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23 mar 2006Botta e risposta tra Prodi e Berlusconi sull'allarme terrorismo lanciato dagli Usa.

Il leader dell'Unione  attacca: ''Allarme creato dal governo italiano''

Roma, 23 mar. (Italia Estera) - -  Ieri il Dipartimento di Stato ha diffuso un documento in cui  l'amministrazione Bush ha espresso "preoccupazioni per la sicurezza in Italia" in vista delle elezioni politiche del 9 aprile e di quelle amministrative di maggio. Oggi si scatena la bufera tra i leader politici.

In mattinata il Professore critica fortemente l'allarme sul rischio terrorismo lanciato improvvisamente dagli Usa ai microfoni di Rtl 102.5. ''Ho chiesto spiegazioni all'ambasciatore americano, mi ha spiegato che è la prassi. Ma io sono rimasto molto colpito, perché una mossa del genere, con elezioni così vicine, può portare un senso di angoscia e di paura, e non ce n'è proprio bisogno''. Poi Prodi aggiunge: ''Ora si avvicina il momento della riflessione, i cittadini devono poter decidere liberamente. E il dibattito politico deve muoversi con regole precise, non con fuochi d'artificio tutti i giorni''.

Immediata la replica del premier Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri a proposito della conversazione tra il leader dell'Unione e l'ambasciatore Usa. "Gli Usa hanno tutto il diritto" di lanciare l'allarme per i propri cittadini per le manifestazioni italiane:"C'é stata una intromissione indebita di Prodi in ambito americano, non il contrario". "L'intervento di Prodi - ha aggiunto - è assolutamente fuori posto: è una intromissione indebita negli affari di un altro Stato". "L'intromissione" di Romano Prodi "era semplicemente un modo per coprire la realtà delle cose, e cioé che la sinistra ospita al suo interno chi pratica la violenza in molte direzioni e in occasioni differenti".

"Gli Usa si rivolgono, e hanno tutto il diritto di farlo, ai loro cittadini segnalando - aggiunge Berlusconi - che nelle manifestazioni politiche italiane si verificano situazioni che possono essere pericolose per i cittadini americani". "Quindi - sottolinea il premier - è assolutamente fuori posto l'intervento di Prodi. E' un'intromissione indebita nell'ambito di un altro Stato".
Il presidente del Consiglio rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se fosse vero quello che era scritto sui giornali e cioé che l'allarme era partito dal governo italiano ha detto:"No, assolutamente no. L'allarme sulla sicurezza per i cittadini americani non è partito dal governo italiano". "Abbiamo un apparato di sicurezza che è attentissimo e siamo presenti su oltre 13mila obiettivi possibili. Perciò gli italiani devono stare sereni".

Immediata la controreplica del Professore. ''La mia telefonata all'ambasciatore americano - sottolinea Prodi - non rappresenta affatto una intromissione negli affari Usa. Dopo la dichiarazione del Dipartimento di Stato mi sono piuttosto doverosamente interessato ai problemi del mio Paese chiedendo spiegazioni in merito ad affermazioni che hanno fortemente colpito tutti i cittadini italiani''.

Non è finita. Perché in serata il leader dell'Unione, in una conferenza stampa sottolinea: ''L'allarme non l'ho posto io, l'allarme è partito, secondo le dichiarazioni del dipartimento di Stato americano, dall'Italia''. ''L'annuncio del Dipartimento di Stato americano - aggiunge il Professore - è avvenuto perché l'allarme è stato dato dal governo italiano e dalle dichiarazioni pubbliche di diversi esponenti dell'esecutivo italiano. Quindi l'allarme non l'ho posto io, ma è partito dall'Italia', ribadisce. ''Questo è un discorso da tenere presente perché non si può fare una campagna elettorale spargendo paura'', ammonisce il candidato premier del centrosinistra, per il quale ''ancora una volta, come nel caso delle politiche fiscali, si è voluto agire sull'emozione e sulla paura, senza curarsi dei danni prodotti al Paese. Non si vincono le elezioni con le menzogne, ma con la verità'', conclude il Professore.

Anche il  vicepremier e ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, a margine della presentazione di un libro di Craxi alla Farnesina, rassicura tutti: "Non ci sono particolari motivi di allarme. Il dipartimento di Stato americano invita i cittadini statunitensi a stare attenti se vengono in Italia o se vanno in Francia perché in entrambi i paesi ci sono manifestazioni che possono essere violente". "Purtroppo in Italia è accaduto per la responsabilità dei gruppi più radicali della sinistra".

Il segretario dei Ds, Piero Fassino commentando l'annuncio del Dipartimento di Stato Usa sulle prossime elezioni italiane ha detto: "Io chiedo al presidente del Consiglio e agli esponenti del centrodestra di non continuare ad alimentare un allarmismo strumentale e infondato". "Chiedo soprattutto - ha spiegato - di non utilizzare questo che è un atto burocratico del Dipartimento di Stato per far credere agli italiani che gli americani siano preoccupati delle elezioni, perché non è così". Secondo Fassino, bisogna distinguere "quello che è un atto che a me - ha osservato - sembra burocratico, preso dal Dipartimento di Stato Usa, che appare più un atto di cautela che non di allarme, da chi invece in Italia vuole usare questo atto per creare allarmismo". (Italia Estera) -





 
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