12 ott 2005 | Ponte di Messina, Ha vinto la cordata Impregilo che realizzerà l'opera |
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Il gruppo, di cui fa parte anche 'Condotte', si è aggiudicato la gara per il general contractor
ROMA - (Italia Estera) - La cordata guidata da Impregilo si è aggiudicata la gara indetta dalla societa' Stretto di Messina per il general contractor per la realizzazione del Ponte sullo stretto. La notizia è stata confermata ufficialmente qualche ora fa. Sconfitto l'altro Gruppo in lizza nella finale, guidato da Astaldi.
La Commissione giudicatrice, presieduta da Renato Laschena, ha comunicato il nome del vincitore dopo aver aperto in seduta pubblica le buste con le offerte economiche avanzate dai due concorrenti in lizza, Impregilo e Astaldi, alla guida di cordate composte anche da big stranieri.
La Commissione, insediata 4 mesi fa dalla societa' "Stretto di Messina", la concedente dell'appalto, il 13 giugno scorso aveva preso visione delle offerte tecnico-organizzative presentate da Astaldi e Impregilo; Impregilo si aggiudica un appalto del valore di 4,4 miliardi di euro in bando di gara, il piu' ricco tra le gare finora bandite in Italia per un' opera-simbolo, uno tra i ponti piu' lunghi del mondo. La posa della prima pietra e' prevista non prima del 2006 mentre l' apertura al traffico sara' solo 6 anni dopo, nel 2012.
A fine dicembre 2001, con il varo della Legge Obiettivo, il ponte e' stato inserito tra le opere del Programma infrastrutture strategiche del governo. Il 15 settembre 2004 la Stretto spa aveva ricevuto cinque offerte per l'appalto del general contractor; tre i raggruppamenti che hanno ricevuto la lettera di invito al termine della fase di prequalifica, oltre ad Astaldi e Impregilo anche l'austriaca Strabag, ritiratasi mesi dopo.
La gara internazionale per la scelta del general contractor, a cui affidare la progettazione definitiva e la realizzazione dell'opera, ha un valore di 4,4 miliardi di euro ed e' la piu' grande gara mai avviata in Italia. Alla scadenza del termine fissato per il 25 maggio sono pervenute alla Societa' Stretto di Messina due offerte per la gara di affidamento della progettazione definitiva, esecutiva e la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina ed i suoi collegamenti. I due raggruppamenti fanno capo rispettivamente ad Astaldi S.p.A. e Impregilo S.p.A. e sono composti dai principali operatori italiani unitamente ad una numerosa partecipazione estera. La cordata vincitrice e' formata dalla capogruppo mandataria Impregilo Spa e dai mandanti Sacyr S.A., Societa' Italiana Per Condotte D'Acqua Spa, Cooperativa Muratori Cementisti-C.M.C. di Ravenna, Ishikawajima-Harima Heavy Industries CO Ltd., A.C.I. S.c.p.a - Consorzio Stabile.
L'altra cordata schierava la capogruppo mandataria Astaldi Spa e i mandanti Ferrovial Agroman SA, Maire Engineering Spa, Ghella Spa, Vianini Lavori Spa, Grandi Lavori Fincosit Spa.
Tra i primi a commentare la notizia dell'aggiudicazione della gara, il presidente di Infrastrutture Spa, Andrea Monorchio: ''Il ponte sullo Stretto al punto in cui siamo, e' impossibile non farlo'', ha dichiarato. ''I giornali dicono che il ponte non si fara' - dice ancora Monorchio - ma questo non e' possibile perche' lo Stato pagherebbe penali che sono equivalenti alla costruzione del ponte. Si puo' anche decidere di non farlo ma avrebbe un costo altissimo''. Il presidente di Ispa ricorda il caso della centrale di Montalto di Castro: ''li' abbiamo pagato una penale di 7.500 miliardi che gli italiani hanno dovuto tirare fuori di tasca loro''. Sul valico di Genova, invece, il numero uno di Infrastrutture Spa sottolinea che ''forse qualcuno pensa che Ispa e' una societa' di beneficenza, mentre noi quando finanziamo un progetto dobbiamo considerare la sua profittabilita' perche' abbiamo un conto economico da tenere in equilibro. Insomma non abbiamo quattrini da regalare a nessuno. Il valico di Genova se non puo' andare sul mercato, allora Ispa deve chiedere allo Stato i 5 miliardi che costa realizzarlo. Esiste l'art. 17 della legge finanziaria che stanzia i soldi proprio per il valico di Genova e Ispa lo finanziera' se lo Stato gli rimborsera' i soldi del prestito''.
La notizia con l'esito della gara ha avuto ripercussioni anche a Piazza Affari, determinando in borsa la sospensione temporanea del titolo Impregilo. Titolo che nelle due versioni ordinarie e di risparmio, è stato temporaneamente sospeso in attesa di comunicazione. Astaldi invece inverte tendenza e scivola. Il gruppo, uscito sconfitto dalla gara, in mattinata aveva segnato un massimo a 5,79 (+1,10%). Poi e' arrivato a cedere fino al 5% sul minimo intraday di 5,44 euro e si e' assestato.
Il primo progetto era assolutamente avveniristico e prevedeva l'attraversamento dello Stretto di Messina con un tunnel sottomarino
(dal sito strettodimessina.it) (Italia Estera) - E' un sogno vecchio di 130 anni e più, quello di collegare Scilla e Cariddi con un tunnel o un ponte. Il primo progetto era assolutamente avveniristico e prevedeva l'attraversamento dello Stretto di Messina con un tunnel sottomarino. A renderlo quasi 'fantascientifico' era la data in calce al progetto dell'ingegner Carlo Navone, il 1870. Eppure di unire Sicilia e Calabria non se ne parlò più per un secolo. L'idea si riaffaccia, infatti, negli anni '60, e, dopo le proposte, culminate nel Concorso di idee per il collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente, nel '71 viene approvata una legge per la realizzazione dell'opera attraverso una società concessionaria. Dovranno passare 14 anni prima che venga affidato alla Stretto di Messina spa l'atto di concessione.
Ma la macchina stenta a mettersi in moto e l'opera tra Scilla e Cariddi, fortemente voluta e al tempo stesso fortemente avversata, sembra destinata a rimanere un'utopia. Ma il dibattito è quanto mai vivace. A tal punto, che nei primi anni '90, si apre una accesa 'querelle' tra Iri ed Eni sul progetto di collegamento stabile sullo stretto. E alla holding di Via Veneto che vuole il ponte a campata unica (allora, c'era anche l'ipotesi della doppia campata), il gruppo energetico risponde con il tunnel sospeso (ma, anche in quel caso, era stata valutata l'ipotesi del tunnel subalveo). Nella 'disfida' avra' la meglio il Ponte.
La società Stretto di Messina predispone un progetto di massima, approvato con prescrizioni dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, nell'ottobre del '97. Dall'approvazione della legge sono passati 26 anni. Due 'advisor' vengono quindi incaricati di compiere nuovi studi e il governo dispone un'indagine conoscitiva sulla bancabilità del ponte. L'indagine accerta la possibilità di un autofinanziamento parziale, ma con deroghe alla legge Merloni. Si arriva al 2001. Con il governo Berlusconi, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti avvia l'iter per l'approvazione della Legge Obiettivo che elimina i limiti che rendevano impossibile la concessione con autofinanziamento parziale (anche sotto il 50% e o per periodi superiori ai 30 anni).
Nel corso del 2002, Stretto di Messina aggiorna il Progetto preliminare rispetto al progetto predisposto nel 1992, sulla base delle prescrizioni normative intervenute, in particolare in termini di sicurezza, nonché delle deliberazioni assunte dal Comitato Tecnico Scientifico, istituito dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel febbraio 2002. Nel processo di aggiornamento del progetto la società dedica una particolare attenzione al miglioramento dell'impatto ambientale e paesaggistico dell'opera. Viene avviata la gara internazionale per l'affidamento del servizio di aggiornamento ed integrazione dello studio di impatto ambientale del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina e dei suoi collegamenti e la predisposizione della documentazione necessaria all'accertamento della conformità urbanistica delle opere. Nel mese di giugno, il cda delibera la definitiva aggiudicazione della gara per lo studio di impatto ambientale ad un Raggruppamento Temporaneo di Imprese nazionali ed internazionali. Durante la seconda metà dell'anno, Stretto di Messina sviluppa il nuovo piano economico finanziario, individuando una soluzione che non richieda contributi a fondo perduto da parte dello Stato. Nel gennaio 2003, Stretto di Messina approva il progetto preliminare del ponte e dei suoi collegamenti, con lo studio di impatto ambientale e la localizzazione urbanistica mentre prende avvio la procedura della Legge Obiettivo. Ad aprile il decreto legislativo n. 114 conferma Società organismo di diritto pubblico e concessionaria per progettazione, costruzione e gestione dell'opera. Il 28 aprile l'assemblea degli azionisti approva l'aumento di capitale di 2.507 milioni di euro. Nel mese di giugno la commissione speciale per la valutazione di impatto ambientale del ministero dell'Ambiente esprime parere favorevole sullo Studio di impatto ambientale. Il primo agosto arriva dal Cipe il via libera al progetto preliminare del ponte e dei suoi collegamenti. A novembre viene firmato l'accordo di programma tra ministero delle Infrastrutture, ministero dell'Economia, Regione Calabria e Siciliana, Rete Ferroviaria Italiana, Anas e Stretto di Messina. A dicembre viene effettuato il versamento della prima tranche dell'aumento di capitale di 307 milioni di euro. Il 30 dicembre il ministero Infrastrutture e Stretto di Messina stipulano nuova Convenzione, comprendente il Piano finanziario. Convenzione che verrà approvata nel gennaio 2004.
Ad aprile viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Italiana ed Europea il bando di gara per selezione General Contractor al quale affidare la realizzazione dell'opera mentre intanto il Parlamento europeo conferma l'inserimento del ponte sullo Stretto nella lista di opere prioritarie a livello europeo. Il 15 settembre la società Stretto di Messina riceve cinque richieste di partecipazione alla gara per la scelta del general contractor. A ottobre si conclude la fase di prequalifica per la scelta del General Contractor e la Stretto di Messina invia a tre concorrenti le lettere di invito per la presentazione delle offerte. L'iter dell'opera procede all'inizio del 2005 con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea ed Italiana del bando di gara per selezione del soggetto al quale affidare i servizi di Project Management Consulting. Il 5 aprile Stretto di Messina riceve nove richieste di partecipazione alla gara per i servizi di Project Management Consulting. A maggio si conclude la fase di prequalifica della gara per il Project Management Consulting e Stretto di Messina invia a sette soggetti le lettere di invito alla presentazione delle offerte. Il 25 maggio Stretto di Messina riceve due offerte per la gara del General Contractor e il successivo 6 giugno la società costituisce la Commissione giudicatrice con il compito di esaminare e valutare le offerte per la gara del General Contractor.
Il 2 agosto Stretto di Messina firma con il Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere un protocollo d'intesa per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nelle transazioni finanziarie. I primi di settembre arrivano sette e quattro richieste di partecipazione alle gare per la scelta del consulente e broker assicurativo e del responsabile del monitoraggio ambientale. Il 30 settembre Stretto di Messina riceve tre offerte per la gara di Project Management Consulting. Lo stesso giorno si conclude la fase di prequalifica per le gare di Monitoraggio ambientale e dei servizi di consulenza e brokeraggio assicurativo. Stretto di Messina invia le lettere di invito alla presentazione delle offerte rispettivamente a due e sei soggetti selezionati.
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