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26 gen 2006Elezioni: Camere sciolte l'11 febbraio, al voto 9 e 10 aprile

Il capo dello Stato convoca per quel giorno i presidenti di Palazzo Madama e Montecitorio

ROMA, 27 gen.- (Italia Estera) -  Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha convocato per l'11 febbraio al Quirinale, i presidenti del Senato e della Camera, Marcello Pera e Pier Ferdinando Casini, ''ai sensi e per gli effetti dell'art. 88 della Costituzione''. Sara' dunque l'11 febbraio il giorno in cui saranno sciolte le due Camere del Parlamento e saranno contestualmente convocati i comizi elettorali per le prossime elezioni politiche. Nel corso del colloquio avuto al Quirinale, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha informato il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi di avere convocato il Consiglio dei ministri per le ore 13 di sabato 11 febbraio, ''al fine di deliberare l'indizione per il 9 e 10 aprile delle elezioni politiche'', come informa una nota del Quirinale.

Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi - si legge ancora nella nota - ha ricevuto in questi ultimi giorni, su loro richiesta, il presidente della Camera dei deputati, Pier Ferdinando Casini e il presidente del Senato della Repubblica, Marcello Pera, i quali hanno informato il capo dello Stato delle opinioni manifestate da tutti i gruppi parlamentari - in seno alle rispettive conferenze dei capigruppo, in merito agli adempimenti relativi alla conclusione anticipata della legislatura. Il Presidente della Repubblica ha poi constatato che il Parlamento ha approvato in via definitiva il Decreto Legge 3 gennaio 2006, n. 1, nel quale sono state inserite due norme che risolvono positivamente il problema relativo alla 'candidabilita'' dei sindaci e dei presidenti delle province all'elezione del nuovo Parlamento, nonche' quello volto ad evitare che fosse raddoppiato il numero delle sottoscrizioni occorrenti per la presentazione delle candidature da parte dei partiti ai quali la legge fa carico di questo onere. Problemi questi che altrimenti potevano essere risolti con lo scioglimento delle Camere entro il 29 gennaio 2006. Il Presidente della Repubblica ha, quindi, convocato ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 88 della Costituzione, i presidenti del Senato e della Camera dei deputati, rispettivamente, per le ore 10.30 e 12.00 di sabato 11 febbraio. Il Presidente della Repubblica ha, altresi', ricevuto oggi al Quirinale il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, il quale ha informato il capo dello Stato di aver convocato il Consiglio dei Ministri per le ore 13 di sabato 11 febbraio, al fine di deliberare l'indizione, per il 9 e 10 aprile 2006, delle elezioni politiche per le nuove Camere; tale data corrisponde a quella considerata dal presidente Ciampi, da sempre, irrinunciabile e non rinviabile per le note esigenze costituzionali.

Il Cavaliere a colloquio per 30 minuti con il Capo dello Stato, aveva poco prima detto in un intervista alla radio: ''Non abbiamo ottenuto un prolungamento della legislatura, ma un minor accorciamento'' dell'attivita' parlamentare, ''perche' la scadenza naturale della legislatura cade nel mese di maggio''. Il presidente del Consiglio conferma inoltre per il 9 aprile la data delle politiche. Ospite di Radiomontecarlo, il Cavaliere indica anche alcuni provvedimenti che vorrebbe approvare grazie a questo rinvio. Tra le priorita' segnala oltre alla cosiddetta legge Pecorella sull'inappellabilita' delle sentenze, anche il ddl sulle intercettazioni telefoniche. ''Ci piacerebbe che si potesse approvare anche la legge sulla limitazione dell'uso delle intercettazioni telefoniche, che viola la privacy dei cittadini e ha portato a situazioni patologiche lontane da quelle che sono diritti dei singoli in una democrazia''
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