ZURIGO, 18 ott - (Italia Estera) - La comunità italiana in Svizzera ha confermato ancora una volta l'interesse e l'attenzione verso la politica italiana in generale e verso il progetto politico del centrosinistra in particolare. Nonostante l'esiguità del tempo a disposizione per mettere in piedi 68 seggi elettorali distribuiti in tutti i Cantoni della Confederazione e nonostante la mancanza di risorse per promuovere una diffusa e fondamentale opera d'informazione, 4535 cittadini italiani hanno risposto all'appello dell'Unione partecipando alla consultazione e valorizzando la novità elettorale proposta, che li vedeva per la prima volta protagonisti di una scelta programmatica.
La partecipazione, al di là della simbologia che accomuna il diritto al principio di rappresentanza, ricopriva un duplice significato: innanzitutto gli elettori dell’Unione all’estero hanno reiterato la loro volontà di protagonismo nella scelta diretta dei propri rappresentanti; in secondo luogo, con la loro partecipazione hanno voluto segnalare che anche all'estero è forte la speranza nel partito delle riforme, capace di far ripartire l'Italia e ridarle - senza i condizionamenti e i conflitti d'interessi che affliggono l'attuale maggioranza - la credibilità internazionale che i suoi cittadini all’estero vorrebbero esibire con orgoglio.
L'Unione in Svizzera esprime grande soddisfazione per il vasto consenso che ha accompagnato l'investitura popolare di Romano Prodi a leader indiscusso del centrosinistra: il professore ha già battuto una volta Silvio Berlusconi e con le sue capacità, supportate da una storia personale di primo piano, ha le credenziali giuste per guidare il centrosinistra alla vittoria e riportarlo al governo del paese nelle prossime elezioni politiche del 2006.
Le forze politiche e associative che hanno dato vita all'Unione in Svizzera ringraziano sentitamente le donne e gli uomini che con una grande prova di disponibilità e professionalità hanno garantito l'efficienza delle operazioni elettorali e di scrutinio in strutture aperte a tutti e di facile raggiungimento, e soprattutto senza investimento alcuno di risorse finanziarie. Il risultato delle primarie costituisce un punto di partenza che invita a costruire un rapporto più ampio con la comunità italiana in Svizzera e ad un protagonismo attivo e consapevole sul versante dei problemi che la nostra comunità vive in questo paese. Parimenti si ringraziano i numerosi elettori che ci hanno permesso di aprire una pagina nuova nei rapporti con la comunità. (l’Unione in Svizzera)