BUENOS AIRES - 25 ago - (Italia Estera/La Tribuna Italiana) - “L’Italia fu il primo Paese ad aiutarci quando scoppiò la crisi nel 2001”
Lo ha detto il viceministro Oliveri durante il commiato dei diplomatici argentini a Roberto Nigido. L’ambasciatore italiano, insignito con la massima onorificenza argentina, ha detto che i rapporti tra l’Italia e l’Argentina sono unici. Sarà il nuovo consigliere diplomatico del Presidente Carlo A. Ciampi.
“Quando nel 2001 scoppiò la crisi in Argentina poco tempo dopo che Ella aveva iniziato la sua missione nel Paese, l’Italia fu il primo Paese ad accorrere per aiutarci in modo generoso e costruttivo e l’Argentina ha un debito di riconoscenza. Tali aiuti sono giunti efficacemente grazie alle mani esperte dell'Ambasciatore Nigido, nel quale il governo e la società argentina hanno trovato non soltanto un diplomatico eccellente, intelligente ed esperto, ma anche un amante del dialogo, impegnato nello sviluppo di più intensi rapporti tra l’Italia e l’Argentina”.
Sono le parole del segretario ai Culti, Guillermo Rodolfo Oliveri, uno dei tre viceministri degli Esteri dell’Argentina durante la cerimonia di commiato all’Ambasciatore d’Italia in Argentina, giovedì scorso nel Salone Dorato del “Palacio San Martín”.
L’amb. Oliveri ha ricordato gli accordi firmati tra i due Paesi durante la missione di Nigido in Argentina tra cui due di rilevante importanza: quello tra l’Agenzia Spaziale Italiana e la Commissione Nazionale per le Attività Spaziali dell’Argentina (Conea), per la creazione di una rete di dodici satelliti per il rilevamento dell’ambiente e nei giorni scorsi un protocollo aggiuntivo all’Accordo di doppia cittadinanza tra l’Italia e l’Argentina del 1971.
Oliveri ha ricordato che anche negli ultimi due anni, quando le difficoltà non sono mancate nei tradizionali rapporti di amicizia tra i due Paesi, l’amb. Nigido si è impegnato per trovare canali di dialogo e di collaborazione, oltre a stabilire vincoli con i più prestigiosi esponenti argentini nel campo dell’economia, della politica, della cultura e dell’attività sociale.
Quindi Oliveri ha collocato all’Ambasciatore italiano in Argentina le insegne della Gran Croce dell’Ordine di “Mayo”, la massima onorificenza che lo Stato Argentino assegna in riconoscenza a cittadini stranieri Segue dalla prima pagina
che si sono distinti nelle loro attività e personalmente in favore del Paese.
Da parte sua l’amb. Nigido ha ringraziato lo Stato Argentino per il riconoscimento e anche per l’accoglienza avuta durante i quattro anni che è durata la sua missione. Anni intensi, difficili, ha detto, congratulandosi poi per la ripresa del Paese, grazie alla efficace politica del governo. Anni vissuti con grande partecipazione professionale e anche personale - ha ricordato l’Ambasciatore - e anche l’Italia ha vissuto come proprio l’evolversi della situazione argentina e per questo è accorsa fraternamente ad aiutare.
L’amb. Nigido non ha ignorato il fatto che il piano di riscatto dei titoli del debito pubblico argentino, che ha pesantemente colpito migliaia di piccoli risparmiatori italiani, è un problema ancora irrisolto che pesa nei rapporti tra i due Paesi. Ma ha sottolineato che si è lavorato intensamente per trovare accordi al di là di quel problema, nella ricca agenda bilaterale. Nigido ha ricordato che i rapporti tra l’Italia e l’Argentina sono unici, non solo per gli storici vincoli di sangue e di cultura, ma anche per una visione del mondo che condividono.
Dopo aver sottolineato anche lui l’importanza degli accordi firmati, l’Ambasciatore d’Italia che parte per Roma dove sarà il nuovo consigliere diplomatico del Presidente della Repubblica Ciampi, ha detto che ritornerà tra gli argentini nei quali trova una capacità di trasmettere calore, affetto, passione, come non avviene più tra gli italiani in Italia.
Infine si è congratulato con la “Cancillería” argentina per la qualità umana e professionale del suo personale.
Ieri sera l’Ambasciatore italiano e la gentile consorte signora Mieriea Rosenboom hanno offerto un ricevimento in Ambasciata per un saluto di commiato.