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14 set 2005PACS: COSTALLI MCL, I CATTOLICI NON POSSONO SEGUIRE PRODI

ROMA - 14 set- (Italia Estera) - “Le proposte di Prodi sulle unioni di fatto sono l’ennesimo esempio di una politica senza idee, pronta a svendere se stessa pur di accaparrarsi qualche voto in più. Non è penalizzando la famiglia che si può costruire nulla di buono per il futuro” questo il duro commento del presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, sulle polemiche in corso attorno alle proposte del leader dell’opposizione Romano Prodi.
“Ci sorprende molto che proposte di stampo così laicista e anticattolico vengano formulate da chi si candida a guidare il Paese, e che già si mostra culturalmente ostaggio delle frange più oltranziste dello zapaterismo nostrano. Le persone di buon senso e i cattolici devono opporsi in tutti i modi all’ennesimo attacco portato alla famiglia”.
“Opporsi alla deriva culturale immaginata da Prodi e sostenuta dalla sinistra non vuol dire discriminare o penalizzare nessuno. In Italia già esiste, oltre al matrimonio religioso, anche il matrimonio semplicemente civile, in Comune. E a tutti va dato il medesimo rispetto. Quindi non si vede che altro tipo di riconoscimento giuridico si debba dare, a meno che questo non sia solo un modo surrettizio per chiamare ‘famiglia’ anche le unioni di coppie omosessuali. Se è a questo che Prodi pensa tanto vale lo dica subito e se ne assuma la responsabilità”.
“Su questo tema il mondo cattolico e le persone di buon senso sono chiamati a una mobilitazione, così come è stato per il referendum sulla procreazione, per fermare finché si è in tempo una grave deriva culturale che danneggerebbe pesantemente il Paese”, ha concluso Costalli.




 
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