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22 nov 2005CIAMPI AD ANKARA, VISITA AL MAUSOLEO DI ATATURK

ANKARA, 22 NOV -(Italia Estera) -  Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha cominciato ad Ankara la sua visita di Stato in Turchia, rendendo omaggio  al Mausoleo del padre fondatore della Repubblica di Turchia, Kemal Ataturk. Il presidente Ciampi è accompagnato dal ministro degli Esteri Gianfranco Fini.
Sono in programma oggi ad Ankara gli incontri con il capo di Stato turco Ahmet Necdet Sezer ed il premier Tayyip Erdogan. Domani, mercoledì,  Ciampi si recherà ad Istanbul per intervenire giovedì ad un Forum economico italo-turco organizzato dall'Ice, dalla Confindustria e dall'Abi all'Hotel Ciragan a Palazzo Kempinski, al quale prenderanno parte circa 600 imprenditori italiani, grandi, medi e piccoli, che avranno incontri nei prossimi giorni con circa 1200 aziende turche e che l'Istituto italiano per il Commercio estero ha organizzato circa 2900 appuntamenti bilaterali tra di essi. Giovedì a Istanbul si svolgerà un Forum economico italo turco organizzato da Confindustria, Ice ed Abi. Gli imprenditori italiani saranno guidati dal presidente della Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, dal presidente dell'Ice Umberto Vattani e dal presidente dell'Abi Maurizio Sella.
"La visita di Stato che compirò in Turchia da oggi è tra le più significative del mio settennato. La Turchia sta acquisendo un peso crescente sulla scena
internazionale, sia sotto il profilo politico che economico; ma é anche una grande nazione mediterranea la cui storia si intreccia, nei secoli, con quella dell'Italia". Lo dice Il Presidente della Repubblica italiana nel suo intervento sul Sole 24 ORE. Oggi la presenza italiana in Turchia - scrive Ciampi -  è tornata ad essere preminente: oltre 300 imprese italiane operano sul mercato turco, il triplo rispetto a dieci anni or sono. una presenza legata alle eccellenti relazioni politiche, alla simpatia della società civile nei nostri confronti e agli stupefacenti progressi compiuti dalla Turchia in questi ultimi anni. Ricordo che dopo la crisi finanziaria del 2001 il prodotto interno lordo della Turchia si era contratto del 7,5% e l'inflazione aveva superato la soglia del 70%. Nel giro di soli quattro anni, attraverso politiche macroeconomiche rigorose, condotte con il convinto sostegno del Fondo monetario internazionale, la Turchia ha portato a termine un risanamento senza precedenti: nel 2005 il deficit di bilancio è sceso al 3%, il minore dal 1986, l'avanzo primario si è attestato al 6,5%, l'inflazione è giunta al livello più basso in trent'anni, i tassi di interesse si sono ridotti, la spesa per investimenti è aumentata. Il tasso di crescita è stato superiore al 9%, il più alto dell'area Ocse".
"In questo quadro positivo - scrive ancora Ciampi - si è recentemente inserito un evento destinato a giocare un ruolo chiave nello sviluppo del Paese: l'apertura, il 3 ottobre
scorso, dei negoziati per l'adesione all'Unione europea.
Il sistema produttivo italiano è in grado di contribuire a questo sviluppo, traendone esso stesso beneficio. In una fase in cui, dopo una lunga stagnazione, appaiono i primi segni di ripresa della nostra economia, la collaborazione economica con la Turchia è un'occasione da non mancare per valorizzare la nostra vocazione internazionale e la nostra competitività".
"L'Italia - ricorda Ciampi - è il secondo partner commerciale della Turchia, dopo la Germania, con un interscambio che cresce a ritmi del 30% all'anno. in costante crescita
anche la collaborazione industriale; lo dimostrano alcuni importanti investimenti effettuati di recente da industrie italiane. Siamo partner importanti in settori strategici, come
il credito, le telecomunicazioni, i trasporti, la difesa, la meccanica, la farmaceutica, l'agroalimentare. Prospettive interessanti si aprono in numerosi altri settori: penso al
turismo, alla collaborazione in materia di valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale; penso al coraggioso piano di privatizzazioni avviato dal Governo turco, che offre
grandi opportunità per le nostre imprese.
Ho più volte ripetuto che per affermarsi nei mercati esteri è necessario muoversi in una logica di sistema. Per questo, come già avvenuto per le visite di Stato in Cina, in India e in Bulgaria, a fianco della delegazione istituzionale è presente anche una imponente delegazione imprenditoriale" (Italia Estera) -



REFRECH ORE 14,15




 
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