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Il voto degli Italiani all'Estero

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21 giu 2006Berlusconi: Il voto all’estero è irregolare ed è da rifare . D’Alema: : ''Dopo la vittoria del 'no' ci sarà spazio per il dialogo''

la Cdl chiede agli elettori la conferma della legge di riforma costituzionale  L'Unione chiede compatta il 'no'  
 
Roma, 21 giu.  (Italia Estera) - ''Non credo che un italiano, che ha la fortuna di essere nato in questo splendido Paese, si senta degno se non darà il suo sì all'ammodernamento della Costituzione e del nostro Paese''. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi,alla manifestazione conclusiva della Casa delle libertà in favore del referendum costituzionale. Ma poi assicura: ''Dopo la vittoria del sì, siamo disponibili a sederci attorno a un tavolo con la sinistra per accogliere i loro eventuali suggerimenti migliorativi. Non abbiamo mai chiuso le porte a nessuno. Siamo persone aperte al dialogo, alla comprensione e alle ragioni degli altri ''.
A margine della manifestazione all’EUR parlando con i giornalisti a Berlusconi è stato chiesto: Se vince il 'Si'' Prodi deve andare a casa? La sua risposta è stata: "No, no, no... Ma avremo una Costituzione più moderna e adeguata ai tempi".  La vittoria del 'Si'' comunque "é un segnale per questo governo e questa sinistra", assicura il leader di Forza Italia che ha anche parlato di voto degli italiani all’estero, affermando:  Non c' è nessuna possibilità di considerare regolare il voto degli italiani all' estero. E' un voto irregolare, che si deve assolutamente rifare".
 
D'Alema: ''Se la Costituzione è la casa di tutti, si deve ristrutturare insieme''       
 
Massimo D'Alema, intervenendo in Campidoglio alla presentazione dell'opera di Giancarlo Elia Valori sulla 'Geopolitica dello spazio' ha dichiarato:''Se al referendum vincerà il no e la riforma costituzionale non verrà approvata, ci sarà lo spazio per un dialogo tra tutte le forze politiche italiane''.
il vicepresidente del Consiglio, ragionando, ha detto:  ''Se la Costituzione è la casa di tutti  la casa di tutti si deve ristrutturare insieme. E allora, cominciamo a togliere questa cattiva ristrutturazione fatta in precedenza''.
Il ministro degli Esteri ricorda di essere ''sostenitore da sempre che maggioranza e opposizione dovrebbero dialogare. La mia è stata una posizione quasi solitaria, per la quale ho anche pagato qualche prezzo personale''.(Italia Estera) -
 
 



 
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