(Italia Estera) - Una vita di impegno politico e sociale prima in Italia e poi, da emigrato, al servizio degli emigrati in Brasile.
Pierfranco Cornero ci ha lasciati di Franco Ricci
ROMA, 11 ott. - (Italia Estera) - E’ morto a Porto Alegre, dopo una breve malattia, Pierfranco Cornero. Franco era nato a Trino Vercellese, nel Monferrato, nel 1943; figlio di contadini che si erano battuti nella Resistenza antifascista, aveva studiato da perito elettrotecnico; giovane operaio nelle fabbriche torinesi negli anni ’50, aveva partecipato alle lotte dei lavoratori che hanno attraversato gli anni sessanta e militato nel PCI torinese, nella storica sezione di Barriera di Milano e poi in Potere Operaio; alla conclusione delle lotte del ’68 aveva intrapreso –lo ricordava di frequente- un lungo viaggio solitario in oriente che lo aveva portato fino nel sud dell’India e in Nepal.
Tornato a Torino, dopo l’autunno caldo del ‘69, era emigrato in Brasile, a Rio de Janeiro, e successivamente a San Paolo, lavorando fino all’inizio degli anni ’80 alla Siemens e prendendo parte alle lotte sindacali che avevano affossato la dittatura brasiliana.
La sua grande curiosità lo aveva portato a ristudiare la storia italiana e quella dell’America Latina; conosceva perfettamente la storia del Brasile contemporaneo e tutta l’epopea dell’emigrazione italiana in questo paese, la sua articolazione territoriale, le sue caratteristiche.
Nel Rio Grande do Sul, dove si era trasferito per lavorare all’INCA-CGIL, di cui era coordinatore nazionale, aveva condiviso con gli esponenti della CUT e del PT di questo stato, la stagione unica del bilancio partecipativo di Tarso Genro e Olivio Dutra; con Gabriel Rossetto, attuale Ministro dell’Agricoltura, si era interessato al Movimento dei Sem Terra, riconducendone l’origine tra i pronipoti e i nipoti dei contadini italiani emigrati nell'800 nel sud del Brasile.
Nel 1999 aveva fondato, assieme a compagne e compagni italo-brasiliani, la FILEF a Porto Alegre, a Caxias do Sul e a Bento Gonzalves.
Assieme a Franco abbiamo vissuto alcuni anni di intenso lavoro di ricerca, di documentazione e di attività a favore dell’emigrazione italiana nel Rio Grande; dobbiamo in gran parte a lui la realizzazione dell’unico film-documentario realizzato nel 2001, sul Primo Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre e di altri documentari sul movimento dei Senza Terra o sulla storia dell’emigrazione italiana. Così come la ricerca sulle piccole e medie imprese fondate dagli emigrati italiani in Brasile o i numerosi seminari, corsi di lingua e formazione, realizzati dalla FILEF nel sud del Brasile. Franco aveva sempre in mente nuove iniziative e nuovi progetti; la lettura, lo studio approfondito e l’azione erano per lui elementi inscindibili; apparteneva a quella schiera di “operai intellettuali” che sanno conciliare, come un valore superiore, la fatica del lavoro, con quello dello studio e con impegno civile, sociale e politico.
Un compagno e amico di grande intelligenza, oltre che di rarissima disponibilità e generosità. La sua scomparsa ci riempie di tristezza. In questo momento ci stringiamo ai suoi due figli e ai suoi colleghi di lavoro. La FILEF terrà vivo il ricordo di Franco Cornero. (Rodolfo Ricci/Italia Estera) -