IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI - PRESENTATO IL SEMINARIO MCL CHE SI APRE DOMANI A L’AQUILA
L'AQUILA, 22 sett. - (Italia Estera) - La crisi dell’Europa rischia di aggravare le difficoltà che ormai da diversi anni stanno caratterizzando l’agricoltura del vecchio continente e il suo ruolo fondamentale per le economia di molti Paesi. Ma l’agricoltura europea si difende con vigore. E ne ha ben ragione, visto che i suoi detrattori sembrano essere dovunque, dentro e fuori l’Europa stessa. Da una parte, infatti, continua il dibattito sulle ragioni e sui costi della Politica Agricola Comune, dall’altro i tentativi di minare l’apparato dei prodotti certificati, sono entrambi segno della difficile situazione con cui l’agricoltura europea (e le imprese agricole in particolare) devono fare i conti.
Il Mcl, consapevole dell’importanza della posta in gioco, riunisce a L’Aquila da domani 23 settembre, esponenti politici, tecnici, rappresentanti di organizzazioni agricole e di lavoratori del settore, provenienti da dieci Paesi dell’Ue, per un serrato confronto e per predisporre proposte operative anche alla luce della presenza di autorevoli rappresentanti del Parlamento europeo.
Ma come mai tanta attenzione nei confronti della Pac? «Le ragioni -ha spiegato il presidente del Mcl Carlo Costalli, presentando oggi il seminario internazionale - vanno ricercate soprattutto nella crisi generale dell’Unione, nella comune mancanza di risorse finanziarie, nei problemi politici ed economici presenti in buona parte degli Stati membri, e nel fatto che, dopo anni, l’Europa ha bisogno di ‘aria nuova’.
Un futuro reso incerto dalle turbolenze che stanno destabilizzando l’Ue, come testimonia il fallimento del Consiglio Europeo di Bruxelles sul finanziamento del bilancio comune 2007-2013. Quanto successo ha dimostrato che la Germania e la Francia non intendono in nessun modo diminuire il budget europeo riservato alla Pac, liquidata da Blair (presidente di turno dell’Ue) come “roba vecchia che ci sta procurando un sacco di problemi con i Paesi fuori dall’Ue che ci accusano di protezionismo”.
Su questi temi è necessario fare un’attenta riflessione. E il Movimento Cristiano Lavoratori è intenzionato a farla seriamente insieme con i soggetti maggiormente coinvolti. Finora Blair si è mostrato uno dei pochi leader europei capaci di una visione non angustamente provinciale del ruolo dell’Europa. A quanti si attestavano sulla difesa ad oltranza della Pac (“L’agricoltura è la base delle potenze”), il leader britannico ha replicato che la protezione dei privilegi esistenti, degli interessi di alcuni, danneggia tutti, e sottrae risorse preziose allo sviluppo di settori competitivi e strategici e le dirotta verso la tutela immotivata di settori improduttivi».
I lavori, che si terranno presso il Centro di Formazione ‘Reiss Romoli’ de L’Aquila, si apriranno domani alle 15.00 con una riflessione spirituale di Mons. Giuseppe Molinari, Vescovo de L’Aquila.
Tra gli ospiti attesi l’On. Rodolfo De Laurentis, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, gli europarlamentari Armando Dionisi e Bartho Pronk, il Segretario generale della Feder.Agri Alfonso Luzzi.