BRUXELLES, 8 set. - (Italia Estera) - In questi giorni – si legge in una nota della segreteria dei Ds in Europa - è partita, con un mailing specifico, l’azione del Ministero degli Affari esteri per l’allineamento delle anagrafi elettorali delle migliaia di connazionali che non hanno potuto votare in occasione del referendum del 12 e 13 giugno. Un’ iniziativa da ultima spiaggia sia per il metodo sia per il fine che temiamo poco efficacie nei risultati e che si prefigura soprattutto punitiva nei confronti di quei connazionali che saranno cancellati dalle anagrafi in cui sono iscritti, se non risponderanno entro il 30 settembre 2005.
In presenza della mancanza da parte del Governo di una campagna forte e diffusa di sensibilizzazione, informazione e assistenza per gli italiani all’estero - che l’amministrazione senza dotazioni finanziarie non riesce né a promuove né a sostenere -, i Democratici di Sinistra in Europa, su iniziativa delle Unioni nazionali in Germania e Svizzera, si impegnano a sopperire alle mancanze organizzative dell’amministrazione per estendere e rilanciare i,n tutta Europa, la campagna informativa “Io voto, e tu?”.
Una campagna su e per il diritto di voto degli italiani all’estero con locandine e volantini, semplici e diretti, che verranno distribuiti e affissi nei luoghi in cui i nostri connazionali maggiormente si ritrovano, ovverosia nei patronati, nelle associazioni, nei luoghi di lavoro con l’ausilio dei rappresentanti sindacali, nelle sedi dei comitati de L’Unione, nelle prossime assemblee pubbliche per le primarie, davanti a Consolati e Ambasciate . Insomma in modo diffuso e coinvolgente.
L’esperimento del MAE – prosegue la nota - ha dei forti limiti giuridici, e non è accettabile, anzi appare più che mai illegittima, la minaccia contenuta nella lettera informativa allegata al plico spedito ai connazionali, di una perdita del diritto di cittadinanza, che trova il suo fondamento nella costituzione come quello del voto. L’amministrazione è consapevole che per vari motivi (non presenza momentanea del connazionale, cambio di indirizzo, non presenza sulla cassetta postale del cognome da nubile, solo per citare i casi più semplici) una buona percentuale delle lettere inviate non potranno essere recapitate e quindi si arriverà al congelamento coatto di molti connazionali.
Per questo motivo la campagna informativa dei Ds in Europa durerà anche oltre il 30 settembre di quest’anno ed anzi sarà strumento di rivendicazioni, con sollecitazioni all’amministrazione e ai parlamentari del centrosinistra, affinché anche la situazione delle categorie degli impiegati ministeriali, degli insegnanti temporaneamente all’ estero e dei militari in missione sia presa in considerazione assicurando loro l’opzione del diritto di voto nei luoghi di residenza alle prossime elezioni politiche del 2006.
Il diritto al voto - conclude la nota - va tutelato e non è soggetto a termini di prescrizione, sollecitare va bene sensibilizzare, informare, garantire è meglio, ed è su questo versante che i Ds in Europa si impegneranno fino alle elezioni.