CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. (Italia Estera) - Anche oggi il Papa ha recitato l’Angelus dalla sua residenza estiva di Castel Gandolfo.
Benedetto XVI ai numerosi fedeli accorsi ha ricordato la "testimonianza" quotidiana di fede di tanti cristiani e il fatto che a volte sia chiesto ad alcuni di testimoniare fino al martirio. In proposito ha citato l’esempio di Suor Leonella Sgorbati, assassinata a Mogadiscio alcuni giorni fa (Vedi Italia Estera), che "é morta pronunciando la parola 'perdono': ecco - sottolinea il Papa - la più autentica testimonianza cristiana, segno pacifico di contraddizione che dimostra la vittoria dell'amore sull'odio e sul male".
Poi Papa Ratzinger ha commentato il Vangelo di Marco (nel brano in cui i discepoli chiedono chi tra loro si debba considerare il più grande) e la lettera di Giacomo (nel brano in cui si parla dei frutti dell'amore e della giustizia) . In proposito ha osservato che "queste parole fanno pensare alla testimonianza di tanti cristiani che, con umiltà e silenzio, spendono la vita al servizio degli altri a causa del Signore Gesù, operando concretamente come servi dell'amore e perciò 'artigiani' di pace.
Ad alcuni - ha osservato - è chiesta talora la suprema testimonianza del sangue, come è accaduto pochi giorni fa anche alla religiosa italiana suor Leonella Sgorbati, caduta vittima della violenza. Questa suora che da molti anni serviva i poveri e i piccoli in Somalia – ha osservato il Papa - è morta pronunciando la parola 'perdono': ecco la più autentica testimonianza cristiana, segno pacifico di contraddizione che dimostra la vittoria dell'amore sull'odio e sul male".
A proposito delle domande dei discepoli su chi fosse il più grande, ha osservato che quella di Gesù è "la logica dell'amore che si fa servizio fino al dono di sé: 'se uno volesse essere il primo, sino all'ultimo é il servo di tuttì". "Questa è la logica del cristianesimo - sottolineato il Papa -, che risponde alla verità dell'uomo creato a immagine di Dio, ma al tempo stesso contrasta con il suo egoismo, conseguenza del peccato originale.
Ogni persona umana é attratta dall'amore, che ultimamente è Dio stesso, ma spesso sbaglia nei modi concreti di amare, e così da una tendenza all'origine positiva, inquinata però dal peccato, ha concluso Papa Ratzinger - possono derivare azioni cattive".