CITTA' DEL VATICANO,25 NOV-(Italia Estera) - Si compone di 73 pagine e di due parti distinte la prima enciclica di Benedetto XVI dal titolo ormai noto
Deus Caritas est, Dio è amore, pubblicata oggi. Il testo affronta nelle sue varie articolazioni il tema fondante del cristianesimo dell'amore per il prossimo. La prima parte del documento s'intitola:
''L'unità dell'amore nella creazione e nella storia della salvezza''; la seconda:
''Caritas - l'esercizio dell'amore da parte della Chiesa quale comunità d'amore''. Il testo è racchiuso inoltre fra una introduzione e una conclusione, le ultime parole sono quelle di una preghiera rivolta a Maria. L'enciclica è stata firmata il 25 dicembre dal Papa.
"La sua lettura rafforzi la vostra fede, vi aiuti ad amare maggiormente Dio e a compiere atti di carità verso il prossimo". Così papa Benedetto XVI, annuncia la sua prima enciclica nella Basilica di San Paolo fuori le mura , dove ieri é stato scoperto il suo ritratto nel "tondo" di mosaico. Lo fa al termine della settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani, conclusasi con un rito celebrato con rappresentanti delle varie chiese cristiane. La sua prima enciclica viene pubblicata oggi "nella festa - ha ricordato il Pontefice - della Conversione di San Paolo apostolo".
I passi più significativi
'Benedetto XVI in un passo della sua prima enciclica mette in guardia l'uomo contemporaneo dall'attuale tendenza ad 'esaltare il corpo'. Cio', ha scritto, 'e' ingannevole'. L'eros degradato a puro sesso diventa merce, una semplice cosa che si puo' comprare e vendere, anzi l'uomo stesso diventa merce'. Il papa e' tornato a difedere l'unicita' dell'unione sacramentale della coppia: 'Il matrimonio monogamico' tra uomo e donna corrisponde 'all'immagine del Dio monoteistico' e basato su un amore esclusivo 'diventa l'icona del rapporto di Dio col suo popolo'.
'La Chiesa non puo' e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la societa' piu' giusta e possibile'. Benedetto XVI nell'enciclica si sofferma anche sui rapporti tra Chiesa e Stato ponendo limiti all'azione diretta della Chiesa in campo politico. Spetta, invece, agli uomini di Chiesa, afferma Papa Ratzinger, dare 'un contributo specifico' attraverso 'la formazione etica' affinche' 'le esigenze della giustizia diventino comprensibili e politicamente realizzabili'.