02 dic 2006 | Centrodestra in piazza: Ci sono anche gli italiani venuti dall’estero - |
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Srotolato un tricolore di oltre 500 metri per Nassiriya - Gli organizzatori: ''Manifestazione più ampia dal dopoguerra''
ROMA, 2 DIC ''Siamo oltre 2,2 milioni di persone''. Gli organizzatori esultano davanti ai tanti militanti arrivati da tutta Italia e perfino dall’estero (foto) per la manifestazione del centrodestra contro la Finanziaria (www.scendoinpiazza.it) del governo di Romano Prodi. I numeri arrivano dagli organizzatori che definiscono l'evento come la ''manifestazione più ampia dal dopoguerra''. ''Tutta l'Italia è in piazza con noi'', dice l'esponente di An, Andrea Ronchi. Ma per la questura sono soltanto 700.000.
Da Circo Massimo, piazza Esedra e Colli Albani sono partiti alle 15 i tre cortei per darsi appuntamento a piazza San Giovanni, che molti non hanno mai raggiunta. La storica piazza della sinistra dove alle 17 si sono tenuti gli interventi di Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Umberto Bossi, i tre leader della ormai ex Casa delle libertà, visto che l'Udc ha tenuto una propria manifestazione a Palermo disertando l'appuntamento di Roma.
In attesa dell’intervento di Berlusconi, reduce dal malore di Montecatini (vedi servizio Italia Estera), la piazza si riscalda al grido di 'chi non salta comunista è...' e cantando il 'karaoke della libertà'.
Il gruppo degli Italiani venuti dall’estero è compatto. (nelle foto) Sui loro striscioni si leggono un po’ tutti i nomi delle grandi città d’Europa: Bruxelles, Wiesbaden, Hannover, Colonia, Francoforte, Parigi, Lione, Barcellona e molti altri. Li guida il deputato di Forza Italia Massimo Romagnoli, ma ci sono nel corteo anche gli altri parlamentari.
Dal palco su cui campeggia lo slogan ufficiale 'Contro il regime, per la libertà', infatti, si alternano militanti che invitano i manifestanti ad intonare famosi brani del repertorio di musica leggera italiana.
Poi il boato, gli applausi e una distesa di bandiere che sventolano: E’ arrivato Berlusconi. Il leader prende subito la parola: "Vogliamo mandare a casa un governo che distrugge la fiducia dei cittadini nello stato, che spreca le risorse e riduce la libertà di ciascuno di noi". La folla esulta e lui incalza: ''Sono qui tra voi perché volevo e dovevo esserci''. Il Cavaliere in un crescendo galvanizza la folla di piazza San Giovanni. ''Siamo qui per mandare a casa Prodi''. Sotto il palco un nutrito gruppo di teenager '''simpatizzanti di Forza Italia'' si scioglie in lacrime a sentirlo parlare.
Tra i tanti striscioni, accanto a bandierine e palloncini, vanno per la maggiore i ''Dieci. Cento. Mille. Grazie ai nostri soldati'. Molti gli slogan 'Romano frodi l'Italia', 'Con Prodi l'Italia schioppa', 'Prodi non ci ridurrai in mutande'. Ma c'è spazio anche per i carri allegorici: uno mostra il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi mentre un altro rappresenta l'Italia in un letto d'ospedale con la scritta 'l'Italia di Prodi'. Particolarmente ricco quello con un Prodi in versione Pinocchio (nella foto). Il leader dell'Unione ha un lungo naso ''per le sue bugie'' e guida un cocchio con due asini che hanno in groppa il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa e il leader Ds Piero Fassino. Al centro del carro c'è anche la caricatura di Massimo D'Alema in tenuta da barca che scruta il mare.
Altro protagonista della manifestazione il Tricolore. Dallo striscione record di oltre 500 metri per ''gli eroici caduti di Nassiriya'' trasportato da un grosso carrello a quattro ruote a quello lungo 63 metri portato in dono ''a Silvio Berlusconi e a tutta la Cdl'' dalle valli bergamasche.
Prodi: ''Manifestazioni parte integrante della democrazia''
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