CITTA' DEL VATICANO, 11 GIU (Italia Estera) - Papa Ratzinger, dalla finestra del suo studio, si rivolge ai fedeli che gremiscono piazza san Pietro per il consueto Angelus domenicale scegliendo la solennità della Santissima Trinità per affrontare il tema dell'amore di Dio; argomento chiave che il Papa teologo ha voluto porre anche al centro della sua prima enciclica, 'Deus Caritas Est': Nella "immensa sinfonia del cosmo" dove tutto parla dell'amore di Dio, dalle galassie ai sistemi sconosciuti, dagli atomi ai quark, anche la famiglia - nucleo fondamentale della società e futuro dell'umanità - è strettamente collegata al disegno divino.
L'invito ai credenti è di riflettere sul ruolo della famiglia in relazione all''"ineffabile" mistero della Trinità poiché la famiglia, ha detto, "é chiamata ad essere una comunità di amore e di vita, nella quale le diversità devono concorrere a formare una parabola di comunione". Un nuovo appello, dunque, in difesa del matrimonio tra uomo e donna in un momento in cui avanzano in tutta Europa progetti di legge che, parificando coppie di fatto e famiglie tradizionali, secondo la Chiesa hanno l'effetto di indebolire il matrimonio stesso.
Tutto l'universo, "per chi ha fede - ha proseguito Benedetto XVI - parla di Dio Uno e Trino. Dagli spazi interstellari fino alle particelle microscopiche, tutto ciò che esiste rimanda ad un Essere che si comunica nella molteplicità e varietà degli elementi, come in un'immensa sinfonia". In questo disegno perfettamente equilibrato "tutti gli esseri sono ordinati secondo un dinamismo armonico che possiamo analogicamente chiamare 'amore' - ha detto il pontefice - Ma solo nella persona umana, libera e ragionevole, questo dinamismo diventa spirituale, diventa amore responsabile, come risposta a Dio e al prossimo in un dono sincero di sé. In questo amore l'essere umano trova la sua verità e la sua felicità".
Occasione per presentare ai pellegrini il non facile argomento è stata la solennità odierna della Santissima Trinità che aiuta a comprendere "la verità tutta intera". "Dio non è solitudine infinita, ma comunione di luce e di amore, vita donata e ricevuta in un eterno dialogo tra il Padre e il figlio nello Spirito Santo". "In questo mondo - ha aggiunto - nessuno può vedere Dio ma Egli stesso si è fatto conoscere così che l'Apostolo Giovanni possiamo affermare 'Dio e' amore" ha spiegato, poi si è soffermato a parlare dell'incontro con Cristo che implica per ogni uomo entrare "con Lui in un rapporto di amicizia" ed "accogliere la stessa Comunione trinitaria nella propria anima, secondo la promessa di Gesù ai discepoli".
Il Papa all'Angelus ha invitato i i fedeli di Roma "a partecipare numerosi" alla tradizionale processione del Corpus Domini. Un rito che, ha detto, "esprime la fede e l'amore della Comunità cristiana per il suo Signore presente nell'Eucaristia". La processione avrà luogo giovedì prossimo, alle ore 19. Si snoderà dal Sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano (dove il Papa presiederà la messa) lungo via Merulana fino a Piazza di Santa Maria Maggiore. Lì sarà impartita la benedizione eucaristica.(Italia Estera) -