Roma, 10 nov. – (Italia Estera) - Ha preso il via oggi a Bangkok la missione congiunta MAP - ICE - Confindustria volta alla creazione di nuove Joint Venture e di nuovi distretti industriali.
A guidare le oltre 50 imprese italiane in questa importante missione politico commerciale è il Vice Ministro delle Attività Produttive, Adolfo Urso, affiancato dal Vice Presidente di Confindustria, Leonardo Ferragamo e dal Presidente dell’ICE, Ambasciatore Umberto Vattani. Molto fitto il programma della delegazione che da oggi è impegnata nel “Gruppo di Lavoro” previsto dall’ ”Accordo di Collaborazione Bilaterale sulle PMI”, firmato a Roma nel settembre 2004, ed al quale partecipano anche il Vice Primo Ministro e Ministro del Commercio thailandese, Somkid Jatusripitak, il Direttore Generale dell’OSMEP (Ufficio per la Promozione delle PMI), Jhitraporn Techacharan e l’Ambasciatore d’Italia in Thailandia, Ignazio di Pace.
In questa due giorni di lavori le aziende italiane coinvolte avranno modo di conoscere le opportunità di investimento offerte dalla Thailandia in particolare nei settori del tessile, della gioielleria, dell’abbigliamento, dell’agroalimentare, dell’automazione, delle macchine utensili, dell’energia e dell’ambiente e avranno inoltre la possibilità di avviare i primi dialoghi attraverso una serie di incontri B2B .
Nell’ambito della missione imprenditoriale si inaugura oggi anche la nuova Sede che vede riuniti l’Ufficio ICE e la Sezione Commerciale dell’Ambasciata d’Italia e il cui obiettivo è quello di fornire un più efficace sostegno al Sistema Italia attraverso l’ottimizzazione delle risorse e delle attività delle istituzioni che operano a favore delle imprese sui mercati esteri.
Dopo la recente la tragedia dello tsunami, la Thailandia, che ha sempre offerto e offre grandi opportunità di collaborazione commerciale ed industriale al nostro Paese, sta cercando di risollevarsi rapidamente e per questo ha messo a punto un piano per l’attrazione degli investimenti esteri che prevede la concessione di dazi agevolati sugli impianti industriali, favorendo così anche un piano italiano per l’internazionalizzazione dei distretti produttivi.(Italia Estera) -