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Il voto degli Italiani all'Estero

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08 apr 2006ELEZIONI POLITICHE IN ITALIA: Tutto è pronto. Domattina alle otto aprono i seggi

ROMA, 8 apr – (Italia Estera) - Tutto è pronto in Italia per le elezioni che domani e lunedì chiameranno alle urne 47.160.244 elettori per il rinnovo della Camera dei deputati e 43.062.020 per il Senato della Repubblica.
E’ già in moto la macchina messa in piedi in vista delle elezioni. Oltre sessantamila uomini schierati per la vigilanza delle 60.977 sezioni elettorali; 365.862 tra scrutatori, presidenti di seggio e segretari (quattro scrutatori in ogni seggio, oltre ad un segretario e ad un presidente); 250 persone del ministero dell'Interno impegnate nella consultazione elettorale a livello centrale, a cui deve aggiungersi il personale delle prefetture. Sono grandi numeri.
 
Alle ore 16 di oggi, sabato 8 aprile, si sono costituiti i seggi per autenticare le schede di votazione. Alle ore 8 di domani inizia la votazione; le urne rimangono aperte sino alle ore 22; gli elettori che si trovano nel seggio all'ora di chiusura sono ammessi a votare.
Lunedì 10 aprile alle ore 7 riprende la votazione che si conclude alle ore 15; gli elettori che si trovano nel seggio all'ora di chiusura sono ammessi a votare.
 
Chiusa la votazione, nel seggio viene accertato il numero di coloro che hanno votato; quindi iniziano le operazioni di scrutinio delle schede prima per il Senato e poi per la Camera. I militari delle Forze armate, nonché gli appartenenti a corpi organizzati militarmente per il servizio dello Stato, alle forze di polizia e al Corpo nazionale del vigili del fuoco, sono ammessi a votare nel Comune in cui si trovano per cause di servizio. Anche i naviganti fuori residenza per motivi di imbarco sono ammessi a votare fuori dal Comune in cui risiedono. I degenti in ospedali e case di cura e i detenuti potranno esercitare il diritto di voto rispettivamente nel luogo di ricovero e di detenzione.
 
Infine, è stato introdotto, per la prima volta nel nostro ordinamento, anche il voto domiciliare che è limitato agli elettori affetti da gravi infermità tali da impedire l'allontanamento dall'abitazione in cui dimorano o che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali.
 
Il maggior numero di elettori risiede in Lombardia (oltre 7 milioni per le elezioni della Camera), il minimo in Valle d'Aosta (poco più di 100 mila, sempre per la Camera). Sono poco meno di 3 milioni, 2.931.636 per la precisione, i giovani che votano per la prima volta, rispetto alla tornata del 2001, ripartiti sostanzialmente in egual misura tra i due sessi, 1.505.274 maschi e 1.426.362 femmine.
 
Per la prima volta saranno 618 i deputati eletti dal corpo elettorale residente in Italia, un numero inferiore rispetto al passato, dal momento che i 12 parlamentari rappresentanti degli italiani residenti all'estero, sono stati sottratti dal plenum dell'Assemblea di Montecitorio composto da 630 parlamentari.
 
Il territorio nazionale è diviso in ventisette circoscrizioni elettorali riformulate in base ai dati dell'ultimo censimento della popolazione (56.995.744 di abitanti) risalente al 2001.
 
 Le regioni che eleggono più deputati sono Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia, Veneto e Piemonte. Il loro territorio, infatti, risulta diviso in più circoscrizioni.
 
Al Piemonte spettano in totale 46 seggi rispettivamente 24 al Piemonte 1 e 22 al Piemonte 2. Alla Lombardia 98: Lombardia 1, 40; Lombardia 2, 43; Lombardia 3, 15. Al Trentino Alto Adige 10 seggi; al Veneto 49: Veneto 1, 29; Veneto 2, 20. Friuli Venezia Giulia, 13; Liguria, 17; Emilia Romagna, 43; Toscana, 38; Umbria, 9; Marche, 16; Lazio complessivamente 55: Lazio 1, 40; Lazio 2, 15. Abruzzo, 14. Molise, 3; Campania, 62: Campania 1, 33; Campania 2, 29. Puglia, 44. Basilicata, 6. Calabria, 22. Sicilia complessivamente 54: Sicilia 1, 26; Sicilia 2, 28. Sardegna, 18.
 
Alla Valle D'Aosta spetta un solo seggio. Si riduce anche per l'Assemblea di Palazzo Madama il numero degli eletti dal corpo elettorale residente in Italia. I senatori passano da 315 a 309 per l'effetto del voto degli italiani all'estero che, per la prima volta, assegna 6 seggi ai rappresentanti dei connazionali che vivono fuori confine.
 
In base all'articolo 57 della Costituzione il Senato è eletto a base regionale e nessuna regione può aver un numero di senatori inferiore a sette, tranne il Molise che ne ha due e la Valle d'Aosta uno.
 
Il numero dei senatori più alto viene eletto dalla Lombardia. Seguono la Campania, il Lazio e la Sicilia. Il Piemonte elegge 22 senatori; la Valle d'Aosta 1; la Lombardia 47; il Trentino Alto Adige, 7; il Veneto, 24; il Friuli Venezia Giulia, 7; la Liguria, 8; Emilia Romagna, 21; la Toscana, 18; l'Umbria, 7; le Marche, 8; il Lazio, 27; l'Abruzzo 7; il Molise, 2; Campania, 30; Puglia, 21; Basilicata, 7; Calabria, 10; Sicilia, 26; Sardegna, 9.
 
I COSTI
 L'ammontare della spesa è di circa 393.147.000,00. Il costo massimo a sezione ammonta a 5.678,63 euro. I compensi nei seggi normali ammontano a 187,00 euro per il presidente e 145,00 euro per gli scrutatori; nei seggi speciali al presidente vanno 90,00 euro e agli scrutatori 61,00 euro. (Italia Estera) -
 



 
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