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28 nov 2005Piena storica del Tevere. Un’onda alta 12 metri tocca Roma

ROMA. La temibile ondata del Tevere è arrivata nel centro di Roma. Una massa che ha raggiunto i 12 metri d’altezza, "ma si tratta di una piena diluità, quasi più un innalzamento progressivo delle acque" come ha spiegato il commissario dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo, Francesco Mele. Le strumentazioni dell’Idroscalo di Ripetta, dove si trova la sala operativa del centro idrografico, hanno misurato un innalzamento fino a 12 metri, un livello che non si raggiungeva da circa venti anni. "Questa piena smussata - spiega Mele - durerà tre, quattro giorni. Continueremo il controllo e il presidio del fiume". L’onda lunga (definita una piena "storica" dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso) è stata causata dall’ingrossamento del versante umbro del fiume, che a Ponte Torgiano ha raggiunto i 1200 metri cubi di acqua al secondo, e alla piena del Paglia attraverso l’apertura della Diga di Corbara.
"Se la diga di Corbara continua a gestire così il livello delle acque e non ha problemi col bacino umbro, a Roma dovremo mantenere anche nelle prossime ore il livello di 12 metri" ha assicurato Mele. Intanto è stato disposto lo sgombero del comprensorio del passo della Sentinella alla foce del Tevere, a Fiumicino. Nell’area risiedono circa 80 famiglie, non stabilmente residenti. La decisione è stata presa a causa del mare grosso, che potrebbe creare un mix pericoloso con l’arrivo dell’ondata del Tevere. Già pronto un piano d’accoglienza: sono stati predisposti ottocento posti letto in alberghi e pensioni.

SFOLLATE BARACCHE SUL TEVERE. Il comune di Roma ha provveduto intanto a sgomberare qualche centinaio di persone, soprattutto nomadi e extracomunitari, che vivono in baracche e ripari di fortuna sul greto del Tevere. I punti più critici sono a Ponte Milvio, a Ponte Marconi e all’idroscalo di Ostia, dove già ieri sono stati effettuati alcuni sgomberi. Gli sfollati troveranno rifugio in cinque stazioni della metropolitana della capitale, secondo quanto stabilito dalla Prefettura di Roma di concerto col Campidoglio e la società Met.Ro. Si tratta delle stazioni di Lepanto, Ottaviano, Flaminio, Termini e Piramide.

DIFFICOLTÀ IN UMBRIA. Il maltempo dà tregua al Nord, ma al sud e sopratutto al Centro ci sono diverse situazioni critiche. Secondo Bertolaso, ci sono «situazioni di criticità» diffuse su tutto il territorio ma nessuna «situazione drammatica». La situazione è critica soprattutto in Umbria, a causa delle forti piogge cadute ininterrottamente nelle ultime ore su tutta la regione: nella zona di Torgiano il Tevere ha straripato, invadendo strade e abitazioni. Decine di persone sono state soccorse dai vigili del fuoco anche con l’aiuto di un elicottero e sono state trasportate nei centri di raccolta allestiti a Ponte Felcino e nel Palasport di Torgiano. Fra le altre abitazioni, è stato necessario evacuare anche un palazzo con 30 persone. Oltre a Torgiano, le acque del fiume hanno creato problemi nei dintorni di Perugia - a Ponte San Giovanni, Ponte Felcino, Ponte Valleceppi - fino alla zona di Todi. Molte le strade interne chiuse al traffico, mentre -non vengono segnalati particolari problemi sulla E45 e lungo le principali vie di comunicazione. A causa del maltempo, da ieri alcune aree di Ponte San Giovanni, Umbertide e Città di Castello sono senza energia elettrica.

FIUME MARTA ESONDATO. Nel Viterbese, nella notte è nuovamente tracimato nel viterbese il fiume Marta, che, 12 giorni fa, aveva sommerso la zona tra Tarquinia, Marina Velca e Moltato di Castro, causando danni ingenti. Alla prefettura di Viterbo è attiva l’unitá di crisi, che sta monitorando la situazione, dopo che, ieri pomeriggio, erano state fatte evacuare Marina Velca e Case Bianche e l’intera area era stata chiusa al traffico.

CAMPANIA. È invece scattato in mattinata lo stato di attenzione a Sarno (Salerno) e negli altri comuni coinvolti nell’alluvione del 5 maggio ’98 in Campania. La situazione, al momento è comunque definita «sotto controllo». Problemi a Napoli per una nave georgiana con equipaggio turco: è stata trainata da un rimorchiatore e ormeggiata nel porto del capoluogo campano dopo che era rimasta bloccata dal mare grosso al largo dell’isola di Procida. La nave, in avaria, era riuscita a lanciare l’Sos raccolto dalla Guardia costiera di Napoli, ma i soccorsi erano stati ostacolati da  una burrasca con mare forza 10 che impediva l’arrivo del rimorchiatore.

PERTURBAZIONE. "Siamo preoccupati per quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni - ha detto Guido Bertolaso -: le previsioni meteo non lasciano ampi spazi, una nuova perturbazione è prevista già per martedì". Facendo il punto sulla situazione del Tevere, il responsabile della Protezione civile ha rilevato come le previsioni dei prossimi giorni "andrebbero ad appesantire una situazione già difficile". Bertolaso ha parlato di una situazione sotto controllo in tutto il Paese, con criticità circoscritte nelle Marche e in Campania, dove viene tenuta d’occhio l’area del Sarno, ma senza particolari problemi.



 
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