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25 lug 2006Napolitano ai giornalisti parlamentari: ''No alla spirale distruttiva tra Unione e Cdl''

Il presidente della Repubblica durante la cerimonia della consegna del  Ventaglio: ''Non posso ridurmi a essere silenzioso e inerte spettatore''
ROMA, 24 LUG. (Italia Estera) - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della tradizionale cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell'Associazione stampa parlamentare ha affermanto con il suo stile fermo:  ''L'ho detto più volte anche prima di arrivare al Quirinale, quando il centrosinistra era all'opposizione: considererei pericolose le forzature della maggioranza e le reazioni nervose dell'opposizione. E' una spirale distruttiva alla quale spero non si arrivi. Speriamo bene ... ''.

''So che tutti i capi di Stato non dotati di potere esecutivo corrono il rischio di essere accusati di scarso o eccessivo interventismo. Certamente non possono ridursi a essere silenziosi e inerti spettatori'', ha quindi sottolineato Napolitano. ''Non mi sono ispirato ad alcuno schema - ha aggiunto il Capo dello Stato - ma ho fatto ciò che ritenevo giusto e doversoso per sollecitare un rapporto più costruttivo tra maggioranza e opposizione'' alla luce della rilevanza che esso ha ''per il quadro istituzionale'' soprattutto di fronte all'insorgere ''di problemi politici delicati''.

Napolitano, che ha scherzato sul suo essere neo-eletto proprio come i rapprentatanti dell'Associazione della stampa parlamentare, ha spiegato così la 'linea' che lo ha ispirato in questo avvio di mandato: ''Ho visto che rispetto agli ultimi anni - ha detto - sia ancor meglio compreso e apprezzato il ruolo del presidente della Repubblica, concepito 60 anni fa con poteri circoscritti e distinti dall'esecutivo. Sono consapevole del peso che questa responsabilità comporta e ho mosso in questo spirito i miei primi passi'' e ''so bene che ogni mio intervento è esposto al libero apprezzamento di ognuno di voi giornalisti''.

Il presidente ha mostrato apprezzamento per l'attenzione rivolta alle sue sollecitazioni in tema di sicurezza sul lavoro e contro le 'morti bianche': ''E' una delle emergenze più avvertite nel Paese e stanno giungendo risposte dal governo e dal Parlamento'', ha detto.

Poi, riferendosi al tema del provvedimento d'indulto in discussione in Parlamento, il capo dello Stato ha affermao di essere ''molto attento al problema e soprattutto alle cause del periodico riproporsi dell'emergenza e dei rimedi di fondo da apportare al sistema''.

La questione, ha quindi assicurato, ''sarà una delle preoccupazioni del Consiglio superiore della magistratura che si insedierà martedì prossimo.

Napolitano è intervenuto anche sul tema delle intercettazioni che coinvolge profili diversi legati al diritto dell'informazione, a quello alla privacy nonché alla sicurezza dei cittadini, affermando che è possibile individuare una composizione di valori ''non incompatibili tra loro e che si possono comporre di fronte a fatti e situazioni sconcertanti''.

''Ci sono - ha spiegato il capo dello Stato - valori da tutelare come la sicurezza dei cittadini (da assicurare tramite indagini efficaci con tutti i mezzi moderni), i diritti individuali di privacy e i diritti della professione giornalistica. Sono valori - ha aggiunto Napolitano - non incompatibili tra loro. Si possono comporre di fronte a fatti e situazioni sconcertanti''.

Il presidente della Repubblica ha poi affrontato il tema della crisi mediorentale sottolineando la necessità di nutrire e investire nella fiducia per quanto l'Europa può fare sullo scacchiere internazionale. Per Napolitano, la bussola della politica italiana deve essere orientata ''con fiducia nel ruolo che l'Unione europea può assolvere sul piano internazionale soprattutto in situazioni gravi come quelle del Medio Oriente''.



 
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