato fiducioso che tutti gli ostacoli di questi primi terribili giorni del dopo uragano saranno superati e che la bella New Orleans, la Louisiana, tutta la zona colpita da questo flagello di proporzioni gigantesche saranno bonificate e ricostruite ancora una volta. Come dubitare di questa promessa, quando nella New York colpita anch’essa duramente dalla follia umana dell’undici settembre si cominciano già ad innalzare le nuove strutture che rimpiazzeranno le torri abbattute? Sono di queste ore le notizie che la Germania si prepara ad aiutare il grande alleato aldilà dell’Atlantico. E’ già iniziata la gara di solidarietà verso quanti sono stati colpiti da lutti e da perdite che in molti casi saranno irrecuperabili. Ritengo,quindi, che tutti gli Italiani che vivono tanto in Italia che all’estero
debbano partecipare a questa gara contro il tempo con la loro consueta generosità. In circostanze come queste qualsiasi contributo, anche il più piccolo, è importante e significativo. E’ per questo motivo che faccio
appello particolarmente a tutti gli Italiani d’America, a coloro che fanno parte delle nostre associazioni, circoli culturali, ai Comites e CGIE, ed a quanti possono dedicare anche parte del loro tempo mettendosi a disposizione della Croce Rossa di Dallas o di Houston nel cui stadio dell’Astrodome, sono stati ospitati molti profughi provenienti da New Orleans. Le donazioni di fondi sono, naturalmente, le più efficaci e necessarie per poter venire incontro alle necessità più elementari di questi sfortunati ed è per questo motivo che le
organizzazioni umanitarie quali la Croce Rossa e la Salvation Army hanno messo a disposizione linee telefoniche speciali i cui numeri sono facilmente reperibili per tutti coloro che non rimangono indifferenti alle sofferenze del prossimo colpito da un disastro cosi’ immane.
Ringrazio tutti per la vostra cortese attenzione e generosità.

Vincenzo Arcobelli Presidente del Comites
Circoscrizione Consolare di Houston
-www.comites-it.org




 
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