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11 feb 2006Unione, Prodi presenta il programma 'per il bene dell'Italia' : ''E' ora di voltare pagina''

Il leader del centrosinistra: ''Oggi presentiamo un grande progetto 'per il bene dell'Italia'. Il programma è impegno di governo per cinque anni''
Nella foto il leader dell'Unione, Romano Prodi, dal palco del Teatro Eliseo (Infophoto)Roma, 11 feb.- (Italia Estera) -  ''Oggi presentiamo un grande progetto per il governo dell'Italia, 'per il bene dell'Italia' come abbiamo voluto intitolarlo. Ed è un impegno vincolante per tutti noi. L'impegno di governare assieme per cinque anni''. Questo è il senso del programma dell'Unione che Romano Prodi ha presentato questa mattina al Teatro Eliseo, talmente gremito che in molti sono stati costretti a rimanere fuori dalla sala. La gente, al grido di "Romano, Romano", si alza in piedi ed inizia ad applaudire il leader dell' Unione.
Il primo provvedimento del centrosinistra al governo riguarderà il fisco. ''In questi anni la politica della destra, la politica dei condoni a raffica, ha radicato l'idea che evadere l'obbligo fiscale sia la normalità - dice il Professore -. Noi intendiamo ripristinare anche in questo campo la cultura della legalità e della responsabilità civica. Ricordando intanto che la leva fiscale non è una rapina ai danni dei cittadini ma serve a conseguire gli obiettivi comuni della nostra società'' e assicura che il centrosinistra lancerà ''una lotta feroce all'evasione fiscale che in Italia sotto l'occhio indifferente del governo della destra ha raggiunto livelli che non si riscontrano in nessun Paese civile''.

Quello che ci troviamo di fronte, ''dopo cinque anni di governo della destra'', dice, è un Paese diviso ''tra chi si è sfacciatamente arricchito e chi si è impoverito, tra chi ha evaso sistematicamente il fisco ed è stato premiato e chi ha pagato le tasse fino all'ultimo euro, tra chi si è sentito ampiamente confortato dall'azione del governo e in tanti che sono stati abbandonati da questo governo. Queste sono le divisioni che vogliamo eliminare''.

Il leader del centrosinistra ribadisce che obiettivo primario dell'Unione sarà quello di ''ridurre sensibilmente l'eccessivo carico contributivo sul lavoro dipendente, in una misura che ho già avuto l'occasione di quantificare in cinque punti nel primo anno di legislatura'' e sottolinea che uno dei punti centrali del programma sarà la lotta alla precarietà. Il centrosinistra, afferma Prodi, attenuerà ''di molto la convenienza dei contratti atipici'' in modo da contrarre l'area del precariato. Questa riduzione ''andrà accompagnata - spiega - con una politica del lavoro capace di armonizzare flessibilità e stabilità superando, attraverso significative modifiche di quella che è impropriamente chiamata legge Biagi, un'inaccettabile precarietà permanente che sta penalizzando un'intera generazione di giovani''.

Prodi sottolinea uno dei punti che stanno più a cuore a Rifondazione comunista, da sempre contraria alla cosiddetta politica dei due tempi. ''E' stato creato un disastro finanziario - sottolinea - che costituisce una pesante eredità, un'eredità che non possiamo nemmeno accettare con il beneficio d'inventario. Di qui la nostra prima indicazione. Una politica dei due tempi che faccia precedere il risanamento finanziario agli interventi per lo sviluppo e la redistribuzione del reddito non è possibile''.

Il Professore ha poi spiegato ''l'enorme differenza con la destra'': il governo dell'Unione ''sarà sempre dalla parte dei cittadini. Non sarà un governo per pochi ma per tutti. Non farà gli interessi di pochi, e tantomeno di uno solo, ma gli interessi di tutti''. ''A differenza della destra - ha proseguito - noi oggi ci presentiamo alle elezioni del 9 aprile con un candidato alla guida del governo che i partiti dell'alleanza e 4 milioni e 300 mila elettori, in quell'evento straordinario mai visto in nessun altro Paese europeo che sono state le primarie del 16 ottobre, hanno concordemente designato. Un candidato, non tre''. Dunque, chi voterà per il centrodestra, ''non sa quale sarà il programma perché ognuno dei tre che aspira esplicitamente a guidare il governo ne ha uno proprio''.

Il leader dell'Unione attacca anche la campagna mediatica di Berlusconi. ''C'è chi si diletta nell'esercitare una strategia di comunicazione molto sofisticata: un secchio di sterco la mattina e uno la sera addosso agli avversari e dipingere l'Italia di rosso. Ormai c'è una tale esasperazione contro il rosso che lo disturba anche vedere passare una Ferrari'' dice ironico.

Nel suo intervento Prodi ha lanciato un duro attacco al governo di centrodestra anche sulle politiche a sostegno della famiglia che, secondo il Professore, sono state totalmente assenti durante questa legislatura. ''Sulla famiglia il governo della destra ha fatto molta retorica, ha speso molte parole. E mena scandalo per il nostro proposito di regolare in maniera civile le unioni di fatto. Ma il vero scandalo è l'assenza di una politica efficace e ad ampio raggio in sostegno della famiglia così come è definita nella nostra Costituzione''.
"Il vero scandalo - ha aggiunto - è che sta diventando un lusso sposarsi e che siamo arrivati al punto in cui è più conveniente non farlo. Il vero scandalo - ha insistito - è che, invece di una politica coerente e permanente, si adotta quella dei bonus una tantum, di cui vantarsi con relativa letterina elettorale spedita a carico del contribuente". "Il vero scandalo - ha ripetuto con forza il leader dell' Unione - è rappresentato dalle condizioni di precarietà lavorativa permanente, con l' effetto che le giovani coppie non solo devono differire nel tempo la loro unione, ma devono rinunciare al sogno di farsi una casa, salvo che non intervengano i genitori, perché il sistema bancario - ha concluso - non concede mutui per la precarietà della loro condizione di lavoro. Per noi questo, tutto questo, è uno scandalo intollerabile".
Per questo, tra gli obiettivi, ci sarà anche quello di ''raddoppiare nell'arco della prossima legislatura il numero degli asili nido e istituiremo un fondo di garanzia per i mutui alle giovani coppie''. Proprio per le famiglie, poi, ''vogliamo rendere più trasparente il mercato delle locazioni utilizzando la leva fiscale per scoraggiare il nero e per ridurre il carico fiscale sugli affitti. Vogliamo aiutare le giovani coppie ad acquistare la casa istituendo un fondo di garanzia pubblico per la concessione di mutui da parte del sistema bancario''.

Quanto alle critiche del centrodestra che imputano a lui il passaggio all'euro e il caro prezzi che ne è seguito, il Professore replica: ''Colpa dell'euro? O di come abbiamo sorvegliato il passaggio dalla lira all'euro? Sono solo mancati i controlli o piuttosto è stata una scelta politica deliberata per favorire pochi a danno di tanti?''.

Riguardo alla politica estera, parlando di uno dei punti più controversi e su cui è stato più faticoso trovare la quadra tra i partiti dell'Unione, il ritiro delle truppe dall'Iraq, Prodi mette in chiaro: ''Consideriamo la guerra in Iraq e l'occupazione un grave errore. Se vinceremo le elezioni proporremo immediatamente al Parlamento il conseguente rientro dei nostri soldati nei tempi tecnici necessari, definendone anche in consultazione con le autorità irachene le modalità affinché le condizioni di sicurezza siano garantite''.

Poi spiega che l'Europa e la Costituzione repubblicana saranno le due stelle polari del centrosinistra ed esorta. ''Scegliamo il multilateralismo. Scegliamo una politica preventiva di pace. Mai più dovremo avere posizioni differenti su una questione come l'intervento in Iraq. Mai più dovremo permettere che si divida l'Europa amica degli americani e una un po' meno amica. L'Europa dovrà essere prima di tutto filoeuropea e solo allora sarà un alleato serio leale e affidabile degli Stati Uniti''.

''Chiediamo un voto che mandi all'opposizione chi dalle elezioni precedenti ha avuto il potere e lo ha usato male, che mandi a casa chi ha fallito e ha fatto del male all'Italia'' ha detto in conclusione del suo intervento lanciando un appello agli elettori. ''A chi ha già votato per noi nelle precedenti elezioni politiche - prosegue - ai tanti che ci hanno dato la vittoria in tutte le elezioni di questa legislatura, io dico anche a nome di tutti voi: dateci la vostra fiducia perché senza di voi niente è possibile. A chi ci ha negato il suo voto finora, io dico: è ora di voltare pagina''.

''Il nostro - ha detto - è un sogno e un progetto, è il sogno di un mondo più libero, più giusto e più unito, che si traduce in un progetto che vogliamo, giorno dopo giorno, realizzare. Consapevoli della nostra storia, guardiamo al mondo con spirito aperto, con l'ambizione di esserne nuovamente protagonisti. Per l'Italia questo è il tempo delle scelte''.

Alla fine del suo intervento c'è stata una standing ovation per il leader dell'Unione che ha ringraziato e rivolto alla platea ha scandito: 'Unità, unità, unità'''. Poi foto di gruppo sul palco dell'Eliseo per il Professore e tutti i leader del centrosinistra .
Il primo a salire sul palco per ricevere il programma è Fausto Bertinotti, seguito da Antonio Di Pietro, Oliviero Diliberto, Clemente Mastella, Alfonso Pecoraro Scanio, Piero Fassino e Francesco Rutelli. Prodi abbraccia ognuno di loro e poi tutti insieme si dispongono per la foto di gruppo. Prodi ringrazia anche tutte le altre componenti politiche che concorreranno con l'Unione. "Voglio ringraziare la Lista Consumatori - dice il Professore - i socialisti di Bobo Craxi, il Psd, la Lista dei Pensionati e i Consumatori Uniti". La consegna del programma è stata preceduta dal messaggio letto dall'attrice Sandra Ceccarelli con cui i leader dell'Unione si impegnano a restare uniti e a lavorare insieme per tutta la legislatura. La colonna sonora è la canzone Volare di Modugno.
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