L’editoriale di Marco Basti su Tribuna Italiana
BUENOS AIRES -Tribuna Italiana/Italia Estera- Gli ultimi giorni sono stati ricchi di spunti per questo fondo. Si va dalla Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE, alla visita in Argentina del Presidente della Regione Emilia Romagna; dal messaggio del nuovo Ambasciatore d’Italia in Argentina Stefano Ronca alla collettività, alla conferenza stampa durante la quale Luigi Pallaro e Ricardo Merlo hanno annunciato la firma da parte della Fondazione Cassamarca di un finanziamento di centomila euro che consentirà a mille italiani in Argentina o loro figli, cui non abbondano i mezzi per pagarlo, di frequentare un corso alla Dante Alighieri, che consentirà loro di imparare l'italiano secondo il Programma di insegnamento della lingua italiana in Argentina, che prevede borse di studio per mille italiani o loro figli.
Si tratta di quattro avvenimenti dei quali si fa eco l’edizione odierna della TRIBUNA ITALIANA e che, per motivi diversi, sono di grande rilevanza per la nostra comunità.
Alla II Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE che si è svolta a Roma la settimana scorsa, dedichiamo due pagine (10 e 11) riportando alcuni interventi e la sintesi di un evento, la cui rilevanza si capisce se si tiene conto che ha indicato le linee di azione politica che dovrà seguire il CGIE, nel prossimo triennio. Alle indicazioni che riguardano la cultura, l’assistenza, le riforme istituzionali e l’internazionalizzazione delle imprese, si aggiunge l’impegno preso dalle autorità, di convocare la Conferenza dei Giovani Italiani nel mondo, per l'anno venturo.
Anche la visita di Errani, ha una grande rilevanza. A cominciare dal fatto che oltre a presidente della Regione Emilia Romagna, è anche presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni ed esponente di spicco dell’opposizione. Durante i suoi numerosi incontri, sia con i corregionali, sia con esponenti della collettività italiana e del mondo politico e imprenditoriale argentino, Errani ha tracciato una panoramica dell’attualità italiana e del futuro dei rapporti fra l’Italia e l’Argentina, così come tra l’Italia e gli italiani residenti in altri Paesi. Al riguardo vanno sottolineate due sue definizioni, la prima nella Conferenza di Roma, dove ha detto che bisogna “dare nuovi impulsi alla politica per le rappresentanze regionali all’estero che vada oltre la nostalgia e l’assistenzialismo”. La seconda l’ha detta a Buenos Aires nell’incontro con i suoi corregionali: "L'identità di un popolo non é solo ciò che si é stati, ma é data dalla memoria e dal come e dal chi si vuole essere nel presente e nel futuro". Due definizioni di come dovrebbero essere impostati i rapporti tra l’Italia e le sue comunità all’estero, e come dovrebbe essere la politica degli italiani nel mondo, secondo l’esponente del centrosinistra.
L’altro evento di rilevanza è il primo messaggio del nuovo Ambasciatore d’Italia in Argentina (che pubblichiamo a pagina 7), rivolto alla comunità italiana residente nel Paese. Due sono le affermazioni dell’amb. Stefano Ronca che ci sembra vadano sottolineate. La prima riguarda l’importanza della presenza italiana in Argentina: “Sono consapevole - dice l’Ambasciatore nel suo messaggio - dell’importante ruolo che riveste la collettività italiana in questo Paese. Negli ultimi due secoli gli italiani hanno contribuito incessantemente al popolamento ed allo sviluppo della Nazione argentina. Costituiscono quindi una risorsa fondamentale nelle relazioni bilaterali fra Italia ed Argentina.” Una conferma di quanto è stato ripetutamente sostenuto dai principali esponenti del governo e dell’opposizione, che hanno partecipato alla Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-CGIE, così come dal Capo dello Stato, nel suo saluto ai partecipanti alla Conferenza e cioè dell’importanza delle comunità italiane all’estero - e nel caso specifico nostro, in Argentina - nei rapporti tra l’Italia e i Paesi di accoglienza.
L’altro aspetto da rimarcare, del messaggio dell’Amb. Ronca, è l’annuncio che fra poco, nonostante la accresciuta mole di lavoro che deve affrontare il personale, il servizio consolare sarà migliorato, anche a causa dell’inaugurazione di nuove sedi dei Consolati, a cominciare da quello di Buenos Aires.
Infine, sull’annuncio del progetto PLIA, fatto lunedì dal Cav. Gr.Cr. Pallaro e dal dott. Merlo, quali presidenti della FEDITALIA e dell’Unione dei Triveneti nel Mondo di Buenos Aires, che sarà presentato alla comunità sabato 17 nel corso di una serata al Teatro Coliseo, dove verrà firmato un accordo per il suo finanziamento da parte della Fondazione Cassamarca, con il suo presidente avv. Dino De Poli. E qui c’è da sottolineare la sensibilità della Fondazione Cassamarca
Si tratta di una iniziativa importante, nata in seno a due istituzioni della collettività che Pallaro e Merlo rappresentano, per la quale hanno ottenuto il finanziamento di un ente privato italiano, a dimostrazione che anche senza chiedere niente allo Stato, si possono realizzare iniziative che hanno un impatto positivo su molta gente. Dove molta significa mille alunni che oggi non hanno i mezzi per studiare l’italiano, e che ora potranno frequentare i corsi e per le decine di insegnanti e dirigenti di associazioni e dei Comitati della Dante, che parteciperanno al progetto.
Una iniziativa che dimostra che non solo bisogna chiedere, ma che bisogna saper chiedere. Una iniziativa che - come hanno sottolineato Pallaro e Merlo - vuole essere di esempio per tante altre che altri settori della collettività possono proporsi e concretare.
L’augurio è che l’esempio si possa moltiplicare
MARCO BASTI