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21 lug 2006Libano: Mercoledì summit a Roma annunciato da D'Alema al TG1

Il segretario di Stato americano Condoleeza Rice da domenica in Medio Oriente per discutere una soluzione diplomatica
Il segretario di Stato americano Condoleeza Rice  BEIRUT, 21 LUG. (Italia Estera) - Si terrà mercoledì a Roma, alla Farnesina, il summit tra il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, i leader dei Paesi arabi e i rappresentanti dei Paesi europei. La conferma è arrivata questa sera al Tg1 dal ministro degli Esteri, Massimo D'Alema: ''Abbiamo convenuto con il dipartimento di stato degli Stati Uniti d'America che mercoledì prossimo si terrà a Roma una conferenza per il Libano - ha detto D'Alema- Il segretario di stato americano Condoleezza Rice , a conclusione del suo rapido viaggio nella regione verrà a Roma, dove insieme ai ministri degli esteri dei principali paesi europei, della Russia, insieme ai ministri degli Esteri dell'Egitto, dell'Arabia Saudita della Giordania, insieme alle Nazioni Unite, all'Unione Europea, affronteremo -ha precisato il titolare della Farnesina- la situazione del Libano sia per, individuare le vie perché si possa arrivare veramente ad un cessate il fuoco, per lanciare un'azione umanitaria verso le popolazioni libanesi ed anche per ragionare su una possibile stabilizzazione della regione, compreso l'impiego di una possibile forza multinazionale''.

La Rice, che partirà domenica per una missione nella regione, ha incontrato oggi a New York una delegazione delle Nazioni Unite: ''Siamo tutti molto preoccupati per la situazione, e vogliamo trovare i mezzi per andare avanti a contribuire a fare del Medio Oriente una regione stabile, democratica, e di pace''.

Il segretario di Stato Usa, a cominciare già da ieri negli incontri alle Nazioni Unite, sta definendo un piano per una soluzione diplomatica. Infatti, gli Stati Uniti coordinano anche con l'Arabia Saudita una strategia per porre fine all'escalation militare fra gli Hezbollah e Israele. Nel corso del fine settimana, il presidente George Bush e la Rice incontreranno il ministro degli Esteri saudita, Saudi al Faisal e il segretario del consiglio di sicurezza nazionale, Bandar bin Sultan.

Un incontro che darà all'Amministrazione ''l'opportunità di definire con un partner cruciale nella regione strategie per una soluzione diplomatica che affronti alla radice le cause della violenza e del terrorismo nella regione'', come ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Dana Perino.

La questione del Medio Oriente sarà poi tema centrale dei colloqui tra il presidente americano Bush e il premier britannico Tony Blair che si ncontreranno a Washington il prossimo 28 luglio.

Mentre infuria la battaglia tra esercito israeliano e miliziani Hezbollah nel sud del Libano, arriva la notizia dell'apertura del corridoio umanitario entro domani. Ad annunciarlo l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Dan Gilleman: ''Non sono certo ancora dei dettagli, ci stiamo lavorando ora''.

Ripresi gli scontri al confine, due soldati dello Stato ebraico sono stati uccisi ed altri 5 sono rimasti feriti in un duro conflitto con i guerriglieri.

E dopo i violenti scontri di ieri, nella notte l'aviazione israeliana ha compiuto almeno 8 attacchi aerei nella zona ad est di Tiro, colpendo obiettivi nei villaggi di Shatiyeh, Qalile, Aitit, Abbassiyeh. Mentre all'alba un elicottero israeliano bombarda Hanaway ferendo un civile libanese mentre era alla guida della sua dell'auto.

Dal fronte opposto ad Haifa si contano 30 feriti, due gravi, causati da 5 missili Hezbollah caduti sulla città portuale israeliana. Colpito il porto della città, una filiale di un ufficio postale, un edificio residenziale che al momento dell'impatto era vuoto e un'auto.

Durante la notte, un soldato israeliano è morto ed altri tre sono rimasti feriti nella collisione in volo di due elicotteri 'Cobra' di Tel Aviv nei pressi del villaggio di Ramot Naftali, a pochi chilometri dal confine. A riferirlo un portavoce dell'esercito israeliano, precisando che è stata disposta l'apertura di un'indagine per accertare le circostanze dell'incidente.

Sul conflitto, comunque, non si intravedono grandi spiragli. Anche se l'esercito israeliano ha dichiarato oggi di non essere interessato all'uccisione del leader Hezbollah Hassan Nasrallah, il governo di Olmert è pronto a protrarre la guerra se non ne esce vittoriosa. "Se la campagna  non finirà con una vittoria netta di Israele, la guerra continuera'', ha dichiarato il vicepremier israeliano Shimon Peres. Che ha aggiunto che l'esercito libanese dovrebbe prendere il posto degli Hezbollah lungo il confine con lo Stato ebraico, così come previsto dalla risoluzione 1559 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. E intanto, secondo fonti militari isreliane, almeno tremila riservisti sono stati richiamati dall'esercito in vista dell'avvio di operazioni di terra nel sud del Libano. Andranno sicuramente a rinforzare le tre o quattro divisioni militari che, secondo il quotidiano Yediot Ahronot, saranno ammassate già entro la fine di questa settimana alla frontiera.

Da parte loro i libanesi combatteranno contro ogni tentativo di invasione israeliana da terra. A dichiararlo il ministro della Difesa di Beirut, Elias Murr, alla tv satellitare Al-Arabiya. ''Il nostro dovere costituzionale è difendere il Libano come esercito libanese. Questo è il nostro ruolo. Ogni cittadino libanese, cristiano o musulmano, che vuole difendere la sua terra è il benvenuto''.

In merito alle operazioni di rimpatrio degli stranieri, con i voli di oggi ''si è conclusa l'evacuazione di massa'' degli italiani dal Libano che ha riguardato un migliaio di persone. La Farnesina ha poi fatto sapere che rimane ancora qualche decina di connazionali più difficili da raggiungere in aree a rischio per i quali si cercherà di procedere all'evacuazione in piccoli gruppi. Questa mattina erano arrivati a Fiumicino tre voli, provenienti da Cipro e predisposti dal ministero degli Affari Esteri con a bordo 329 persone, di cui 94 straniere, tra esse in tutto 142 minori. Tutti in buone condizioni di salute, anche se molto provati dal trasferimento. Il Prefetto Achille Serra ha seguito personalmente tutte le operazioni e si è congratulato per la positiva risposta della macchina organizzativa. (Italia Estera) -



 
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