PADOVA, 9 GEN. (Italia Estera) - E’ stato presentato stamani a Padova, nell’Aula Magna del Dipartimento di Sociologia dell’Università in via Cesarotti, alla presenza dell’Assessore regionale alle politiche sociali Antonio De Poli, il corso di aggiornamento universitario sul tema “Diritti Umani e Disabilità. Gli strumenti di tutela delle istituzioni nazionali ed internazionali”. Organizzato dal Centro Diritti Umani dell’Università di Padova, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche sociali della Regione del Veneto, il Corso è il primo del genere in Europa e rappresenta la prima occasione in Italia di ricevere una formazione universitaria sulle più importanti linee di azione e di indirizzo internazionali in materia di persone con disabilità e sulla loro ricaduta sulle politiche e la legislazione italiane. Altre partner del corso sono: il Centro Europeo d'Eccellenza Jean Monnet dell'Università di Padova e tre organizzazioni nongovernative delle persone con disabilità, Disabled Peoples’ International, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), Consiglio Nazionale Italiano sulla Disabilità (CND). Hanno affiancato De Poli nella presentazione dell’iniziativa il prof. Marco Mascia, direttore del corso, Franco Todescan Preside della Facoltà di Scienze Politiche, Luisa Bosisio Fazzi Presidente del Consiglio Nazionale Italiano sulla disabilità e Giampiero Griffo Presidente di Disabled Peoples International per l’Europa. L’iniziativa universitaria si propone, da un lato, di dare dignità culturale, sociale e giuridica all’applicazione dei principi e dei valori universali dei diritti umani nei confronti delle persone con disabilità, e dall’altro promuovere il passaggio dal modello medico ed assistenziale della disabilità a quello della tutela dei diritti umani, attraverso i principi di non-discriminazione, eguaglianza delle opportunità, piena cittadinanza e partecipazione. Il Corso si terrà nel periodo febbraio-maggio 2006 e farà conoscere ai corsisti (operatori socio-sanitari, dirigenti e amministratori di enti locali, operatori di organizzazioni non governative, cooperative sociali, ai volontari delle associazioni per la tutela dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari) le trasformazioni culturali che negli ultimi anni il movimento globale delle persone con disabilità ha introdotto all’interno delle istituzioni internazionali ed europee, alla legislazione regionale, nazionale e internazionale in materia di disabilità, alle istituzioni e alle politiche regionali, nazionali e internazionali di promozione e tutela dei diritti umani delle persone con disabilità. De Poli, dopo essersi congratulato con i promotori dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza di abbattere le barriere mentali, culturali che ancora si frappongono alla non discriminazione delle persone disabili. “Questo corso di aggiornamento - ha detto - può essere un contributo valido per fare un passo in più verso l’effettiva cittadinanza dei disabili”. Egli ha poi ricordato i tanti provvedimenti della Regione nel settore: dagli interventi e servizi nella domiciliarità, ai Ceod, al “dopodinoi” (con 70/80 case-famiglia che sono in grado di accogliere i disabili adulti privi di genitori offrendo loro una famiglia “adottiva”), ai progetti di “Vita Indipendente” che prendono in carico tutta la vita della persona con disabilità a quelli per il “sollievo”. L’Assessore ha annunciato anche iniziative di potenziamento della comunicazione nel settore della disabilità (il portale “Veneto Sociale”, la realizzazione di un portale europeo sulla disabilità) e si è soffermato infine sulla necessità di un fondo per la non autosufficienza che interessa “tutti, non solo i disabili dalla nascita o coloro che lo diventano per l’aumento dell’età media. Ognuno di noi può, in certi momenti della vita, diventare disabile a causa di un incidente o di una malattia. Dovremmo perciò, senza divisioni di parte o di schieramento, impostare una grande battaglia d’opinione e di sensibilizzazione dei cittadini”.