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26 apr 2006Il terrorismo torna a colpire:Tre bombe a Dahab sul Mar Rosso: Tra gli italiani tre ustionati che sono rientrati in Italia - Il lavoro dell'Unità di crisi della Farnesina

10 arresti. Due delle tre esplosioni che hanno colpito un ristorante, un caffè ed un supermercato, sono state opera di kamikaze
 
IL CAIRO – 25 apr- (Italia Estera) - Sono una ventina le persone rimaste uccise negli attentati compiuti ieri a Dahab, località turistica sul Mar Rosso. Dieci i sospetti arrestati - secondo i media israelani - dalla polizia egiziana. Il ministro della Sanità egiziano Hatem al Gabali parla di almeno 22 morti e 87 feriti (29 stranieri). Le vittime, secondo altre fonti, sarebbero 18 (12 egiziani e 6 stranieri) e 62 feriti. Tra i morti ci sarebbero un bambino di nazionalità tedesca, un turista russo ed uno svizzero. Mentre nel pomeriggio sono rientrati in Italia i tre connazionali rimasti ustionati in modo non grave.

Tra di essi due fidanzati milanesi, Raffaella Bianchi, 24 anni, e Luca Bosano, 25. Entrambi sono scesi dal Falcon 900 del Sismi, messo a disposizione dall'Unità di Crisi della Farnesina, con le gambe fasciate e sono stati portati all'ospedale Sant'Eugenio. Ad accoglierli all'aeroporto di Ciampino, l'ambasciatore egiziano a Roma, Rashid Ashraf, che si è detto rammaricato per l'accaduto, e i genitori e il fratello di lui con la fidanzata. E' ancora sconosciuta, invece, l'identità del terzo ferito italiano, che era con loro a bordo.

Intanto la Farnesina che ieri sera ha subito attivato l’Unità di crisi, che è diretta dal Consigliere Elisabetta Belloni,  fa sapere attraverso il suo portavoce il ministro Terracciano che "nessun italiano manca all'appello" e sconsiglia a tutti i turisti italiani di recarsi a Dahab: ''Sono infatti in corso le operazioni di soccorso e gli spostamenti potrebbero essere particolarmente difficoltosi''.  
 
Luca Bosani, 24 anni, di Milano, uno dei tre feriti italiani nell'attentato di Dahab ha detto  che hanno avuto molta paura. Che cosa è successo, ieri sera? "Abbiamo sentito un'esplosione alle nostre spalle, poi un'altra. Non capivamo... Siamo scappati scampando così all’attentato, ma siamo rimasti ustionati. Raffaella  Bianchi e Luca hanno entrambi ustioni di secondo grado alle gambe. Poi c’è un terzo ferito che ha voluto conservare l’anonimato.
 La dichiarazione di Bosani poco prima di imbarcarsi su un aereo del Sismi che ha trasportato a Roma tutti e tre. 
 Nel corso della notte, grazie alle autorità  consolari italiane ed all’Unità di crisi, è stato allertato il  capitano di fregata Paolo Spagnoletta, della Marina militare italiana. L’ufficiale li ha prelevati dall'ospedale di Sharm, e li ha portati nell'infermeria della Mfo - che lui dirige -  la missione internazionale di pace nel Sinai, dove a bordo della nave appoggio della Marina Militare Italiana hanno ricevuto la più ampia assistenza.

Il console italiano al Cairo Fabrizio Saggio ha fatto sapere che ''sono moltissimi gli italiani in vacanza in Egitto per il ponte del 25 aprile. Attraverso i tour operator siamo in contatto con loro e stiamo cercando di tranquillizzare chi ne ha bisogno''.

Fonti mediche indicano che tra i feriti ci sarebbero anche due australiani e una coppia di cittadini danesi mentre l'ambasciata di Londra al Cairo ha confermato la presenza di due cittadini britannici.

Almeno due delle tre esplosioni sono state opera di kamikaze. In un primo momento era stata esclusa l'ipotesi di un attacco suicida e si era parlato di ordigni fatti detonare a distanza. Le esplosioni - spiega il ministro degli Interni egiziano citato dal sito di informazione israeliano - sono avvenute presso il ristorante Nelson, il caffè Aladdin e il supermercato Ghazala.

Subito dopo gli attacchi, Israele ha dichiarato lo Stato di allerta e le truppe israeliane hanno chiuso il valico di Taba, impedendo così l'accesso ai veicoli provenienti dall'Egitto. Israele ha puntato il dito contro Osama bin Laden e al-Qaeda. Proprio domenica al-Jazeera aveva trasmesso un nuovo audio del 'leader del terrore' che potrebbe essere stato un messaggio in codice per invitare a compiere nuovi attentati. Anche secondo alti esponenti della polizia egiziana, ripresi da Sky, ci sarebbe una connessione tra gli attacchi e l'audio del numero uno di al Qaeda.

Secondo il governatore della provincia Sud del Sinai, Muhamad Hani, però, al momento non ci sono prove sufficienti per accusare o ''indicare con esattezza un determinato gruppo terroristico''. Hani, inoltre, si è detto sicuro che nella penisola del Sinai non ci sono ''cellule o commando terroristi''. Al contrario, il generale israeliano Elkana Har-Nof sostiene che gruppi estremisti attivi sono già pronti a pianificare nuovi attentati nell'area. ''La costa combina tutta una serie di elementi che ne fanno un obiettivo, soprattutto per la jihad globale'', ha spiegato l'esperto dell'antiterrorismo ai microfoni della radio dell'esercito, con particolare riferimento ad al Qaeda, sottolineando come i militanti vengano arruolati tra le comunità beduine.

Il presidente egiziano Hosni Mubarak ha dichiarato che ''i responsabili di questo atto terroristico odioso devono essere perseguiti e puniti''. Stando a quanto riferito dal quotidiano Haaretz, il primo ministro israeliano ad interim Ehud Olmert ha telefonato a Mubarak per esprimere le sue condoglianze. I due leader hanno discusso della necessità di intraprendere una lotta comune al terrorismo. Anche il presidente siriano Bashar al-Assad ha espresso il suo cordoglio al presidente egiziano.

Condanne per l'attentato sono arrivate sia dal presidente palestinese Abu Mazen che dal governo guidato da Hamas. Dagli Stati Uniti il presidente americano George W. Bush, ha definito il triplice attacco a Dahab ''un ignobile atto di terrorismo''. Il presidente americano ha telefonato al suo omologo egiziano Mubarak per esprimere le sue condoglianze per le vittime del triplice attentato.
Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan ha condannato ''questi atti di terrorismo che prendono di mira la gente innocente''. Mentre il premier britannico Tony Blair ha sottolineato come sia ''importante che tutto il mondo resti unito contro i terroristi''. ''Le immagini orripilanti di Dahab riempiono tutti di profonda tristezza'', ha osservato il ministro tedesco degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier. E una dura condanna è venuta anche dal presidente russo Vladimir Putin per quello che ha definito ''un atto di terrorismo per il quale non c'è e non può esserci alcuna giustificazione''. In un messaggio indirizzato a Mubarak, il capo dello Stato Italiano Carlo Azeglio Ciampi invita a ''rafforzare coesione e determinazione nel contrasto al terrorismo e ai suoi propositi di scontro di civilità''
Nelle foto: Il portavoce della FarnesinaTerracciano, il Capo dell'Unità di crisi Elisabetta Belloni;i feriti nell'ordine: Raffaella Bianchi e Luca Bosano che hanno le gambe fasciate ed il terzo ferito che ha voluto conservare l'anonimato all'arrivo a Roma; i danni provocati dalle tre esplosioni una delle quali é avventa sul ponticello.
 



 
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