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16 lug 2006G8: A San Pietroburgo Bush incontra Prodi, contento di averti rivisto Romano

SAN PIETROBURGO, 15 LUG. (Italia Estera) -   A fare gli onori di casa per il G8 a San Pietroburgo Vladimir Putin. Come tutti gli altri leader, il nostro premier Romano Prodi è arrivato nel pomeriggio, atterrando con l'aereo presidenziale all'aeroporto di Pulkovo, in compagnia della moglie Flavia, cui è stato consegnato un mazzo di fiori come segno di benvenuto. Nel pomeriggio Prodi ha avuto un bilaterale con Bush. Dopo gli incontri bilaterali, uno anche con il primo ministro finlandese, Matti Taneli Vanhanen, Prodi ha partecipato alla cena con tutti i leader del G8.
 
''Dove abbiamo lavorato insieme, con altri Paesi, abbiamo conseguito importanti risultati''. Parole di George W. Bush al termine del bilaterale di questo pomeriggio con il presidente del Consiglio, Romano Prodi, a margine del G8 di San Pietroburgo. Circa 50 minuti di faccia a faccia sui temi più caldi del momento, a cominciare dalla grave crisi in Medio Oriente che ha sconvolto l'agenda del summit. E' il primo incontro col presidente Usa per il Professore dopo la vittoria dell'Unione alle elezioni. Un colloquio importante che arriva in un momento delicato, proprio quando i poli in Italia dibattono sul ritiro delle nostre truppe dall'Iraq.

E' l'occasione per rilanciare i rapporti tra Roma e Washington segnati negli anni precedenti da un forte feeling tra Bush e Silvio Berlusconi, ora leader dell'opposizione. L'incontro, raccontano, si svolge in un clima sereno. ''E' stato cordiale, amichevole e franco'', assicura Prodi. A confermarlo lo scambio di saluti finale con il leader della Casa Bianca che si complimenta per la coppa del mondo vinta dalla Nazionale azzurra di Marcello Lippi. ''Congratulazioni Romano per la vittoria ai mondiali'', dice il presidente degli Stati Uniti di fronte ai giornalisti. Subito contraccambiato con un: ''Grazie George''.  Poi il presidente ha concluso: "Grazie per il tempo che mi hai dedicato, grazie per la franca discussione. Sono contento di averti rivisto".

Nel salotto del cottage 'Smolensk' all'interno del complesso Kostantinovsky Palace sul Mar Baltico, i due presidenti si scambiano opinioni e valutazioni sulle principali questioni di attualità internazionale. Sul tappeto non solo il conflitto internazionale palestinese ma anche il dossier scottante del nucleare iraniano e il capitolo energia ''cui abbiamo dedicato molto tempo'', rivela Prodi. Non avrebbero invece affrontato il caso Abu Omar.

Dall'entourage del Professore si esprime soddisfazione per l'esito del colloquio. L'accoglienza più calorosa di quella prevista da parte del presidente Usa ha colpito Prodi che ha gradito particolarmente il giudizio politico sulla linea del governo italiano in merito alla situazione in Iraq. ''Bush ha definito coerente la mia posizione con gli impegni presi in campagna elettorale'', rivela il premier alla stampa.
 
Gran parte del colloquio è stato dedicato quindi alla questione mediorientale. Prodi ha riferito a Bush delle telefonate avute in questi giorni ''con il primo ministro israeliano Olmert, con il presidente siriano Assad, con il premier libanese Siniora e con il negoziatore iraniano Lariyani''.

Serve ''una tregua'', più che mai ''utile e necessaria'' in questo momento, ripete più volte il Professore che avverte: per arrivare a questo però, ''la non presenza di Hezbollah armati nel sud del Libano è una delle condizioni iniziali. Il problema grosso da parte israeliana, americana e italiana è considerata la presenza di questi Hezbollah''. ''Nessuno può essere mediatore in questa difficile situazione - spiega Prodi - l'espressione più seria del ruolo che sta avendo l'Italia è quella di facilitatore. In particolare il leader dell'Unione rivela: ''Il presidente Bush è molto attento a quanto detto dal primo ministro libanese sui problemi creati dagli effetti delle operazioni militari sulle infrastrutture del Libano''.  (Italia Estera) -
le foto sono fermo immagini del TG1



 
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