ROMA – I legali del sen. Salvatore Lauro hanno proposto reclamo al collegio contro il provvedimento d’urgenza con cui il 26 gennaio scorso il giudice Donatella Formisano si era pronunciato sul presentato dal ministro Claudio Scajola che aveva rivendicato la titolarità del simbolo della Casa delle Libertà. Nella circostanza il magistrato aveva respinto la richiesta di Scajola di impedire lo svolgimento dell’assemblea svoltasi presso il Jolly Hotel Vittorio Veneto (giacchè riunirsi in assemblea è diritto sancito costituzionalmente) ma aveva nel contempo inibito al sen. Lauro l’utilizzo del simbolo della Casa delle Libertà “in forma individuale”. Il provvedimento mira a dimostrare come lo stesso Lauro non abbia utilizzato impropriamente il marchio CdL né tantomeno abbia preteso di farlo singolarmente.
“Abbiamo proposto reclamo perché a fronte di un ricorso è naturale che si voglia far valere le proprie ragioni, ma francamente in tutta questa vicenda avrei preferito che non si arrivasse a praticare la strada giudiziaria”. Così il sen. Salvatore Lauro ha commentato il reclamo proposto dal suo collegio difensivo contro l’ordinanza emessa dal giudice Donatella Formisano a seguito del ricorso presentato dal ministro Claudio Scajola che – rivendicando la titolarità del simbolo della Casa delle Libertà – aveva chiesto con un ricorso ex art. 700 di bloccare l’assemblea del 25 gennaio scorso e di inibire a Lauro l'utilizzo del simbolo stesso. “Come rappresentante della Casa delle Libertà continuo a votare regolarmente al Senato e sono stato finanche consultato dal presidente della Repubblica per la fiducia al governo Berlusconi bis, dunque non riesco a capire per quale motivo la mia posizione sarebbe anomala: tra l’altro, con il simbolo della Casa delle Libertà sono stato an che eletto cinque anni orsono”. Lauro ha concluso comunque con toni tutt’altro che belligeranti: “Sono ancora fiducioso che possa essere recepito il vero significato della mia iniziativa politica – ha detto – che certamente non mira a sottrarre voti al centro-destra ma anzi a costituire il valore aggiunto dello stesso nella prossima competizione elettorale. Se questo dovesse essere capito, per me sarà una vittoria decisamente più importante del risultato che potrà scaturire dalla querelle giudiziaria”.
Nella foto il simbolo in contestazione ed il senatore Salvatore Lauro