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04 nov 2005LA SALUTE È ROCK MENTRE LA SANITÀ…. ++di Dino Nardi++

ZURIGO,4 nov. - (Italia Estera) - Si, come direbbe Adriano Celentano se vivesse in Svizzera, la salute è “ROCK” ma il sistema sanitario di questo Paese è “LENTO”!
“LENTO” non certamente per le strutture sanitarie (studi medici, ospedali, cliniche, laboratori) che, in genere, sono tutte a cinque stelle. Come pure non è sicuramente “LENTO” per la poca professionalità del personale paramedico, medico e specialistico, anzi! No, il sistema sanitario elvetico è “LENTO”, molto “LENTO”, per i suoi costi divenuti ormai insopportabili per tante persone. Infatti, anche se la riforma del sistema sanitario introdotta nel 1996 dalla LAMal (la Legge Assicurazione Malattia, ottenuta grazie all’insistenza ed alla testardaggine dell’allora Consigliera Federale socialista Ruth Dreifuss) rese finalmente obbligatoria per tutta la popolazione l’assicurazione di base e tolse ogni discriminazione che precedentemente condizionava l’ammontare del premio d’assicurazione all’età, sesso e condizioni di salute dell’assicurando, restano purtroppo ancora dei grossi nei.

Basti pensare, per esempio: a) alla caratteristica del sistema elvetico, unico in Europa, che prevede il finanziamento dell’assicurazione di base contro le malattie con un premio identico sia per le persone indigenti che per i milionari; b) che questo sistema, accanto all’assicurazione di base, ne prevede una complementare, regolata peraltro dal diritto privato, con la quale le Casse malati e le compagnie d’assicurazione possono fare di tutto e di più ma sempre per il loro tornaconto; c) alla gestione dell’assistenza sanitaria demandata ad una miriade di Casse Malati le quali, più che farsi concorrenza a vantaggio degli assicurati, si preoccupano di far soldi, e con costi amministrativi di gestione moltiplicati per il numero delle Casse, quindi altissimi, ed i cui bilanci, oltretutto, non sempre brillano per la trasparenza specialmente per l’ammontare dei loro fondi di riserva e del loro impiego; d) ai costi delle medicine molto superiori rispetto a quelli praticati negli altri Paesi limitrofi, anche per quei medicamenti prodotti dalle stesse industrie farmaceutiche elvetiche (per restare all’attualità, lo stesso Tamiflu, l’antivirale prodotto dalla ditta basilese Roche, che sta andando letteralmente a ruba a causa del terrore diffusosi per l’influenza aviaria, in Svizzera costa 86,50 franchi mentre nella vicina Germania il prezzo è di 59 franchi ed in Francia 39 franchi)!

Così che uno degli obiettivi principali che si era prefissata la LAMal, e cioè quello di tenere sotto controllo i costi della salute, è completamente fallito. Tant’è che i premi della sola assicurazione di base, dal 1996 ad oggi, sono quasi raddoppiati (un aumento di molto superiore sia a quello dell’inflazione che, ancor di più, a quello dei salari), con il risultato che ben un terzo della popolazione svizzera non è oggi in grado di pagare i premi della Cassa malati e deve essere aiutata dallo Stato con un costo complessivo annuo per il contribuente di oltre tre miliardi di franchi svizzeri. Urge, pertanto, una significativa e radicale revisione della LAMal per interrompere questo perverso aumento costante, anno dopo anno, del costo della salute come da tempo sollecitata dall’area più progressista del Paese (Partito socialista ed organizzazioni sindacali). Ma la Svizzera è il Paese dove, con il suo particolarissimo sistema politico ed istituzionale, non è assolutamente facile legiferare a danno dei poteri forti che sono presenti in forza con le loro potenti lobbies nel Parlamento a Berna ed in cui la sinistra conta solo circa il 25%.

Tuttavia non è il caso di demordere e forse, piano piano, l’assicurato-elettore elvetico, anche il più conservatore, a forza di dover scucire, ogni anno sempre di più, fior di quattrini per i premi della Cassa malati riuscirà a farsi convinto, alla faccia delle lobbies, che il sistema è da cambiare ed allora anche il sistema sanitario elvetico potrà diventare ROCK! Ma quanto ancora si dovrà attendere?

Dino Nardi (nardi.svizzera@bluewin.ch)





 
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