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05 mar 2002Partita “La Catena del Tricolore” organizzata dal CTIM di New York/Connecticut

- NEW YORK - Sempre italiani nel segno del Tricolore. E’ iniziata un mese fa circa, presso l’Associazione Sciaresi d’America di New Rochelle un sodalizio che raggruppa diverse centinaia di oriundi originari di Sciarra, Sicilia, ed e’ continuata poi nelle settimane successive presso l’Unico International di Stamford (organismo associativo italoamericano con oltre mille affiliati) per arrivare sabato scorso nella capitale dello stato del Connecticut ospite dell’associazione abruzzese locale, la “Catena del Tricolore”, una manifestazione organizzata dal CTIM (Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo) di New York/Connecticut che, nello spirito del messaggio del ministro per gli Italiani nel Mondo on. Mirko Tremaglia, si propone di portare il simbolo dell’unita’ d’Italia in tutte le associazione italiane d’America.
L’idea, nata dall’appello che mesi or sono il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha fatto agli italiani, in patria e all’estero, di avere il Tricolore in ogni casa e dall’invito del ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia ai componenti del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero di ‘far conoscere la nostra Italia a tutti’, ha presto raccolto ampi quanto unanimi consensi sia tra i componenti della comunita’ come tra le numerevoli associazioni italiane locali che, di slancio e con entusiasmo, hanno aderito all’iniziativa.
“Il Tricolore – ha detto il presidente Ciampi – non e’ semplice insegna di Stato. E’un vessillo di liberta’ conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identita’ nei principi di fratellanza, di uguaglianza, di giustizia nei valori della propria storia e civilta’”.
“Un’idea straordinaria – ha dichiarato il presidente del Comites di New York/Connecticut Domenico Procopio – che fara’ piacere a tantissimi nostri connazionali”.
“Portare il Tricolore nelle nostre associazioni – hanno affermato i consiglieri del Comites Nino Antonelli, Antonio Battaglia e Luciano Siciliano – e’ un segnale importantissimo per noi italiani all’estero. Riscoprire il significato della bandiera significa riscoprire i valori delle nostre tradizioni, della nostra storia, anche quella piu’ recente. Significa anche rinnovare i legami e sentimenti di patriottismo che tanti italoamericani ancora sentono verso l’Italia nonostante la loro lunga permanenza all’estero”.
Le dichiarazioni dei leader comunitari non solo confermano quanto sia necessario far conoscere il significato del Tricolore a tutti gli italiani all’estero, ribadiscono altresi’ il concetto di appartenenza e i valori aggiunti del simbolo della bandiera espressi dal Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia nel suo messaggio di fine anno ai connazionali.
“Gli italiani all’estero – ha affermato infatti l’on. Tremaglia - hanno sempre difeso e onorato la nostra Bandiera, soprattutto nei momenti piu’ difficili segnati dal sacrificio e dalla sofferenza. Ma anche con l’affermazione della nostra presenza in ogni Paese, il Tricolore non ha perso il suo piu’ profondo significato, e ha sempre sventolato su ogni opera costruita dall’ingegno italiano: scuole, strade, ospedali, chiese, dighe, ponti. Ed ancora oggi, ad ogni affermazione del nostro Paese, il Tricolore, grazie ai nostri connazionali, non manca mai di sventolare nelle strade piu’ famose del mondo”.
Tanto e’ stato l’entusiasmo per l’iniziativa che in pochissimi giorni gli anelli della“Catena” si sono moltiplicati ed ora le organizzazioni degli Stati di New York, Connecticut e New Jersey, in attesa di ospitare il Tricolore non si contano piu’.
Dopo il battesimo dell’Associazione Sciaresi alla presenza di oltre duecento ospiti, la cerimonia presso l’Unico (di fronte a trecento soci) e il trionfo di Hartford dove una folla di circa cinquecento persone ha ascoltato in silenzio prima l’inno di Mameli e poi ha applaudito a lungo la cerimonia del “rito dell’offerta della bandiera” all’associazione, il Tricolore infatti sara’ ospite nei prossimi giorni:
1) della Calabria Society, un’organizzazione composta di oltre 700 membri e che rappresenta circa mille famiglie italoamericane del Westchester;
2) del Pontelenaldolfo Club di Waterbury, nello Stato del Connecticut, un sodalizio a cui fanno capo circa tremila soci e composto prevalentemente di oriundi di Pontelandolfo;
3) del Minturnese Club di Stamford, Connecticut, societa’ a cui fanno riferimento oltre 200 famiglie provenienti da Minturno;
3) della societa’ Ieri, Oggi, Domani, del New Jersey;
4) dell’associazione campani della East Coast;
5) dell’associazione laziali-americani;
6) del Comites dello Stato del New Jersey e tante altre associazioni.
Una vera e propria “Catena” quindi, che conferma quanto i sentimenti d’italianita’ siano ancora vivi e soprattutto sentiti tra i nostri connazionali.
“E’ una manifestazione – ha detto il presidente del Comites dello Stato del New Jersey Paolo Ribaudo – a cui nessuno dovrebbe mancare. Il Tricolore, per noi italiani all’estero, non e’ soltanto il simbolo dell’unita’ nazionale. Rappresenta i sacrifici, lo spirito e l’ingegno di milioni di connazionali che nel loro cuore ancora si sentono, soprattutto, italiani”. Un miracolo spontaneo e naturale frutto di una rinata coscienza nazionale.
A dare un forte impulso al rinnovamento del simbolismo statale e patriottico hanno contribuito due avvenimenti in apparenza non collegati tra di loro ma comunque straordinari: l’elezione alla presidenza della Repubblica italiana di Carlo Azeglio Ciampi e la vittoria alle elezioni politiche dello scorso anno della Casa delle Liberta’. Se l’avvento al potere del Centro-Destra ha portato una ventata di meritato riconoscimento per la bandiera, riconoscimento che, ufficialmente, mancava da quasi settant’anni, l’accorato invito nazional-patriottico del presidente Ciampi agli italiani affinche’ avessero il Tricolore in ogni casa, ha restituito alla stragrande maggioranza degli italiani in Italia il senso di appartenenza, e, agli italiani all’estero il concetto di italianita’.
Nell’esortarli ad essere fieri delle loro origini, delle loro tradizioni, della loro storia, il Presidente Ciampi ha volutamente collegato la memoria storica del passato alla realta’ politica del presente. Rispetto per la Bandiera significa rispetto per la Patria. E gli italiani all’estero, coscienti del radicale mutamento politico grazie al quale un atteggiamento indifferente, o peggio, ostile verso la sacralita’ della Patria non e’ piu’ tollerabile, hanno accolto con entusiasmo l’appello del presidente Ciampi e del Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia. Sempre italiani nel segno del Tricolore.






 
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