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13 set 2005LA FINESTRA DI MARIO BASTI Quadri di nonni, foto di figli...

BUENOS AIRES - 14sett-(Italia Estera) -  La FINESTRA di oggi avrebbe dovuto avere un inizio diverso da quelli delle centinaia che l’hanno preceduta e da quelle che - non so se poche o molte - la seguiranno: I nomi, questo l’inizio, di cinque corrispondenti che mi avessero inviato le migliori cronache della celebrazione del “Día del Inmigrante” e ai quali per questo, avrei assegnato come premio l’abbonamento per un anno alla TRIBUNA ITALIANA. Domenica scorsa 4 settembre infatti è stato celebrato el “Día del Inmigrante” istituito dalle autorità argentine, per rendere meritato omaggio ai milioni di lavoratori che, per oltre un secolo, hanno dato un apporto determinante al progresso civile, culturale, economico, sociale dell’Argentina, al modo di pensare, alle abitudini, alle tradizioni della gente argentina, che non ha costituito un crogiolo di razze , ma che rispettando l’identità, le caratteristiche, le abitudini e tradizioni di ogni gruppo, giunto qui a lavorare duro, ha costituito una nuova Nazione con proprie caratteristiche. E proprio, come riconoscimento a questo apporto determinante, è stato istituito il “Día del Inmigrante”.
Ma tu sai, caro Lettore, che se di questo siamo tutti coscienti, non tutti poi, nella pratica dimostriamo di apprezzare quanto grande è stato  il valore di aver contribuito a definire le caratteristiche rilevanti dell’identità argentina. Per questo é stato giusto a suo tempo istituire il “Día del Inmigrante”  e, per questo, nel nostro piccolo, dalla FINESTRA, istituendo quei cinque premi per corrispondenti, ho cercato di dare anch’io un modesto contributo alla doverosa celebrazione.
Purtroppo i cinque nomi sono mancati, e perciò l’inizio di questa FINESTRA non ha nulla di originale, ma... non è detta l’ultima parola. Non c’è soltanto il “Día del Inmigrante” da celebrare; considerando che la maggioranza degli immigranti partì a suo tempo nelle varie ondate, dai porti italiani e che perciò il maggior contributo è stato dato dai lavoratori italiani, le autorità argentine hanno istituito anche un “DIA DEL INMIGRANTE ITALIANO”. Ecco perchè i cinque corrispondenti, che avrebbero potuto vincere i cinque abbonamenti  il 4 settembre scorso, potranno vincerli il prossimo 3 giugno 2006, quando verrà celebrata la “Giornata del Immigrante Italiano”, la “Giornata” specifica di affettuoso cordiale omaggio a noi. E forse sarà meglio così. Per questo mi piace sperare, sognare che, sebbene manchino ancora vari mesi, già adesso in ogni località dell’Argentina, ove il lavoro, lo spirito di iniziativa e il sacrificio hanno lasciato tracce indelebili di progresso, si comincino a preparare degne celebrazioni, coinvolgendo le autorità locali e quelle italiane. e soprattutto i giovani, perchè dovranno essere loro gli artefici di un futuro luminoso dell’Argentina.
Sere fa, una candidata alle prossime elezioni argentine, profonda conoscitrice della realtà di questo Paese, osservava con acutezza che, come in questa realtà ci sono, affissi nelle pareti di tante case, i quadri dei nonni qui immigrati, ci siano anche le foto dei nostri figli andati altrove dell’Argentina  a cercar fortuna. Alcuni purtroppo non avendo fatto tale fortuna sono tornati a casa. Altri invece si sono affermati in altri Paesi. Come qui tanti nostri nonni.
L’Argentina reale! Quella del passato, dei nostri nonni, quella del presente dei nostri figli, nati qui. Specchiamoci in questa Argentina reale e la ripresa luminosa sarà sicura.
MARIO BASTI/TRIBUNA ITALIANA
 



 
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