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11 ott 2005COSTALLI (MCL): IN FINANZIARIA BRICIOLE PER FAMIGLIA, TANTA DEMAGOGIA DELLE OPPOSIZIONI

ROMA, 11 ott.- (Italia Estera) - “La Finanziaria non ci entusiasma, anzi ci trova in totale dissenso per quanto riguarda la politica per la famiglia” è questo il commento del presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, che ha continuato “aspettiamo ancora, ma se non c’è l’aumento delle deduzioni dobbiamo ritenere che, al di là dei troppo proclami, manca la volontà di fare una seria politica per la famiglia”.
“Siamo d’accordo con chi afferma che il nodo fondamentale è trovare le risorse per investire sul futuro e per farlo esistono poche strade obbligate: fare scelte vere per bloccare la spesa corrente (anche quella delle amministrazioni locali), allineare alla media europea la tassazione delle rendite finanziarie, contrastare con decisione e seriamente il sommerso, riprendere la via delle liberalizzazioni”.
“Intanto si il Paese assiste ad una polemica demagogica e scomposta. Le stesse amministrazioni locali, invece di evocare sfracelli, dovrebbero fare sacrifici e razionalizzare le risorse, come annunciato anche dalle più alte cariche dello Stato, perché le spese superflue e gli sprechi sono sotto gli occhi di tutti: dalle ‘rappresentanze’ all’estero, ai troppi consulenti, dal proliferare degli incarichi politici ad una attività ‘culturale’ spesso discutibile e clientelare”.
“Attenzione merita invece la proposta di destinare il 5 per mille dell’Irpef a sostegno del non-profit e della ricerca. Nell’attuale quadro di risorse limitate, il 5 per mille (che non è alternativo ma si somma all’8 per mille) può rappresentare l’avvio di un cambiamento e innescare un meccanismo di libera partecipazione dei cittadini, pur restando uno strumento sperimentale e dunque migliorabile: uno strumento da seguire con attenzione, troppo presto criticato da alcuni esponenti del terzo settore”.
Concludendo Costalli ha duramente criticato due temi di polemica demagogica di questi giorni: quella fatta da Prodi e dalla sinistra sulle norme che esentano dall’Ici gli enti ecclesiastici, bollata da Costalli come “falsa e stucchevole”, e quella fatta da Tremonti a Capri su Patronati e Caf, polemiche definite “inutili e superficiali perché riguardanti enti nati per sopperire alle inadempienze dello Stato e dare un servizio alla gente più povera”.






 
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